Lasciate ogni speranza o voi ch'entrate (Inferno, Canto III)

[barba]

bel giro e belle foto

[Muso]

che bello, grande muso
questi giri esplorativi e in solitaria mi piaccino un sacco...
complimenti e grazie per avercelo raccontato

É consigliabile secondo gli esperti di andare a fare off sempre in compagnia ma rispondo sempre che dipende da come si fa off.
Se off si intende andare a "palla" nel bosco si rischia anche andando in gruppo.
Io l'off lo intendo andando a scoprire posti che altrimenti non vedrei mai, con calma ma deciso per superare i vari ostacoli. La ricerca di un tracciato, il percorso da scoprire e raggiungere, la metà prefissata, mi da la possibilità di assaporare tutto del viaggio, lungo o corto che sia. Non importa andare forte per avere quella adrenalina tipica della velocità, ma basta seguire un tracciato che non si sa dove ti porterà con certezza, scegliere una strada ed accorgersi dell'ambiente che stiamo attraversando, sentire gli odori e guardare un vecchio casale o una vecchia quercie fino ad arrivare, forse, alla metà piena di storia e tempi passati, questa per me é adrenalina!!

Il bello della moto é proprio questo .... Ognuno la vive a modo suo!!

[Muso]

:claps:
voglio venire anche io la prossima

Forza!! Ho visto che di toscani siamo diversi magari qualche giro lo possiamo organizzare!,!

[fAb!0]

che bello, grande muso
questi giri esplorativi e in solitaria mi piaccino un sacco...
complimenti e grazie per avercelo raccontato

É consigliabile secondo gli esperti di andare a fare off sempre in compagnia ma rispondo sempre che dipende da come si fa off.
Se off si intende andare a "palla" nel bosco si rischia anche andando in gruppo.

Non sono uno smanettone (anke perchè non sono capace!) ma ho avuto due brutte esperienze di escursioni in off in solitaria e da lì ho smesso...
La prima volta procedevo su una strada che non conoscevo ad un certo punto ho fatto un piccolo salto dovuto ad un dislivello del terreno (in negativo), tutto bene ma poco oltre nn si procedeva ed ho dovuto girare la moto. Risalendo mi sono trovato davanti al famoso "salto" che ora si presentava come un alto gradino insormontabile (avevo un supertenerè) viste le mie capacità ed il peso della moto. Ho dovuto accumulare rami, sassi, terra (il tutto a mano) fino a quando non ho diminuito il dislivello e sono riuscito a passare. Esausto sono arrivato a casa via asfalto...ma ad un certo punto ho proprio pensato di dover lasciare la moto lì!
La seconda ero andato in escursione sulla salita del rifugio Infernotto, ho fatto una banale scivolata ed il piede sinistro si è girato sotto la moto. Fortunatamente non si è rotto niente (ne di mio nè della moto) altrimenti non avrei proprio saputo come tornare a casa!

[Frikke]

Visti i miei orari e giorni inusuali, le decisioni prese 2 minuti prima che per una combinazione mi lasciano libero qualche ora, ultimamente spesso mi ritrovo a girare in solitaria, è ovvio che riduco molto la velocità di percorrenza ed evito di infilarmi in luoghi che non conosco per non ritrovarvi in situazioni limite, però mi è giá capitato di lasciare la moto nel bosco e tornare a riprenderla con in rinforzi e devo dire che ricordo quell'avventura come un evento piacevole

[Seven]

chiaro che le uscite in solitaria sono più riflessive e intime, forse te le ricordi con più affezione....così come è altrettanto chiaro che sono più rischiose rispetto a quelle di gruppo....
anche io mi sono avventurato diverse volte col fottocento in stradine fangose al limite della ripartenza...quando la testa ti dice una cosa non c'è santo che tenga...
l'importante è raccontarle...

[Muso]

Grandi ragazzi!!