ma chi c è meglio di Guccini a descrivere il passare delle stagioni ,mese per mese ognuno ha la sua particolarità , ognuno il suo fascino , un po come le stagioni della nostra vita ....la mia chitarra, priva del mi cantino , ormai abbandonata alla polvere ed alle corde vecchie , quasi sorde, ieri sera pensado a novembre ha ripreso vita quando plettro alla mano ho cantato questa poesia del grande cantautore Guccini , la cantavo a 15 anni e la canto adesso che no ho 52 , come allora ....
Cala Novembre e le inquietanti nebbie gravi coprono gli orti,
lungo i giardini consacrati al pianto si festeggiano i morti, si festeggiano i morti...
Cade la pioggia ed il tuo viso bagna di gocce di rugiada
te pure, un giorno, cambierà la sorte in fango della strada, in fango della strada..