Voglio rispondere un pò a tutti.Vi ringrazio per la considerazione IMMERITATA che mi date
Antoni.one.
Quà nessuno è nato "imparato" (come diceva un mio amico...
).
E' la nostra passione che ci porta a provare a fare cose sempre un pò più al limite.Cadiamo,ci rialziamo e ci riproviamo fino a chè non arriviamo in cima.La differenza poi sta tra chi quando cade si rialza e ci riprova e chi una volta caduto gira la moto e si da per sconfitto.
( è la parodia della vita....)
Sono un auotodidatta come al maggior parte di noi
Quante volte ho pensato di andare a fare un corso per imparare un pò come si fa in maniera giusta l'enduro,ma non ho soldi per cui la mia scuola è il provarci ,cadere ,riprovarci .Poi, di necessità ho dovuto fare virtù.Si, avevo un kappa 300,ma poi è "morto" e non potendomi permettere un'altro mono ho dovuto far "diventare un mono" un'Africa Twin
.
Quegli anni col 300 mi sono serviti molto.Ero arrivato a sfruttarlo al 70x100.Lo sai perchè? Perchè per imparare ad andare in moto devi uscire SEMPRE con chi è più bravo di te.Sono uscito sempre con gente che gareggiava nei regionali e nell'Italiano.Guardando loro e provando a fare le cose che facevano loro, miglioravo.Se esci sempre con un tuo pari,quella salita (impossibile per il tuo standard ) non la farai mai.Ma se quello bravo la fa,allora proverai anche tu a farla.
Ti ho visto guidare Antoni.one e guidi benissimo.
Altra massima che dico sempre è
"PER SAPERE ANDARE IN MOTO, BISOGNA ANDARE IN MOTO".
Sembra banale ma è così.Un conto è prendere la moto una volta al mese e un'altra è prenderla una o due volte a settimana.
Quindi -SCHIACCIA IL BUTTUN- e via per boschi!!
BIELLESEVeramente bella la canzone.E bellissimo il video.Non conosco quasi affatto questo cantante , per nulla questa canzone.Bellissime le parole e il video nel quale ho riconosciuto tutti i più grandi capi indiani.Molto bella anche la musica che ricalca esattamente le conoscenze musicali dei nativi.Loro conoscevano solo una specie di tamburello.Dei sonagli fatti con gusci vuoti di una specie di zucca con dentro dei semi essiccati, e più tardi una specie di flauto.Non conoscevano altro.Quando sento nei mercatini quelle musiche complicate e piene di strumenti mi viene da ridere.
Questo popolo proviene dalla radice Asiatica.Attraversò lo stretto di Bering (allora ghiacciato ) e dall'Alaska discese fino agli attuali Stati Uniti.Divenne nei millenni una razza autoctona (Algonchini).
Veramente una bella ricerca sul suono e molto belle le parole.Ho visto anche Nuvola Rossa (quello VERO
)nelle varie foto che si sono succedute sul video.
Ho "studiato" i Nativi e le loro tradizioni per molto tempo, ed ho cercato di riversare alcune delle loro tradizioni nel nostro gruppo.
Ecco il perchè di certe "usanze"
(la PURVERERA doveva chiamarsi-LA DANZA DEL SOLE-Vai a leggerti cos'è.....)
Poi, leggendo l'ennesimo libro che raccontava la loro fine smisi del tutto.Troppa tristezza mi dava leggere della fine come popolo per mano dei conquistatori, convinti che non avessero una storia in quanto non conoscevano la scrittura.Non capirono che c'è anche la storia tramandata oralmente.Se li avessero ascoltati avrebbero capito il loro bagaglio culturale incredibile.Potrei raccontarvi tanto su questa civiltà perduta, ma non lo farò.
Vi farò invece ascoltare una canzone che un GRANDE POETA ha cantato e ci ha lasciato, per ricordare un GRANDE POPOLO.
http://www.youtube.com/watch?v=PXhYK4j2d84A-HUG