Pila (elettrotecnica)
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Simbolo utilizzato per indicare una batteria
In elettrotecnica e elettrochimica, una pila è un dispositivo che converte energia chimica in energia elettrica, utilizzata tipicamente come generatore di corrente o generatore di tensione. Spesso viene utilizzato il termine batteria e cella galvanica come sinonimo di "pila".[1]
La pila propriamente detta non è ricaricabile e a tale proposito viene anche detta batteria primaria, per distinguerla dalla batteria ricaricabile che prende invece il nome di batteria secondaria o accumulatore di carica elettrica.[2] Un insieme di più batterie disposte in serie prende invece il nome di pacco batteria.
La base o principio chimico-fisico di funzionamento di una pila è una reazione di ossidoriduzione che avviene al suo interno, in cui una determinata sostanza subisce un processo di ossidazione, perdendo elettroni, mentre un'altra sostanza subisce un processo di riduzione, acquistandoli. Data la sua configurazione, la pila consente di intercettare e sfruttare il flusso di elettroni tra le due sostanze. Tale flusso genera dunque una corrente elettrica continua, il cui potenziale elettrico è funzione delle reazioni di ossidazione e riduzione che vi avvengono. Una pila si scarica quando queste reazioni chimiche raggiungono lo stato di equilibrio. Generalmente le pile sono considerate come sistemi ad alta densità energetica, ma a bassa potenza, contrariamente ai supercondensatori.
Ed eccoci qui nel 2013 , ne sono passati di anni dalla Pila di Volta , le batterie per automotive sono state per anni perfe alla tecnologia al Pb perchè in fondo va benone e non costa molto ma noi motociclisti siamo diversi dagli utenti di sardomobili e cerchiamo sempre prestazioni superiori e minore peso e qualcuno ha pensato anche a Noi
Le batterie al Litio si sono evolute velocemente , le prime avevano il difettuccio di ESPLODERE se troppo vicine a fonti di calore poi hanno cambiato la tecnologia e ora siamo giunti con le litio-ferro-fosfato (LiFePO4) ad elevata stabilità termica
Le prestazioni a livello di corrente sono notevoli , pari dimensioni gli Amp/h sono il doppio e gli Amp di spunto anche quindi se abbiamo moto difficili da far partire come la monocilindriche Racing questa puo' essere la soluzione
Oltre tutto se siamo fissati con il peso invece di comprare la viteria in ergal possiamo mettere una di queste batterie che pesano un terzo (e non scherzo siamo a livello di 700 grammi per una batteria da 9 Amp contro i 2,5 kg della corrispondente al Pb)
Chicca finale per i più tecnologici , all'interno della batteria è presente un circuito elettronico di controllo della carica con un pulsantino che premuto fa accendere i led che misurano la tensione quindi in ogni momento anche senza strumenti possiamo sapere a che livello si trova la nostra batteria , non occorre nessuna modifica alla moto , si carica normalmente con l'alternatore , solo nel caso dovessimo ricaricarla con un caribatterie occorre utilizzare un mantenitore digitale e non il vecchio caricabatterie del nonno
La tecnologia al Litio è praticamente esente da autoscarica quindi possiamo lasciare la batteria collegata per tutto l'inverno e la troveremo sempre carica
Il costo orientativo passa dai 90 euro per una batteria da 4/5 Amp (tipo Yuasa YTX4LBS YTZ5S YTX5LBS), ai 120 euro per una batteria da 8/9 Amp (tipo Yuasa YTX9BS)