piero,fabri,nibbio, adellam e michele....!!!!!

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Re: piero,fabri,nibbio, adellam e michele....!!!!!

Messaggioda Nibbio » 04/04/2013, 18:41

Sono in attesa del resto.. Intanto si smascherano le illecite attività del Sinto.. Azz me l'ha fatta!! Mi ha pitonato la chiave a bussola del 10 e dell'8..
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Re: piero,fabri,nibbio, adellam e michele....!!!!!

Messaggioda fabrigaru » 05/04/2013, 9:06

Nibbio ha scritto:Sono in attesa del resto.. Intanto si smascherano le illecite attività del Sinto.. Azz me l'ha fatta!! Mi ha pitonato la chiave a bussola del 10 e dell'8..
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Re: piero,fabri,nibbio, adellam e michele....!!!!!

Messaggioda Giadina » 05/04/2013, 16:42

Allora? Dai Adellam.. cavolo! :fus: :fus:
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Re: piero,fabri,nibbio, adellam e michele....!!!!!

Messaggioda motardpiero » 05/04/2013, 16:47

desole ...beaucop desole mon ami :lol: :lol: :lol:
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Re: piero,fabri,nibbio, adellam e michele....!!!!!

Messaggioda adellam » 08/04/2013, 10:30

Ecco, ve la siete voluta. A tutti quelli che hanno insistito perché scrivessi: poi vi interrogo :occhio: :occhio:

------------------------

Il lunedì comincia lentamente, mi sveglio che i miei due compagni di stanza si sono già alzati ed io non mi sono accorto di nulla. Mentre vago per capire dove si trovi il posto della colazione, mi imbatto nel foglino col programma delle giornate. Ogni giorno inizia con "7.45 risveglio muscolare": sono finito in un posto di burloni. Fuori, c'è gente che fa cose. Io constato un po' perplesso che la moto non perde olio, poi smonto le valige che è meglio. Diventeranno il sedile preferito di Piero per un paio di giorni. Poi mi faccio un giro, e lascio un po' di bava su alcune delle moto che vedo. Nel frattempo, Michele pulisce la catena alternando tre/quattro tecniche diverse. Gli hanno detto che sulla sabbia la catena dev'essere tenuta secca, e lui esegue alla lettera. Primo giro di pollo/riso/verdure, poi lezione sulla postura in sella e riposizionamento delle leve. Devo confessare che i piloti veri risultano più eleganti di come mi sento io. Il bello arriva con la lezione sull'USO del GPS. Il corso è per rincoglionit^H^H^H^H^H^H^Hprincipianti, ma visto che si tratta di usare un GPS nel deserto, le funzionalità che interessano riguardano waypoint e rotte. Ah sì, e la bussola, perciò ci troviamo prima a girare in tondo come trottole ubriache e poi a vagare tra il waypoint "la villa" e il waypoint "001" (manco un nome, si è meritato). 60/70 metri che attraversano il giardino di casa Mohamed, dai nostri alloggi al capannone usato come garage. Rischiamo di perderci, scontrarci, insabbiarci (a piedi), punti discordanti decine di metri tra un GPS e l'altro. L'idea di seguire rotta e waypoint sul serio mi fa visualizzare gli avvoltoi che indicheranno i nostri corpi ai corsisti della settimana successiva. Alla fine riusciamo però a tornare tutti a casa, è arrivata l'ora della vestizione e del giro d'esordio. Primo bivio, la gran parte del gruppo tira dritto. Per fortuna la deviazione era solo una scorciatoia, e ritroviamo gli altri dopo pochi metri. Arriva la prima pista di sabbia, ed è subito un disastro: postura studiata al mattino, dare gas, la moto non va dritta nemmeno per dieci centimetri. Su 500 metri di pista, credo di aver percorso almeno un chilometro. Test in un tratto ancora più sabbioso, manca poco ci affogo dentro. Diciamo che forse, ecco, dovrei accelerare con un pelo più di decisione. Nel frattempo, nella pista accanto Nibbio sta scavando un solco a forza di provare la posizione. Quando siamo pronti per partire verso la nuova destinazione, aspettiamo che lui sia indirizzato nel verso giusto e poi procediamo. Troviamo una pista un po' più dura, e lì mi sento più a mio agio. Con la sosta, arriva la parte sulla manomissione delle sospensioni. L'attenzione è sul ritorno al posteriore e la compressione all'anteriore. Che nel mio caso erano già praticamente tutti chiusi, e questo significa che la moto è destinata a fare la biscia per tutta la settimana. Il pensiero va al tempo ed ai soldi che non ho avuto per far revisionare forcella e mono, quindi decido che è arrivato il momento di fare foto. Se Nibbio non compare, sapete perché. Ah, in tutto questo i dominator sono stati completamente ignorati. L'ultima parte al buio è molto suggestiva, il cammellodromo fa molto stadio dei pod racer dell'infelice episodio 1 di Star Wars. E anche Tattoine non è lontana.
A cena, seconda razione di pollo/riso/verdure. E compare il primo alcol clandestino. I quattro prodi, essendo molto più professionali degli altri professionisti presenti, si assicurano che stiano tutti dormendo da tempo prima di andare a dormire a loro volta.

Martedì, mi alzo in tempo per poter rifiutare elegantemente la seduta ginnica e mi dedico con scrupolo alla colazione. Si parte, enfin. Dopo l'inizio morbido di ieri, oggi tappa da una giornata guidati dal gps (poco) e da chi sta davanti (molto). Il montaggio dei supporti gps segna la rivincita delle nostre moto da peones nei confronti delle fighissime moto racing. Noi abbiamo più o meno tutti dei supporti "veri", mentre di là è un dilapidare gomma piuma e fascette. Un po' d'asfalto, poi saranno piste dure e Chott. che è completamente secco, come solitamente mai in questa stagione, e quindi potremo attraversarlo. L'obiettivo era anche trovare un passaggio percorribile agilmente dall'auto, quindi abbiamo un po' pascolato attorno agli allevamenti di palme sparsi qua e là apparentemente a caso. Al ritorno su asfalto la tanica del nano salva almeno un paio di persone, il giovane Luca invece, nonostante la sua moto abbia serbatoi appiccicati ovunque, resta senza benzina. Mi fermo io, si ferma Fast Robby col 690 Rally, si ferma Tiziano col serbatoio gigantesco sotto al quale si intravede un EXC 530. Il dialogo va così:
adellam - "Ti do un po' di benzina? ho gli attacchi rapidi, si fa presto"
Luca - "No grazie, la prendo da lui (indica il 690) che ha gli attacchi rapidi"
adellam - "..."
Al rientro, controllo olio e lo stato del filtro aria. L'olio c'è ancora tutto, e questo evento mi fa diventare improvvisamente superstizioso a quasi 45 anni d'età: il motore è stato praticamente rifatto tutto, catena di distribuzione, cuscinetti dei bilanceri, verificato lo stato di ruota libera, dischi frizione e attuatore, cambiate quasi tutte le guarnizioni accessibili, sostituite le spazzole del motorino d'avviamento, revisionata la pompa dell'acqua. Eppure, non ho mai percorso più di 1000 chilometri, specie su asfalto, senza che qualche goccia d'olio trafilasse da qualche parte. Ora invece niente. Anche il filtro aria, è praticamente pulito. Ero partito da casa portandomi dietro altri due filtri nuovi e già oliati, un coprifiltro di spugna, e anche la cuffia antipolvere. Dopo un giorno abbondante di sabbia, giusto un po' di polvere in corrispondenza dell'apertura dell'airbox e basta. Chi mi ha terrorizzato per anni con la storia che il 640 raccoglie polvere più del bidone aspiratutto, o raggiunge velocità che non riesco nemmeno a immaginare oppure esagerava un pelino. La goccia d'olio è invece sotto alla moto di Piero, sembra uscire dalla tenuta del filtro quindi niente di serio. Salviamo il pavimento trascinando sotto alla moto, aiutandoci in due, l'ex parabrezza di fabri.
A cena menù originale, riso/pollo/verdure, e poi serissime cazzate in libertà. Recuperiamo i gps con le rotte che dovremo usare domani.

Mercoledì, il programma è iniziare con un po' di pista dura per poi attaccare la prima sabbia con le dune "vere". Ma prima la rituale contemplazione di chi risveglia i muscoli (nda: non voglio affatto sfottere chi fa esercizio, è sicuramente migliore di me. Ma la settimana tunisina per me era anche vacanza, e un po' la fine simbolica di un periodo estremamente tribolato che aveva incoronato diversi anni per molti aspetti estremamente frustranti. Quindi insomma, fanculo, la ginnastica mattutina la farò un'altra volta. Forse). Sul duro tutto bene, ma appena incontriamo la sabbia, oltre a tornare istantaneamente l'effetto biscia che mi procura la prima goffa caduta a cui segue il primo insabbiamento da vero impedito - per fortuna c'è Davide che mi fa fare le manovre giuste -, la moto comincia a funzionare male a bassi regimi. Come se non arrivasse aria. Apro la scatola filtro, che è pulito, tolgo la calza antipolvere, ma non cambia nulla. Sulle piccole dune che attraversiamo, l'effetto è disturbante: quando devo aprire gas per attaccare la salita o per cominciare la discesa, non so se la moto affogherà e quindi affonderò istantaneamente, o se verrò sparato sulla duna successiva. Ah, poi ovviamente ho il pieno, che "riempite i serbatoi che non si sa mai". Lo zio Polli ad un certo punto si impietosisce e decide che deve tirarmi per un tratto. Prima duna, primo cazziatone: "stai seduto, che se non galleggi non ha senso stare in piedi. E alla tua non velocità, non galleggi". "Ok...". In qualche modo arrivo anch'io. In tutto questo, non so come ma ogni volta che ripartiamo mi ritrovo dietro al nano. Come essere in mezzo a una tempesta di sabbia, e la sua andatura ideale è tipo 2Km/h inferiore alla mia. Ma di provare a superarlo non se ne parla, quando posso cerco passaggi e cadute alternativi. Anche la moto di Nibbio ha problemi, Polli trova in Davide il volontario che ci scorterà a casa mentre gli altri proseguiranno il giro. Più dune, e per i bravi e strumentodotati esercizi col roadbook. Noi arriviamo in città, Davide accosta e si ferma, Nibbio accosta e si ferma, io metto la freccia, accosto e mi fermo. Non ho ancora i piedi a terra, sento una botta sul posteriore della moto e poi mi vedo sfilare accanto un ragazzino tunisino che struscia sull'asfalto circondato da pezzi di motobecane. Che non si spegne manco da smontato. Il ragazzino ha un paio di contusioni, Nibbio gli chiede informazioni scandendo le parole in un italiano impeccabile che l'altro, probabilmente sotto shock, non capisce. In qualche modo si mettono d'accordo per una botta alla caviglia ed una al braccio, nel frattempo si è radunato praticamente tutto il paese e sta già arrivando un'ambulanza. Qualcuno toglie i detriti, qualcun altro ci fa capire che possiamo andare. E noi andiamo. Davide si era fermato per chiederci se volevamo pranzare prima di rientrare, e noi vogliamo. Il consiglio, nel posto in cui ci fermiamo, è quello di prendere due panini in tre, viste le dimensioni. Si può scegliere tra pollo e tonno, ma perché scegliere il tonno? due panini al pollo, quindi. Scopro che anche nei panini le olive hanno il nocciolo. Al rientro, comincia la cerimonia dello smontaggio della moto. Sembra essere tutto in ordine, filtro pulitissimo e oliatissimo, vaschetta del carburatore pulita. Passa Fabio, e dice una cosa tipo "Mikuni dimmerda, controllate lo spillo che va cambiato ogni 5000 chilometri" 5000 chilometri? forse esagera, via. E invece no: da una parte è completamente consumato, sembra ne sia stato segato via un pezzo. Lo spillo ha 15000 chilometri, btw. Ho con me il vecchio, che ne aveva 35000 ma è in uno stato molto migliore. Lo cambio, eppoi con Davide decidiamo che a questo punto conviene smontarlo tutto, il carburatore, e verificare il resto. Come fosse facile estrarlo e rimetterlo a posto, ma tanto ho il pomeriggio libero. Visto che non posso fare scuola di guida, faccio scuola di meccanica. Nel frattempo Nibbio ha smontato il suo, di carburatore, e ci ha trovato dentro l'impossibile. Caso facile. Io rimonto tutto, rigrazie a Davide, la moto parte e gira perfettamente. Sembra risolto. Piero rientra acciaccato, ha fatto a botte col 950 ed ha perso. In compenso ha potuto provare praticamente tutte le moto del gruppo.
Dopo il pollo a pranzo segue il pollo a cena, e visto che a dispetto della mia incapacità e delle rogne meccaniche ho deciso di provare a seguire il roadbook, in mio onore viene tenuta una lezione sull'uso dello stesso. La lezione evidenzia una pecca dello zio Polli che sospettavamo già da un po': ha litigato da piccolo con l'insegnante d'italiano, e non ha mai fatto pace. A dispetto dell'uso creativo della lingua, i suoi insegnamenti sono preziosi.

Giovedì è il gran giorno, direzione Ksar Ghilane, notte in accampamento, e ritorno venerdì. Forse per la stessa strada forse no, ancora non si capisce. Piero è ancora dolorante, e arriverà via asfalto. Visto che sono roadbook munito, oggi dovrà soffrire anche Giada, la mia scorta per evitare che io sconfini in Algeria o in Mali. La navigazione non va male, arrivato al punto in cui dovrei trovare la prima nota non c'è niente. Proseguiamo, e finalmente arriviamo al cartello indicato dalla nota. Son passati 5 Km, e il punto effettivamente coincide col raggiungimento del waypoint (me l'ha fatto notare Giada, io mica c'ero arrivato). Diciamo che, visto che il roadbook era datato 2002, un po' di discrepanza avrei dovuto aspettarmela. In questa parte del percorso ho scoperto una mia qualità vincente: ogni volta che ci sono piste parallele, riesco a scegliere quella più rovinata.
Al Cafè du Desert troviamo il gruppo di XR che sarebbe dovuto essere sulla nostra nave, che riparte poi nella direzione opposta alla nostra. Noi invece aspettiamo più di mezz'ora i due che il roadbook non dovevano leggerlo, ma scriverlo. Non so cosa abbiano segnato, per arrivare fin lì sul mio roadbook erano state sufficienti tre note. La pista continua veloce ancora per un bel pezzo. Il tempo di vedere Nibbio essere respinto da una pietra che lo fa rallentare alle medie dei giorni precedenti, e cominciano le prime linque di sabbia e le prime piccolissime dune. E la moto ricomincia a funzionare male (inserire bestemmie a piacere, posso suggerirne OTR a chi pecca di fantasia). Incrociamo due auto, per superare la seconda esco dalla pista e devo superare una piccola duna quasi verticale. Appena svalicato la moto muore, vengo sbalzato in avanti, mi spiaccico contro la strumentazione, vengo ributtato in sella e per una frazione di secondo mi illudo di riuscire a riprendere il controllo. Ma il controllo ce l'ha lei, la fetente, stavolta come tocco il gas accelera e mi esibisco in un bel 270°. Ovviamente per cadere aspetto di essere rientrato sul duro della pista, proprio davanti all'auto. Il mio spettacolino l'ho dato, ne avrei fatto volentieri a meno. Nessun danno fisico, un po' al morale, e soprattutto la moto che sulle dune continua ad essere imprevedibile. Facciamo tappa al fortino, quando ripartiamo incrociamo una fila di quad. Vedo fabri evitarne uno per un pelo, o forse no, io mi sposto ancora più fuori dalla pista e rischio di tagliare male una duna per evitare il tipo in testa alla colonna che sta guidando mentre guarda indietro, e il quad va un po' dove c@zz0 vuole. Mi allontano più in fretta che posso, sono di nuovo dietro al nano e quindi per un po' non vedo niente. Mi fermo per farlo allontanare e provo a capire se riesco a far funzionare la moto in modo decente sulle ultime dune. Niente da fare, riparto e arrivo che sono quasi tutti lì. Mi metto in pari con le birre ed i panini al pollo, compare Nibbio e fa subito invaghire un orientale palestrato. Scopriamo che il dominator di fabri ha tirato il calzino, verrà recuperato poco dopo trainato da un quad. Arriviamo al campo, chi ha portato la tenda comincia a montarla. Nibbio procede sicuro coi suoi picchetti, ha bisogno di qualche tentativo prima di arrendersi all'evidenza che nella sabbia sono inutili. Non se ne cura, e decide che userà la tenda così com'è. Una specie di preservativo usato. Io dovrei sistemare la moto, ma c'è la parte di corso di guida sulle dune. Scatto un po' di foto. Quando è il turno di Nibbio, parte incarognito e non si ferma più. Non si ferma quando Polli gli dice di fermarsi perché gli deve spiegare cose (prova anche a placcarlo, una volta), non si ferma quando entrano gli altri, ad un certo punto pensiamo che non si fermerà più. Però alla fine si arrende anche lui, e possiamo rientrare. Smonto e rimonto la moto, non trovo un c@zz0, ma dopo averla rimontata riparte e gira regolare. L'ultima parte del lavoro la faccio al buio, con la torcia tra i denti. Nel frattempo altre foto in giro, mi dimentico la macchina fotografica appesa in un posto improbabile (il solito "la piazzo qua così mi ricordo di recuperarla"), e avrò minuti di panico quando, dopo il solito pollo serale accompagnato da un fighissimo pain de sable, mi metterò a cercarla. Il quartetto si scatena nella ricerca, e casualmente la trova fabri. Arriva il momento di andare a dormire, il nano è avanti da un pezzo e straordinariamente non russa. Ci penserà Michele, regolare come un metronomo per tutta la notte. Al mattino avrà la sfrontatezza di sostenere di aver dormito non più di 10 minuti.

Venerdì, tempo di rientrare a Douz. La moto di fabri sul pick up di Michele guidato da Fabio. Che ha fretta, alle 7.30 vorrebbe già partire. Io vengo distratto dal briefing e non provo ad accendere la moto. Avrò di che pentirmene, visto che non parte e il pick up ormai è andato. Un tentativo coi cavi ha successo, salto sopra e mi unisco a Piero e Nibbio, che non vuole rischiare di cuocere anche il suo dominator, per tornare via asfalto. Mentre aspetto che gli altri facciano rifornimento, la moto muore e non riparte più. L'abbandono, Mohamed mi dà un passaggio sul suo pick up, e mi godo la pipeline fino alla casa. Clacson, fanali e saluti ogni volta che incrociamo un motobecane o un'auto. Appena arriva Piero ripartiamo col pick up di Michele, carichiamo la moto e torniamo. Ed è praticamente sera. Prima occhiata per capire cosa possa essere e troviamo un tubetto bucato. È il tubo del depressore, e il buco era nascosto dal passaggio del tubo benzina... Nel rimontare il serbatoio la sera precedente non mi ero accorto che toccava sul collettore, ed è bastata la prova dopo il rimontaggio perché si bucasse. Piero ha un pezzo di tubo benzina che usa per sostituire il mio. Su consiglio di Fabio gli facciamo fare un giro un po' lungo ma distante dal collettore, e la moto si accende subito e gira benissimo (inserire altre bestemmie, diverse dalle precedenti). Nel frattempo gli altri sono rientrati e si sono goduti Hammam e massaggi. L'eroe della giornata è fabri, mentre io consumavo la pipeline lui smontava il motore del dominator, trovava il problema, scrostava le fasce dal pistone e le rimontava, chiudeva tutto e lo faceva ripartire funzionante. Per premio, a cena niente pollo. È venerdì, solo verdure. La zuppa che ci portano mi piace parecchio, ma l'apprezziamo in pochi. Probabilmente il pollo crea assuefazione.

Sabato, ultima uscita: la meta è "la grande duna". Che in effetti è altina, Piero durante la salita disegna diverse "S" sempre più strette fino a spiaggarsi a pochi metri dalla cima. Io arrivo e poi mi fermo lì, mentre gli altri si divertono a risalirla, e ridiscenderla, da ogni verso possibile: il 640 ha ricominciato a rantolare... Dalla duna ci spostiamo al villaggio insabbiato, da dove parte un mondo di fesh fesh verso i laghi. Arrivano anche le auto, e ci raggiunge fabri col dominator restaurato. Il rientro vede una sosta per l'ultimo panino al pollo (ultimo a Douz, s'intende), poi noi quattro impacchettiamo le cose e partiamo. Dormiremo a Sousse, l'hotel ce lo consiglia lo zio Polli e da navigatore consumato le sue indicazioni sono impeccabili: "c'è la promenade, ad un certo punto trovate un albergo con un altro di fronte ed un parcheggio nel mezzo. Potete arrivarci sia da sud sia da nord". La descrizione è accompagnata da una mappa: una riga e due rettangoli affiancati. Scopriremo che la promenade di Sousse è lunga almeno una decina di chilometri, e il nome che ci ha dato oltre ad essere quello di svariati hotel è il nome del quartiere: in quella zona, tutto si chiama così. Partiamo, su asfalto la moto funziona regolarmente. A parte il fermarsi dopo essere entrata in riserva da 10 Km. Ma avevo solo girato il rubinetto dal lato sbagliato. Comincio a pensare che mi odi. Il viaggio dura una vita come all'andata, di notte diventa tutto più eccitante fra auto senza fari contromano nelle rotonde, motobecane (!) contromano all'ingresso di un autogrill in autostrada (!!), Nibbio che dopo un rifornimento si ritrova col cavo dell'acceleratore staccato. Insomma, in qualche modo ad un hotel col nome che corrisponde ci arriviamo. Da fuori sembra molto di lusso, il prezzo è buono, ci fanno mettere le moto al chiuso per la notte. La hall è uno spettacolo agghiacciante: il posto è anche discoteca, con tanto di coda all'ingresso, e all'interno girano dei tamarri inguardabili. Insomma, come potrebbe essere un night club italiano. In compenso le stanze sembrano reduci da un rave di una settimana. Nella nostra troviamo anche il letto sfatto, il tipo che ci accompagna finge di stupirsi e poi corre a prendere lenzuola e asciugamani puliti. Il bagno è decente, e comunque abbiamo sonno e va bene così.

Domenica, Piero va in avanscoperta per la colazione e quando lo incrociamo racconta scene da campo profughi. E in effetti non ci manca molto. L'hotel che di notte sembrava deserto, discoteca a parte, è stracolmo di famiglie con bimbetti infestanti. I tavoli sono una discarica, per trovare posto ci adeguiamo all'usanza locale: appena si libera un tavolo e riusciamo a battere la concorrenza, accatastiamo stoviglie e tovaglie sul tavolo accanto e in qualche modo riusciamo a mangiare. La ripartenza avviene senza incidenti, e l'autostrada non è così monotona: passiamo gran parte del tempo circondati dai soliti aspiranti suicidi che ci accompagnano impennando, col passeggero ciccione aggrappato come può. All'altezza dell'ultima uscita prima di Tunisi, si fermano in gruppo per salutare. Arrivati al porto, troviamo i cancelli chiusi. Ci spostiamo in una zona meno triste. Nibbio resta fermo, è riuscito a rompere la moto mentre era parcheggiata: è caduta la catena. Siamo in anticipo bestiale, Nibbio ha finito il tabacco ma lo vendono solo nei supermercati. Mi faccio sfuggire che ho visto l'insegna del Carrefour all'ingresso della città, ed improvvisamente quella sarà la nostra prossima meta. Le provviste sono solo una scusa, serve il tabacco. Arriviamo in un centro commerciale affollatissimo, Nibbio e fabri si occupano della spesa mentre Piero ed io cazzeggiamo all'esterno. Ritornano con panini, salumi, formaggi, lattine di birra che non potremo mai raffreddare, qualche bottiglia d'acqua. Le due buste di affettati sono costate quanto in Italia pagheremmo un maiale intero. Il porto nel frattempo si è affollato, Michele ci ricorda di passare dal check in GNV (che sta dalla parte opposta rispetto al nostro ingresso, in compenso è molto più ospitale rispetto a quello di Genova). Si rincorrono voci di ritardi imprecisati, quando ci dicono che non apriranno prima delle 19, Nibbio, fabri ed io decidiamo di andare a mangiare qualcosa. Che sarà un panino col pollo. Mentre stiamo rientrando, Piero ci avvisa che hanno aperto i cancelli. Ci buttiamo e contribuiamo ad aumentare il caos di 5 file parallele di auto e furgoni che devono entrare nello spazio di un'auto. All'interno, ci dividono: Piero e fabri da un lato, Nibbio ed io dall'altro. Primo controllo dei documenti, seconda fila, non abbiamo il foglino verde firmato quindi ci ricacciano a cercare un poliziotto che ci scriva sopra cose incomprensibili. Una mezz'ora buona per trovarne uno, poi stessa fila. L'imbarco non è ancora iniziato, in compenso piove e nemmeno poco. Decidiamo di risalire la coda e troviamo riparo in un capannone proprio all'altezza dell'ingresso della nave. Troviamo altri motociclisti, poi Piero e fabri ci raggiungono. Appena vediamo un paio d'auto che si muovono, ci buttiamo dentro la stiva della nave. Ci sarebbe ancora qualche container da caricare, ma ignoriamo le urla dei manovratori ed entriamo. Solita cabina adatta ai puffi, e solito Copacabana. Ma non è la stessa atmosfera dell'andata, c'è poca gente e molto tranquilla. Il mare è agitato, mi incerotto. Durante la notte la nava balla un po', ma niente di particolare.

Lunedì, cerco di dormire fino a tardi poi solito ritrovo al Copacabana. Le ultime cazzate, l'attesa dello sbarco al bar di sotto, e finalmente in qualche modo usciamo. I saluti col gruppo, e poi si rientra. E ci sarebbe già voglia di ripartire.
Ultima modifica di adellam il 08/04/2013, 12:10, modificato 1 volta in totale.
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Re: piero,fabri,nibbio, adellam e michele....!!!!!

Messaggioda fabrigaru » 08/04/2013, 12:01

:claps: :claps: :claps: :claps: :claps: :claps: :claps:
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Re: piero,fabri,nibbio, adellam e michele....!!!!!

Messaggioda Eliaz » 08/04/2013, 12:03

Bello!! :claps: :claps: :claps: :claps:
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Re: piero,fabri,nibbio, adellam e michele....!!!!!

Messaggioda Giadina » 12/04/2013, 10:24

:shock: :shock: MI ero persa il continuo di Adellam!!!

:claps: :claps: :claps: :claps: :claps: :claps: :claps:
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Re: piero,fabri,nibbio, adellam e michele....!!!!!

Messaggioda DakFabri » 12/04/2013, 11:03

Bel racconto Adellam :)
"Si va in moto da buio a buio..." dicevi sempre. Quel giorno in Mauritania, il buio e' calato silenzioso. Ciao Fabrizio!
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Re: piero,fabri,nibbio, adellam e michele....!!!!!

Messaggioda motardpiero » 12/04/2013, 11:18

ho di nuovo una targa !!! :crylaughter: :crylaughter: :bike: :bike:
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Re: piero,fabri,nibbio, adellam e michele....!!!!!

Messaggioda Eliaz » 12/04/2013, 11:46

motardpiero ha scritto:ho di nuovo una targa !!! :crylaughter: :crylaughter: :bike: :bike:


Finchè "qualcuno" non te la ruba......
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Re: piero,fabri,nibbio, adellam e michele....!!!!!

Messaggioda motardpiero » 12/04/2013, 11:52

Eliaz ha scritto:
motardpiero ha scritto:ho di nuovo una targa !!! :crylaughter: :crylaughter: :bike: :bike:


Finchè "qualcuno" non te la ruba......


per quello ci penso da solo a perderla :lol: :lol:
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Re: piero,fabri,nibbio, adellam e michele....!!!!!

Messaggioda Giadina » 17/04/2013, 12:29

Giorno 2: montagne, salsedine e dritto per dritto

Risveglio mattutino per chi ha voglia (ehm... vabeh), colazione con quei biscotti bucati in centro di cui sono ancora chiava.
Oggi la giornata è tostina, ci son da fare un bel po' di km. Direi che siamo sui 350km. Più o meno 220km di fuoristrada e 130 di trasferimenti.

A Novembre, 4 mesi prima, facendo lo stesso giro con Guillaume, Ivanuccio e gli altri avevo avuto come compito di disegnare il Roadbook.
E' stato lì arrotolato vicino al divano per mesi e solo per miracolo mi son ricordata di metterlo in borsa prima di ripartire, si noti il capolavoro
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Beh, oggi si farà teoricamente lo stesso tracciato quindi posso verificare le cavolate che ho scritto.

Rifornimento alle porte di Douz, poi 40km di strada in direzione Matmata per prendere il bivio sulla sinistra dove parte la vecchia pista che porta a KEbili attraversando le montagne.

L'allegra brigata
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Oggi è una giornata lunghetta non tanto per il chilometraggio in se, che vuol dir tutto e vuol dir niente, ma perchè c'è un'infinità di terreni da attraversare.
La prima parte è pista veloce molto dura, non bisogna esagerare con la velocità perchè a meno che non hai una moto supercazzola con sospensioni supercazzola tarate in maniera supercazzola rischi di ribaltarti prendendo dei contraccolpi mica da ridere. Quindi velocità costante sui 90\100 e via andare.
Dopo i primi 15-20km ci fermiamo tutti per scendere nel dettaglio della regolazione delle sospensioni che per il 99,9999% dei presenti vuol dire chiudere il chiudibile.

Ecco la pista veloce
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fa caldo ma c'è vento. Intorno al 690 Rally di Fast Robby ci si ferma ad ascoltare delle tarature in questi tipi di terreni:
Si vede un fast appoggiato al codino (per sentire il ritorno) con una faccia un po' schifata e un Pollastro che cerca di tranquillizzarlo circa le modifiche da effettuare.
La faccia triste di Fabrigaru è al pensiero del mono della sua Domy.

Bando alle ciance, ripartiamo ben distanziati per non mangiare troppa polvere e passiamo su un piccolo passo montano (circa 300mt di altezza dice google earth). Niente di troppo enduristico, ma la pista non è più piatta e diventa di piccoli sassi. E' ovvio che il setting più duro qui implichi per forza un lieve aumento dell'andatura e il gruppo procede compatto scavallando la montagna, girando attorno ad un terrapieno dove il terreno torna più battuto e fermandosi un momento a gustarsi il panorama che in 50km è già completamente cambiato.

il mucchio selvaggio
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Panorama
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Ripartendo ci son sterrati misti varie ed eventuali che conducono fino a Kebili.
Dove facciamo rifornimento alle moto e a noi stessi in un collaudato bar molto occidentale.
Si riprende l'asfalto per uscire fuori dal paese e poi si inizia a viaggiare su piste larghe un po' sabbiose. Attenzione per tutti a sistemare la postura aumentando progressivamente l'andatura così da svezzarsi un po'.
Ad un certo punto il mio Roadbook si "perde" e vedo che stiamo prendendo una direzione diversa: siamo dentro il Lago salato anche se per via della siccità non lo si nota, e avendo il 4x4 di sicurezza alle spalle Oscar devia per cercare dei passaggi agevoli. Non tanto sul momento, ma perchè sul Chott è risaputo che se si prende una pista sbagliata e si finisce nel fangone son volatici per diabetici.

In questo caso però hanno costruito dei nuovi palmeti e dopo un paio di tentativi lo Zio preferisce mandare indietro il 4x4 facendolo tagliare su asfalto... Noi proseguiamo in fuoripista nel Chott.

Palmeti:
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Fuoripista nel chott
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Sì, non sto scherzando, ci siamo tagliati il Chott DRITTO PER DRITTO fuoripista.
Ammetto che quando ho notato quello che voleva fare lo Zio per un momento ho pensato "ok che magari manga giusto il fango per saggiare tutti i terreni, ma non è che ci andiamo a piantare in un merdaio che ce lo ricordiamo per tutta la vita?"
E invece una cosa che mi ricorderò io sicuramente per un fottio di anni è questa epica attraversata in un momento dell'anno assurdo in cui fa già caldo, ma non ha ancora piovuto.. come si vede nella foto, una roba da ululo e pensare che a pochi cm sotto terra c'è l'acqua!!! Mai vista la sabbia e le piatine qui :onore:


Ecco, tralasciando il solito Michele in stile Starwars :lol: si nota che l'impronta delle moto è secca... Non si sprofonda di quasi niente, quindi diventa divertentissimo guidare così evitando i vari cespuglietti di erba cammella.
Perchè da evitare? Perchè Michele scopre immediatamente che l'erba cammella ha delle radici belle spesse e se la ruota posteriore ci passa sopra... Wooamm.
Prende una bella imbarcata, il posteriore si solleva, egli frena, frena, frena, troppo!!!! Si chiude lo sterzo e ai 3,1km\h si appoggia per terra.
Mi godo la scena e faccio anche il gesto di chiedergli se va tutto bene ridendo dentro il casco.
Egli dice di sì, ma dopo una manciata di metri c'è un TERRIBILISSIMO OUED sarà alto 4 metri e mezzo, con parete verticale e salita sconnessa al limite del ribaltamento.
Almeno, questo è quello che vede lui (ancora rintronato da aver appoggiato la moto) e si ferma.
Io arrivo invece su un piccolo canale che si è rotto è di terra morbida e sabbia alto 70cm non ci sono pietre, e la salita è alta non più di un metro anche lì molto morbida.
Mi chiedo perchè Michele è fermo.... In quell'istante arriva anche Piero con lc8
Guardo Michele con faccia interrogativa e lui "Prego, vai" ed io "oh grazie".
Dopo un po' ci ripenso a questo strano atto di cavalleria enduristica (che non è proprio da Michele perchè se può sbrattare un po' di sassi con il 690 non si tira certo indietro).
Poi con Piero abbiamo realizzato che non era galanteria...Voleva solo studiare se ci ribaltavamo CHE BASTARDO! :lol: :lol: :lol:

Il finale del Chott andando dritti verso Ovest verso Tozeur è un'epica pista da fare a velocità Warp dove gli lc8 danno il meglio di se
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Oscar ci ferma singolarmente e ci fa andare da soli 5km in avanti facendo dei begli allunghi (alias, vacci rapido) e così ci godiamo il finale di pista facendo segnare le velocità massime dei GPS della giornata.
Devo dire che il Chott in questa parte l'avevamo attraversato anche con il Tuareg (ma in trasferimento, non in speciale) ed era la terza volta in pochi giorni che lo rifacevo. Ma tra la compagnia, l'attraversata dritta per dritta etc.. è stata una giornata bellissima anche questa.

Quando arriviamo su asfalto il conta km segna già quasi 300km... riattraversiamo il lago su asfalto e appuntamento con il 4x4 al bar dove smangiucchiamo qualcosa.

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ci sono anche le tipichetoilette :lol:
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Cena tutti assieme stanchi ma felici,
finito lo svezzamento domani si inizia a fare la sable.... e i piloti vanno a nanna presto

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Re: piero,fabri,nibbio, adellam e michele....!!!!!

Messaggioda Giadina » 17/04/2013, 13:37

Non si vedono le foto. Lossò. Colpa di michele.
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Re: piero,fabri,nibbio, adellam e michele....!!!!!

Messaggioda adellam » 17/04/2013, 13:39

Giadina ha scritto:Cena tutti assieme stanchi ma felici,
finito lo svezzamento domani si inizia a fare la sable.... e i piloti vanno a nanna presto

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E ciò spiega perché a tirare tardi erano sempre i soliti quattro :lol: :lol: :lol:
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Re: piero,fabri,nibbio, adellam e michele....!!!!!

Messaggioda Michele » 17/04/2013, 15:14

Giadina ha scritto:Non si vedono le foto. Lossò. Colpa di michele.


Ahahah,
comunque a me il canale sembrava il gran canyon... :lol:
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Re: piero,fabri,nibbio, adellam e michele....!!!!!

Messaggioda Giadina » 17/04/2013, 16:01

MI son dimenticata di scrivere che il mio roadbook (inteso quello scritto da me) ad un tratto segnava una S pericolosa. Avevo messo anche i punti esclamativi.
Solo che quando il trip mi ha segnato il chilometraggio indicato, della S non c'era traccia.
Mentre mi distraggo a spoppolettare... ZAM eccola che arriva!

Ehm... troppo tardi per girare faccio un dritto semivolontario dando un po' di gas (son tutti ricchioni con un EXC sotto al sedere) e taglio sul torrente secco... ad un tratto sento un rumore di ferraglia

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Mi giro e c'era Fabrigaru che fa "minchia che dritto! Ti ero dietro e non mi son accorto"....
Diciamo che la Domy ha raschiato tutto quello che c'era di raschiabile con telaio, paramotore etc.... UN MITO! :lol: :lol: :lol: :lol:
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Re: piero,fabri,nibbio, adellam e michele....!!!!!

Messaggioda Reds » 17/04/2013, 16:08

Giadina ha scritto:MI son dimenticata di scrivere che il mio roadbook (inteso quello scritto da me) ad un tratto segnava una S pericolosa. Avevo messo anche i punti esclamativi.
Solo che quando il trip mi ha segnato il chilometraggio indicato, della S non c'era traccia.
Mentre mi distraggo a spoppolettare... ZAM eccola che arriva!

Ehm... troppo tardi per girare faccio un dritto semivolontario dando un po' di gas (son tutti ricchioni con un EXC sotto al sedere) e taglio sul torrente secco... ad un tratto sento un rumore di ferraglia

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Re: piero,fabri,nibbio, adellam e michele....!!!!!

Messaggioda fabrigaru » 17/04/2013, 22:02

Reds ha scritto:
Giadina ha scritto:MI son dimenticata di scrivere che il mio roadbook (inteso quello scritto da me) ad un tratto segnava una S pericolosa. Avevo messo anche i punti esclamativi.
Solo che quando il trip mi ha segnato il chilometraggio indicato, della S non c'era traccia.
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Ehm... troppo tardi per girare faccio un dritto semivolontario dando un po' di gas (son tutti ricchioni con un EXC sotto al sedere) e taglio sul torrente secco... ad un tratto sento un rumore di ferraglia

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Re: piero,fabri,nibbio, adellam e michele....!!!!!

Messaggioda motardpiero » 18/04/2013, 9:16

bello giada :ok:
aggiungo solo:...

Giadina ha scritto:Giorno 2: montagne, salsedine e dritto per dritto



Risveglio mattutino per chi ha voglia (ehm... vabeh)
ma per favore!!!



Dopo i primi 15-20km ci fermiamo tutti per scendere nel dettaglio della regolazione delle sospensioni che per il 99,9999% dei presenti vuol dire chiudere il chiudibile.

esatto e constatare di aver perso il perdibile :lol: :lol: (a parte la targa che vagava gia' in tunisia da un po')






In questo caso però hanno costruito dei nuovi palmeti e dopo un paio di tentativi lo Zio preferisce mandare indietro il 4x4 facendolo tagliare su asfalto... Noi proseguiamo in fuoripista nel Chott.

palmeto dove io per fare inversione mi pianto in un fosso sotto alla moto girato come un bacarozzo ... dal quale esco grazie a nano e come al solito davide san (san sta per santo ) :lol: :lol:



Dopo un po' ci ripenso a questo strano atto di cavalleria enduristica (che non è proprio da Michele perchè se può sbrattare un po' di sassi con il 690 non si tira certo indietro).
Poi con Piero abbiamo realizzato che non era galanteria...Voleva solo studiare se ci ribaltavamo CHE BASTARDO! :lol: :lol: :lol:
esatto... BASTARDO ... ci e' passato solo dopo che ha visto che io non mi sono tirato la moto addosso come al solito :lol: :lol:

Il finale del Chott andando dritti verso Ovest verso Tozeur è un'epica pista da fare a velocità Warp dove gli lc8 danno il meglio di se

ohhhh yesss :)
li ho goduto veramente tanto :mrgreen: :mrgreen:


Oscar ci ferma singolarmente e ci fa andare da soli 5km in avanti facendo dei begli allunghi (alias, vacci rapido) e così ci godiamo il finale di pista facendo segnare le velocità massime dei GPS della giornata.
non solo della giornata ... ma della storia del mio gps da quando e' in mano mia :lol: :lol:



Cena tutti assieme stanchi ma felici,
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e come ha detto giustamente andrea i 4 tirano tardi raccattando dell'alcool di dubbia provenienza :lol: :lol:
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