Lewis ha scritto:Ma quanto mi piace questo post.
Ho appena finito di leggere qualche racconto di viaggio dai magazine di motoadv e mi ritrovo qui...vedi che allora la famiglia dei vagabondi è ampia.
Si è vagabondi sempre; anche con i piedi sotto una scrivania, anche dentro un'auto in coda sulla tangenziale, anche ad una cena di famiglia, perchè in fondo siamo quello che sognamo.
C'è chi risparmia per potersi comprare un posto in una tomba monumentale...e poi c'è chi preferisce che le ceneri vengano liberate al vento.
E' vero che si può essere uomini liberi anche dentro una cella, ma è comunque difficile vivere in certe situazioni.
Quello che più mi fa soffrire in questo momento è l'incapacità di realizzare i miei progetti (non so se è solo colpa mia o mi va un po' di sfiga...) pur sapendo di poterlo fare. In questo caso essere un vagabondo ha un prezzo altissimo.
Mi sento come un adolescente che limona limona ma alla fine non tromba mai! Come una mosca che continua a sbattere sul vetro della finestra
Vale per la moto, per il lavoro e per tante altre cose.
In giro vedo tante persone che pur di non prendere una scelta rinunciano alla libertà, così, per pura comodità o paura. Io non ce la faccio!
A volte li invidio, ma poi mi rendo conto che non fa per me. Io odio andare in treno perché vedo il paesaggio scorrere senza controllo, mentre quando vado in moto sono anche libero di scegliere che aria respirare (montagna, mare, lago, ecc.).
Scusate sto divagando un po' ma non riesco a dar ordine a questo tipo di pensieri. Prendetelo come un sfogo di uno un po' troppo sotto stress...
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