Domenica scorsa, otto giorni fa, parto per fare un lungo giro sulle colline.Una bella mattina.Guido sereno con l'Africa Twin.Va tutto bene. A un certo punto decido di fermarmi per fare una foto.Quando ritorno in sella, giro la chiave e non si accende nessuna luce, tutto morto. Schiaccio il bottone e non si muove nulla.Lo so cos'è, mi era capitato anche con l'altra.C'è uno dei morsetti della batteria allentato.Tolgo la sella e, porca buttanazza, nel porta oggetti c'è solo una fettuccia per legare un bagaglio. Il pacco dei ferri l'ho dimenticato in garage. Mi dù del picio un paio di volte e poi cerco di capire come fare.Passa una moto, guarda che ho casco e sella in terra, guarda gli oggetti, guarda me, non collega le due parti e prosegue sereno. Scompare dietro una curva lasciando in scia il rombo del suo boxer 1200 4 valvole GS Adventure.Ora, per chi non conoscesse l'accesso al vano batteria della Africa Twin 750 RD07, adesso lo impara perchè vado e mi spiego. Si tratta di svitare un dado da 10, si inclina una paratia di plastica che mette in vista i due morsetti e con un cacciavite a taglio si avvita la vite che ferma il/i morsetto/i. Ma quei due semplici attrezzi erano a circa 200 km da lì.Passa una Ducati Monster, si sente prima di tutto la campana della frizione che scampanella, poi lui invisibile dietro la visiera nera, e lei visibilissima col perizoma ascellare. Nemanco mi vedono, se ne vanno dietro la curva a inseguire l'Adventure.Penso: vuoi vedere che adesso passa pure un pizzaiolo con zainetto? Macchè, non è passato ma ci sarebbe stato bene.Dall'altra parte della strada, c'è una casa con un giardino e un cane urlante.Suono il campanello. Il cane urla e mi fa vedere i denti. à ˆ bello grosso, se mi acchiappa sono fottuto.Una signora anzianotta si fa viva da una porta e, cercando di sovrastare le urla del cane, provo a spiegarle che avrei bisogno di qualche attrezzo perchè ho la moto in panne. Ha qualche ferro, signora, per favore?La signora ha deciso che per prolungare la sua vita non deve aprirmi la porta e nemmeno darmi retta, in realtà  . Potrei essere un malintenzionato. Arriva fino al cancello e le ripeto la richiesta.Dice che non ha idea di dove siano i ferri, non sa se in casa ci sia una scatola dei ferri. Mi dice di aspettare, col cane. Esso urla con quanto fiato è capace di tirare fuori, si scalmana in maniera imbarazzante.Dopo qualche minuto la signora torna con una cassettina di legno, di quelle che un tempo tenevano due bottiglie di vino.Sempre soverchiati dai latrati della bestia mi dice di guardare se lì dentro trovo qualcosa. Mi passa la cassetta da sotto al cancello che non apre. Mi dice che quando ho finito posso spingere la cassetta sotto il cancello e attento al cane. Se ne torna in casa, il cane non molla un secondo.Mi inginocchio, apro la cassetta e dentro ci sono ferri alla rinfusa.Molti sono arrugginiti, non uno di qualità  , una pinza inchiodata dalla ruggine, una boccetta di olio per la macchina per cucire Singer, qualche chiave inglese che viene da dotazioni di serie di qualche automobile degli anni settanta, altri pezzi che non saprei usare, una lima senza manico, una lama di una seghetto da legno, delle rondelle, qualche bullone, due o tre cacciavite col manico di legno, e poi la chiave per smontare la candela della vespa, col manico che fa da cacciavite, e dalla parte opposta dell'esagono per la candela c'è un esagono da 10.Prendo su quella, la pinza arrugginita, un cacciavite e una vecchia chiave da 10/11. L'attrezzo per la vespa è il migliore. In un minuto faccio tutto e il motore riparte.Mentre rimonto la sella mi viene il pensiero: e se la vite si riallenta tra dieci chilometri o chissà  quando, sono di nuovo a piedi in mezzo alle colline e devo ricominciare con la questua, la signora non usa questi ferri da mille anni: mi tengo la chiave della candela per non rimanere a piedi. Non mi piace il gesto ma ne ho bisogno. Le rimetto nella cassetta il resto dei ferri e la restituisco al cane.Sistemo la sella, metto il casco, la signora dalla finestra mi chiede se ho risolto, rispondo di si, la saluto, la ringrazio e riparto.Ho commesso un furto? Si. Perù.Perù è un furto per caso di necessità  , a fin di bene, il mio di bene, va bene, e la signora la vespa non ce l'ha e non credo che neanche sapesse di avere quella chiave per la candela che chissà  come è arrivata fino nella sua cassettina di legno.Lo so, ho commesso un furto ma piccolo, e poi per via del karma positivo quella chiave non la considero mia, è in tour, la potrù passare a qualcun altro che ne abbia bisogno e gli racconterù la storia della signora e del cane cativo (con una T sola) che tanto mi ha fatto spaventare. E così sarà  una chiave che risolverà  problemi di altri motociclisti, la chiave di nessuno e di tutti.Posso cavarmela così?Andrù all'inferno?Ciao.FurtarellaVespella '62