CILE 2019.....ARRANGIARE UN VIAGGIO

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CILE 2019.....ARRANGIARE UN VIAGGIO

Messaggioda Gemica » 08/01/2019, 11:36

Non era mai successo in 10 anni che spedisco container e non solo a me ma anche ad operatori esperti come Mototouring o Sambor che nella stessa maledetta nave San Clemente hanno stivato almeno 3 container per portare le nostre amate moto in Sudamerica ed invece per diverse cause, la nave ha avuto un ritardo di 45 giorni per cui il viaggio programmato da mesi si va a far benedire :badmood: :badmood:
In questi casi non resta che salvare il salvabile…in fondo si è in un continente meraviglioso come il Sudamerica…certo il pensiero di non poter fare il viaggio con la propria moto logora e fa arrabbiare ma si è pur in vacanza.
Le alternative sono veramente poche: :shock:
1) noleggiare una moto a dei costi improponibili, tanto per fare un esempio per una Africa Twin CRF o un GS 800 ci vogliono 200 dollari al giorno ed una garanzia su carta di credito di 5000 dollari quindi si capisce che non è una alternativa valida perché per 25-30 giorni esce una cifra improponibile ed ecco il motivo perché si spedisce la moto in Sudamerica;
2) noleggiare un 4x4 e fare più o meno lo stesso percorso che si aveva in mente, in questo caso il noleggio costa circa 100 dollari al giorno ma chiaramente va poi suddiviso per gli occupanti che possono essere fino a 5 da considerare pero che non puoi entrare in Bolivia;
3) prendere un volo ed andare a visitare i luoghi chiave visto chi i voli interni costano mediamente non più di 200 dollari a parte il discorso isola di pasqua che in alta stagione come ora ci vogliono non meno di 800 dollari
Tutti hanno optato per il secondo dei casi a parte 2 motociclisti del gruppo che saranno in Sudamerica 3 mesi quindi loro ritireranno le moto anche se in ritardo.

Personalmente avendo maturato tante amicizie dopo anni di Valparaiso il mio amico Alberto di origine italiane mi presterà la sua moto una KLR650 ed io oltre che ringraziarlo non posso che almeno sostituirne i pneumatici e fargli un cambio olio.

27 dicembre 2018
Alberto mi fa trovare la moto nel suo garage a Vina del Mar :;)): ed io dedico tutto il giorno per la sostituzione dei pneumatici, del cambio olio ed il giro di alcuni negozi specializzati per fare scorta di camere d'aria e tutte le cose utili per improvvisare un viaggio comunque di almeno 4000 km.
Quando ti manca di tutto capisci che le cose più banali comunque richiedono tempo per trovarle ed anche se siamo nella modernissima Cile non sempre è cosi scontato reperire ciò che ti occorre.
Altra cosa da fare obbligatoriamente a Valparaiso è il cambio valuta in quanto in città ci sono svariate case di cambio e nel resto del paese è più difficile tale operazione soprattutto nei centri minori e nelle banche stranamente non si effettua il cambio valuta se non si è cliente, è pur vero che ormai il pagamento con le carte di credito in Cile è estremamente diffuso ma è sempre buona norma portare del contante nella valuta locale.

28 Dicembre 2018
partenza da Valparaiso dopo aver caricato alla meglio i nostri bagagli direzione nord.
Con i giorni che abbiamo a disposizione visto il mio anticipato rientro opto per fare il nord del Cile che anche se lo conosco benissimo offre sempre scenari suggestivi inoltre al sud per arrivare nella parte interessante bisogna andare almeno a Puerto Mont e traghettare per Chaitén ma sono troppo pochi giorni per troppi chilometri.
Altro aspetto che mi fa preferire il nord è il clima….amo il caldo e verso sud le probabilità di trovare giornate uggiose anzi temporalesche è sicuramente superiore al nord e lo conferma che in 10 giorni non ho mai indossato l’antipioggia. :) :)
La mattinata è comunque andata persa avendo dovuto curare alcuni documenti notarili per il ritardo del container quindi mi immetto sulla ruta 5 norte e dopo circa 450 km mi fermo per notte a La Serena.
Sosta doverosa per degustare i dolci classici della Liga chiamati così per l'omonima città di provenienza.
La scelta di questa città molto carina in riva al mare è dovuta al fatto che ci sono molti concessionari di moto dove poter trovare le leve smontagomme che non sono riuscito a trovare in Valparaiso.
Non posso avventurarmi senza le leve smontagomme nei giorni a seguire quando sarò nel nulla.
Inizio dal negozio KTM che in questa città è veramente enorme ma sono chiusi per inventario… cavoli siamo al 28 mica al 31...
Anche qui la ricerca risulta essere vana, se non in ultimo negozio quando ormai avevo perso la fiducia nel trovarle, un gentile signore mi dice di avere una officina di moto e che a La Serena è impossibile adesso trovare qualsiasi pezzo di ricambio perché si è da poco ultimata la sei giorni ed i team hanno fatto man bassa di ogni cosa.
Mi invita alla sua officina e mi dice che se voglio mi può vendere due leve delle sue al prezzo di 5000 pesos cadauno… l'equivalente di 7 euro e non posso che ringraziarlo.
Mentre ero nel suo negozio ecco arrivare il presidente del moto club viaggiatori in moto di Coimbo di nome Italo e di chiare origini italiane che mi vita a bere una birra prima di rimettermi in viaggio.
L'accoglienza dei moteros sudamericani è sempre straordinaria e quando poi scoprono che hanno davanti un Italiano si fanno in mille per ascoltarti ed aiutarti.
Parto quindi che è già il primo pomeriggio e la mia prossima tappa non può essere che Copiapo.
Questa prima parte del viaggio è abbastanza noiosa primo perché sono strade che ho percorso almeno 10 volte negli ultimi 10 anni poi perché parliamo di autostrada anche se divide il già deserto della regione di Atacama.
Arrivati a Copiapo mi fermo nella solita mia catena di Hotel preferita in Cile che è la Diego de Almagro.
I chilometri percorsi oggi sono sempre poco più di 400 ma il vento forte e l'alternarsi di zone con curve rallentano molto la velocità di crociera.
Devo dire che la città l'ho ritrovata molto più sporca e soprattutto con un ambiente non più estremamente tranquillo come in passato e il cameriere dell'ottimo ristorante dove abbiamo degustato una parrillada notevole dice che ciò è dovuto alla ormai incontrollata immigrazione di boliviani e soprattutto colombiani che hanno portato spaccio di droga e malavita in genere... ogni mondo è paese... :facepalm:
29 Dicembre 2018
Ripartiamo non prestissimo la mattina e questo è male perché adesso inizia la calura del deserto di Atacama con direzione Antofagasta.
La strada per la prima parte noiosa poi vira verso la costa quindi il paesaggio cambia notevolmente.
Si attraversa lo zoo di pietra, uno spettacolo che madre natura ci ha lasciato con delle enormi pietre che con la dovuta immaginazione molte di loro assomigliano ad animali come l'elefante il leone ecc….
Quindi arrivati a Canaral decido di lasciare la 5 e proseguire verso nord per il fantastico sito balneare Pan de Azucr anche perché questa strada è sterrata per almeno 80 km, ci fermiamo quindi nel centro del parco che gode di una posizione privilegiata sull'oceano pacifico.
Ripartendo riprendiamo la 5 ed al primo ed unico distributore di benzina della zona l'addetto alla pompa (il caso di dirlo) mi dice che ha terminato la benzina.
Non resta che tornare indietro alla più vicina città di TALTAL che dista 80 km in quanto per proseguire verso Antofagasta mancano ancora 240 km e non ho autonomia sufficiente.
Dopo vari 'smadonnamenti' mi fermo nella vicina locanda per un tè e per rivedere il mio adesivo che avevo attaccato lo scorso anno… domando al gestore se ha un po' di benzina da vendermi ma nulla... Interviene un autotrasportatore che era fermo là per pranzo e mi dice che è il mio giorno fortunato in quanto lui ha una latta da 10 litri da vendermi perché li porta sempre con se per non so quale apparato che ha sul camion…
Che dire… le brave persone le trovi ovunque come i figli di madri prostitute e dopo avergli pagato la benzina gli offro anche il pranzo anche se il tipo si è sentito a disagio ma per me ha fatto un gesto che mi ha risparmiato parte del viaggio in quanto dover tornare indietro mi avrebbe impedito di arrivare ad Antofagasta di giorno, quindi sarei stato costretto a fare notte a Taltal.
Arriviamo quindi nella sempre spettacolare discesa che porta alla caotica città di Antofagasta, un tempo facente parte della Bolivia prima della guerra del pacifico.
Troviamo alloggio nel nostro Diego de Almagro e quindi decidiamo di fermarci due notti per gustarci la città e trovare un buon ripiego per lo notte di capodanno.

30 dicembre 2018
Dedichiamo la giornata un po allo shopping ed un po alla visita dei vicini paesini sul mare molto folcloristici ed accoglienti ed alla foto di rito alla mano nel deserto, :fififi: una attrazione turistica ma che per quanto mi riguarda è una cosa veramente di basso livello, una grezza opera in calcestruzzo imitando una mano che esce dalle viscere della terra… come direbbe il Rag. Fantozzi… una cagata pazzesca.

31 dicembre 2018
Dopo aver fatto mille telefonate per il cenone di capodanno a cui abbiamo avuto sempre la risposta negativa decidiamo di andare direttamente in qualche locale per prenotare.
Troviamo la disponibilità in un ristorante peruviano e la scelta è anche dovuta al fatto che il ristorante si trova in riva all oceano e so che tutte le città cilene dedicano spettacolari fuochi di artificio al nuovo anno.
Devo dire a posteriori che la delusione, sia per la qualità del cibo e sia soprattutto dei fuochi di artificio, è stata grande :facepalm: :facepalm:
Dopo aver visto negli anni scorsi i fuochi di Valparaiso che credo siano stati i più spettacolari della mia vita e dove si riversano centinaia di migliaia di persone da tutto il Cile, questi di Antofagasta sono stati veramente una delusione.

01 gennaio 2019
Partiamo in direzione San Pedro di Atacama e dopo la foto di rito nel cartello che indica che stiamo attraversando il Tropico del Capricorno :bye: ci dirigiamo verso la poderosa città di Calama dove ci fermiamo a fare benzina.
La città famosa soprattutto per la più grande miniera di rame del mondo che ebbi modo di visitare anni or sono è anche conosciuta per la città delle 3P Polvo, Perros, Putas… Polvere Cani e Puttane... essendo una città esclusivamente mineraria ed in mezzo al nulla i salari sono alti e una numerosa colonia di venditrici d'amore sollazzano i numerosi braccianti.
Lasciamo Calama per percorrere i 100 km che ci separano da San Pedro di Atacama... la strada è migliorata molto negli ultimi anni.
Arrivati a San Pedro troviamo sistemazione in un piccolo hotel dal prezzo grande… il paesino snob ormai è diventato più caro di Montecarlo ed onestamente questo approfittare del turista è molto fastidioso.
Per dormire non si riesce a spendere meno di 100 dollari per sistemazioni che da noi sarebbero degli ostelli, la media per un buon hotel è di almeno 200 dollari e per il mangiare in un buon ristorante si spendono tranquillamente 50 dollari.
Insomma il paesino è un incanto con le strade volutamente lasciate di terra e l'aria da far west ma quello che mi da fastidio è quest'aria snob che si è formata… questa presenza di quelli che potrebbero essere definiti figli dei fiori ma non sono altro che figli di papà (la mamma non la menziono perché capirete di che mamma si tratta) che fanno i poveri vivendo da ricchi (scusate questa mia esternazione…)
Comunque a San Pedro devi fare almeno 4 notti, ma noi ci limitiamo a 2 sia per la scarsità dei giorni a disposizione sia perché comunque tutte le attrazioni, dai Geyser alla Valle della Luna alla Valle de la Muerte ed alla visita del Salar sono cose già fatte.
Iniziamo il nostro giro alla Valle de la Muerte.
La strada sterrate entra in un canyon tortuoso e la presenza di un manto sottile consiglia una guida attenta onde evitare inutili cadute :mrgreen:
Oltretutto la moto ha le sospensioni finite e la già poca attitudine fuoristradistica di questa moto, con queste sospensioni, rende la moto inguidabile su terreni difficili.
Dopo un lungo serpente di strada nel canyon raggiungiamo una immensa duna di sabbia dove ci sono molti ragazzi che praticano il surf su sabbia e vederli scendere a velocità molto elevata è veramente spettacolare
Usciamo dal parco chiaramente a pagamento… circa 6000 pesos a persona, l'equivalente di 10 euro e torniamo al nostro albergo per la sera.
Qui ci raggiunge il gruppo di amici Italiani che hanno preso il 4x4 a noleggio e ci raccontano che nell'attraversare il passo Jama per lasciare l Argentina ed entrare in Cile, si sono imbattuti in una tormenta di neve... a 4500 metri di altitudine non è una bella cosa... :badmood:

02 gennaio 2019
Restando il giorno a san Pedro, opto per andare verso il confine boliviano di paso Hito, dove dopo pochi chilometri c'è la fantastica Laguna Verde.
Negli anni scorsi arrivati alla frontiera boliviana, con una piccola mancia ti concedevano di entrare nella laguna per fare una foto e tornare senza fare tutta la procedura dell'immigrazione, adesso questo non è più possibile in quanto sulla stessa ruta che conduce a paso Jama, le autorità cilene hanno fatto un sito di frontiera dove prima le stesse operazioni di immigrazione e dogana venivano svolte direttamente a San Pedro.
Probabilmente il folto traffico di stupefacenti proveniente dalla Bolivia ha fatto si che venisse creata questa frontiera.
Non ci resta quindi che tornare indietro, accontentandoci del fatto che in appena 35 km si passa da 2500 a 4600 metri e la flora e la fauna cambiano totalmente aspetto, passando dal secco ed arido Salar al clima gelido con fauna e flora andina.
Per la strada incrociamo vari tipi di Vicuna (una specie di lama) e la vista sul salar da questa altitudine è veramente mozzafiato.
Scesi nuovamente a San Pedro facciamo l'errore di entrare nella estesa riserva della Valle de la Luna per le 12 quando il calore è insopportabile però abbiamo solo questo giorno a disposizione per San Pedro e dobbiamo approfittare di ogni secondo.
Nei primi passi per raggiungere la Grotta del Sale, il calore e la temperatura della sabbia fanno si che addirittura si scolla la suola dello stivale. :shock:
Torno indietro per effettuare una riparazione di emergenza con il provvidenziale nastro americano e torniamo per entrare nella grotta.
Dopo un primo tratto dove bisogna camminare in maniera obliqua entriamo direttamente nella grotta ma la poca batteria che abbiamo sui telefonini per utilizzare la sua luce ci fanno desistere a metà percorso… avevo dimenticato in albergo la torcia che solitamente porto dietro con me.
Torniamo a ormai sera in hotel, stanchi ma soddisfatti per le cose viste; quindi dopo una doccia rigeneratrice ci facciamo un giro a piedi per le caratteristiche viuzze sterrate e polverose.

03 gennaio 2019
Lasciamo San Pedro e dopo aver fatto benzina nell'unico distributore del paese, decido di circumnavigare il Salar da sud per tornare verso Baquedano quindi Antofagasta.
I kilomentri senza nulla sono circa 320 quindi nel villaggio di Peine che dista circa 80 km da San Pedro ci fermiamo per acquistare 5 litri di benzina in latta ma la paura di commettere qualche errore nella pista e viaggiare con la benzina giusta mi fa decidere nell'acquistare una latta da 5 litri da portarsi come riserva.
La prima precauzione che si deve prendere quando si viaggia in Sudamerica è quella di avere una autonomia di almeno 400-500 chilometri, anche se si percorrono strade o piste battute.
Questo perché in primis può accadere, come è accaduto anche in questo viaggio, che arrivi ad un distributore dopo 200 km e ti dicono che non c'è benzina, oppure se sbagli una pista e percorri 30-40 chilometri che per tornare si raddoppiano, ti sei giocato tutta l'autonomia.
Se la moto non dispone di un serbatoio adeguato bisogna provvedere con una provvidenziale latta di scorta di almeno 10 litri.
Lasciato Peine, incredibile villaggio di qualche centinaio di abitanti che comunque ha i suoi bei negozietti dove acquistare del cibo e cose varie, entriamo nel cuore del Salar.
Il Salar di Atacama è uno dei maggiori del Sudamerica, certo non ha l'estensione di Uyuni in Bolivia, ma comunque ha una lunghezza di circa 200 per 150 km di larghezza di sale e litio……il paesaggio è veramente lunare e fermarsi nel mezzo del Salar crea inquietudine di fronte a tanta natura così aspra ed il rumore del sale che si spacca rilasciando l'umidità della notte assomiglia a quello del popcorn…..
Ci fermiamo poi in prossimità di una miniera di sale e litio… il metodo per l estrazione è molto semplice… si creano dei fori nel sottosuolo dove si trova acqua chiaramente ad altissima concentrazione salina poi con degli enormi tubi e delle pompe l'acqua viene fatta depositare in immense vasche a cielo aperto quindi una volta evaporata ed a queste temperature evapora in fretta, viene raccolto il prezioso minerale.
Certo il Cile deve molto alla natura in quanto è uno dei paesi più ricchi al mondo di minerali e quasi tutti molto pregiati.
Finalmente dopo aver percorso altri 250 km nel nulla lasciato Peine e dove abbiamo incrociato solo camion che trasportano i preziosi minerali al porto di Mequillones sulla strada non di asfalto ma di sale, raggiungiamo Baquedano sulla transitata ruta 5 e da lì altri 70 km e siamo di nuovo ad Antofagasta.
Degne di nota sono queste strade sterrate e lo sfruttamento del sale è molto intelligente.
Praticamente si sparge la carreggiata di uno strato di almeno 10 km di sale quindi si passa con la macchina livellatrice ed il rullo. Con l'umidità della notte il sale assorbe acqua che per tutto il giorno riesce ancora a trattenere ed il passaggio dei mezzi compattano ancora di più il manto, quasi da renderlo come di asfalto.
Certo immagino che i veicoli devono essere costantemente grafitati se non si vuole correre il rischio di formare un ammasso di ruggine ma la soluzione è geniale ed economica.
Sicuramente in caso di pioggia il manto stradale deve essere come un sapone, ma Atacama è il deserto più arido al mondo e le piogge arrivano in media una volta ogni OTTO anni… si avete letto bene… una volta ogni OTTO anni.

04 gennaio 2018
Lasciamo di buon mattino Antofagasta ma per scendere di nuovo verso sud decido di fare un percorso assolutamente alternativo ed andare ad innestarsi con la ruta 1 che costeggia l oceano.
Detta cosi, la ruta 1 sembrerebbe la nostra principale arteria come l'Aurelia ma cosi non è. :shock:
La ruta 1 inizia nella dimenticata calata de los cobre che si raggiunge dopo aver lasciato la 5 in prossimità della mano nel deserto scendendo per la 45…..parliamo di una strada tutta sterrata per 250km sempre nel mezzo del nulla.
Anche in questo caso decido di portarmi i provvidenziali 5 litri di benzina di scorta anche perché non ho il GPS e le sterrate hanno molti bivi privi di segnaletica.
La sterrata che scende verso l'oceano alla calata de los cobre è molto bella ma anche molto pericolosa perché in molti tratti il ciglio strada termina in strapiombi inquietanti e dopo aver percorso 54 km in queste condizioni ecco da lontano scorgere la mitica ruta 1.
Abbiamo ancora 190 km nel nulla prima di raggiungere il villaggio di poche decine di abitanti che si chiama Paposo e da dove inizierà di nuovo l'asfalto.
Quasi 200 km di pura goduria dove incontriamo una sola macchina che chiaramente ci ferma per domandarci se abbiamo bisogno di aiuto.
L'oceano visto da questi saliscendi è immensamente affascinante, la forza delle onde che si infrangono sulle enormi rocce con le vette sbiancate dal letame degli uccelli migratori di ogni genere….cormorani, pellicani, gabbiani…
Ci fermiamo per almeno tre volte per immortalare questo spettacolo della natura ed una volta raggiunto Paposo ci spiace quasi di dover lasciare questo paradiso.
A Paposo ci sentiamo un po a casa nel vedere una indicazione stradale che segnala una centrale dell'ENEL e dopo 50 chilometri raggiungiamo la turistica cittadina balneare di TalTal dove effettuiamo il solito rifornimento fine serbatoio.
Qui decidiamo di fare la strada secondaria che passa per baia Finchuio per riconnettersi alla ruta 5 e devo dire che è stata una saggia scelta in quanto anche questa baia ha il suo notevole fascino.
Ripresa la ruta 5 scendendo verso sud, rimbocchiamo la sterrata che avevamo fatta all'andata per la baia del Pan de Azucar ma questa volta la facciamo per fermarci a dormire nella splendida e semi deserta località.
Ci aspetta infatti una tenda da camping a noleggio completa di tutta l attrezzatura necessaria come sacco a pelo e materassino che ci vengono forniti nuovi.
Dopo aver degustato un ottima cena nell'unico piccolo ristorante sul mare che si trova a circa 600 metri torniamo al camping ma prima di dormire ci gustiamo in riva al mare, con l'assenza totale di ogni tipo di luce, il meraviglioso cielo stellato.
E’ il caso di dire che la visione è celestiale… la via lattea che si riconosce benissimo e lo splendore delle stelle che quasi accecano di tanto brillare e poi sullo sfondo il rumore del frangersi delle onde sulle rocce rende lo spettacolo ancora più magico.
Andiamo a dormire e l'escursione termica del giorno torrido del deserto con la quasi gelida notte raccomanda di far buon uso dei provvidenziali sacchi a pelo.

05 gennaio 2018
Ci si sveglia all'alba con il chiarore che entra nella tenda e ritorniamo al piccolo villaggio di pescatori per andare all'appuntamento con il pescatore con il quale la sera prima abbiamo preso accordi per farci visitare l'isolotto antistante per ammirare gli inconsueti pinguini a questa latitudine.
Il fenomeno è molto strano e trova la sua giustificazione per la gelida corrente oceanica di Jhumbol che lambisce l'isolotto ed arriva con le sue gelide acque fino al sud del Perù partendo dall'Antartide.
L'acqua sull’isolotto non sale mai a più di 5 gradi mentre sulla riva del Pan di Azucar arriva almeno a 12 di qui la ragione che i pinguini non raggiungono mai la terraferma.
Arrivati in prossimità dell'isolotto si scorge da lontano la violenza delle onde che si infrangono sulle rocce e questo ti fa sentire piccolo di fronte a tanta potenza. Ed ecco finalmente i primi esemplari di pinguini... meravigliosa natura.
Certo non sono i pinguini Imperador dell'Antartide che raggiungono il metro di altezza ma sono sempre affascinanti e simpatici, vederli saltellare tra le rocce fa sorridere.
Molti studi sono stati effettuati su questi animali che raggiungono al massimo 60 cm e possono scendere fino a 60 metri sottacqua per procurarsi cibo e possono stare in apnea per un tempo massimo di 3 minuti e mezzo. Inoltre, per concludere, sono monogami... una condizione a me sconosciuta. :mrgreen:
Dopo la bellissima visone dei pinguini scorgiamo anche sul lembo estremo est dell’isola una numerosa comunità di lupi marini, meravigliosi anche questi e tutte le pur affascinanti colonie di cormorani e volatili vari passano in second’ordine di fronte ai pinguini ed ai lupi marini.
La cosa che rende ancora più surreale la situazione è pensare che dalla parte continentale c’è il più arido e caldo deserto della terra ed a poche centinaia di metri vive una comunità di pinguini…..incredibile davvero.
Ritorniamo a riva e dopo aver salutato il pescatore Miguel che ci ha fatto fare questa splendida visita troviamo altri pescatori che stanno tornando a riva con il loro carico di pesci dove li attendono un furgone frigo per la vendita.
Insomma fermarsi in questo angolo di paradiso è stato davvero molto bello ed unico e dopo una abbondante colazione torniamo ancora per strada visto che abbiamo da percorrere altri 450 km per portarci nuovamente a La Serena dove trascorreremo la notte.
Ormai il mini tour per il nord del Cile sta volgendo al termine….riprendiamo la noiosa ruta 5 verso SUR rf in serata raggiungiamo la nota cittadina famosa per la sua innumerevole presenza di Chiese Cristiane.
La sera ceniamo in un bel ristorante sulla costa e devo dire che abbiamo mangiato dell'ottimo pesce, ad iniziare dal famoso Ceviche che si trova praticamente in tutta la parte pacifica del Sudamerica.
Anche il conto è stato all altezza del cibo con i suoi 50 dollari a testa.

06 gemmato 2018
Ricaricata la moto di buon mattino entra la tristezza nel sapere che a sera dobbiamo lasciare la moto ad Alberto perché all'indomani abbiamo il volo di ritorno.
Invece di percorrere la noiosa ruta 5 fino a Los Vilos, decido di passare per la cittadina di Ollague famosa per le sue coltivazioni di frutta e verdura in quanto incastonata in una valle fertilissima e dall'alto si nota il contrasto tra la desertica regione confinante con il verde delle piantagioni.
Arriviamo quindi a Los Vilos dopo circa 200 km e facendo nuovamente benzina decido nuovamente di lasciare la ruta 5 per percorrere la panoramica, anche se molto lenta e transitata via nazionale costiera.
Si attraversano casini che sembra di essere sulla costa californiana e sembra incredibile vedere tutto questo lusso quando appena ieri abbiamo dormito nel nulla.
Ville lussuosissime dai diversi stili, strade percorse dalle auto più stravaganti ma questo non è il Cile che mi piace.
Arrivati a Concon fino a Renaca che già fa parte di Vina del Mar si ergono le altissime dune di sabbia dove si scorgono anche percorsi da enduro frequentati dai mezzi off di tutti i tipi.
Anche questo delle dune di sabbia di Concon è un fenomeno veramente strano…..sembra di essere proiettati nuovamente ad Antofagasta che dista da qui 1600 km…
Arriviamo di nuovo a Valparaiso ed il nostro tour motociclistico su ferma qui.
Diciamo che questo mini tour improvvisato a seguito del mancato arrivo delle nostre moto mi ha fatto riscoprire con più calma il Cile.
Certo è che con 10 giorni non si poteva fare di più per le lunghe distanze che ci sono in Sudamerica e se uno investe molti soldi per il viaggio in aereo, deve stare almeno tre settimane. Da qui la necessità di dover spedire la propria moto.
Il Cile è cambiato molto dalla prima volta che sono passato di qua… in più di dieci anni le strade sono migliorate nettamente ed ormai quello che prima era obbligatorio fare in off, adesso te lo devi cercare.
Quello che da molto fastidio è la vita carissima, per dormire si spende un minimo di 60-80 dollari per avere sistemazioni decenti, se si pensa che la notte che ci hanno affittato la tenda abbiamo pagato 40 dollari !!!!! Il mangiare è ancora più caro, se vai ad un buon ristorante spendi tranquillamente 40-50 dollari la colazione con due caffellatte e due cornetti spendi 20 dollari, insomma e più caro dell'Europa ad oggi, se non per la benzina che invece costa circa 1 euro al litro.
La moto ideale per fare un tour del genere è senz'altro un grosso bicilindrico perché hai tratte lunghe di asfalto e gli sterrati sono facili.
Parlando della KLR devo dire che questi mono anni 90 non smettono mai di meravigliare.
Io le considero le vere moto totali da viaggio tuttofare….certo sarebbero più godibili in Bolivia ed in Peru dove ce più off e dove le arterie principali sono ancora molto disconnesse, consumano poco…..nei tratti sterrati dove non superavo i 100 allora ho fatto 22 con un litro, carichi come somari mentre in autostrada a 130 si e sui 15.
Peccato che la moto aveva le sospensioni fuori uso :badmood: ed utilizzandola in due col peso dei bagagli ogni volta che percorrevamo una sterrata mi facevo il segno della croce.

In totale sono stati percorsi circa 4000 km con un chilometraggio medio giornaliero di 400 km ottimo per una vacanza distensiva e questo potrebbe essere una idea di assaggio del Sudamerica se non si hanno molti giorni a disposizione.
Quindi accendete quelle c@zz0 di motorette e via... :;)): :;)): :;)): :;)): :;)): :;)): :;)): :;)):Immagine
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CILE 2019.....ARRANGIARE UN VIAGGIO

Messaggioda Gemica » 08/01/2019, 12:30

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Re: CILE 2019.....ARRANGIARE UN VIAGGIO

Messaggioda umbePD » 08/01/2019, 12:51

Grande Ermanno!!!!! :claps: :claps: :claps: :claps: :claps: :claps: :claps: :claps: :claps:

Mi leggerò bene tutto il racconto stasera, ma mi hai già rallegrato la giornata :welcome: ...purtroppo in ufficio... :facepalm:

Complimenti,
Umberto
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Re: CILE 2019.....ARRANGIARE UN VIAGGIO

Messaggioda Seven » 08/01/2019, 13:24

Già mi devo prendere una settimana di ferie per leggere tutto..poi belin se ti quoti da solo devo prendere un mese di mutua per scorrere tutto fino all'intervento successivo :lol: ...

:onore:
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Re: CILE 2019.....ARRANGIARE UN VIAGGIO

Messaggioda Frikke » 08/01/2019, 14:58

Bello come ogni tuo viaggio, grazie per averlo condiviso :claps: :claps:
Curate voi stessi.........e soprattutto gli altri

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Re: CILE 2019.....ARRANGIARE UN VIAGGIO

Messaggioda slash73 » 08/01/2019, 17:39

:claps: :claps: :claps: :claps: :onore: :onore: :onore:

P.S:sbaglio o avevi scritto che la nave stava per arrivare a destinazione in un altro post?? :boh:
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Re: CILE 2019.....ARRANGIARE UN VIAGGIO

Messaggioda trialman62 » 08/01/2019, 18:02

:onore: :onore: :claps: :claps: :claps: :claps: Grande Ermanno niente può fermarti....
Se ghè de nà ghè de nà...................ma se sei incerto tieni aperto...!!![/color]

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Re: CILE 2019.....ARRANGIARE UN VIAGGIO

Messaggioda Salzig » 08/01/2019, 22:09

Letto tutto d'un fiato. Grande Ermanno :onore:
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Salzig.. : "NO!"

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CILE 2019.....ARRANGIARE UN VIAGGIO

Messaggioda fil52 » 09/01/2019, 4:43

Mi spiace ma vedo che te la cavi egregiamente..

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Re: CILE 2019.....ARRANGIARE UN VIAGGIO

Messaggioda turbo » 09/01/2019, 11:41

che spettacolo!

spiace non avere la moto propria, ma vedo che ti sei arrangiato lo stesso. alla fine l'importante è viaggiare, il mezzo è secondario.

grande ermanno!
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Re: CILE 2019.....ARRANGIARE UN VIAGGIO

Messaggioda barba » 09/01/2019, 16:47

grande Ermanno! sempre bello leggere le tue avventure :claps:
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Re: CILE 2019.....ARRANGIARE UN VIAGGIO

Messaggioda Gemica » 09/01/2019, 22:42

Seven ha scritto:Già mi devo prendere una settimana di ferie per leggere tutto..poi belin se ti quoti da solo devo prendere un mese di mutua per scorrere tutto fino all'intervento successivo :lol: ...

:onore:


PIRLA era per aggiungere le foto :mrgreen:
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Re: CILE 2019.....ARRANGIARE UN VIAGGIO

Messaggioda CuP69 » 10/01/2019, 13:09

Bravo ottimo report grazie
:onore:
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Re: CILE 2019.....ARRANGIARE UN VIAGGIO

Messaggioda Max » 11/01/2019, 21:52

Ah ecco...................ora capisco l' assenza della mitica AT ! :facepalm:

Cavolo......mi spiace ............. :cmb1:

Ora pero' chi te la sdogana ? :shock:
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Re: CILE 2019.....ARRANGIARE UN VIAGGIO

Messaggioda Gemica » 11/01/2019, 22:52

Ci pensa il mio corrispondente a Valparaiso
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Re: CILE 2019.....ARRANGIARE UN VIAGGIO

Messaggioda Gattun » 11/01/2019, 22:59

:onore: :onore: :onore:
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CILE 2019.....ARRANGIARE UN VIAGGIO

Messaggioda waveman » 13/01/2019, 14:06

Grande Ermanno!!!!!!!!!!!!!!


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Re: CILE 2019.....ARRANGIARE UN VIAGGIO

Messaggioda aldo1 » 13/01/2019, 22:19

Praticamente è come se avessi fatto il viaggio anch'io tanto è perfetto il report. :onore:
Grande Ermanno :ok:
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CILE 2019.....ARRANGIARE UN VIAGGIO

Messaggioda fAb!0 » 14/01/2019, 9:35

Questo racconto è la dimostrazione che seminare del bene paga. Il tuo essere di buon cuore (seppur nero) ti ha premiato
Il bere trionferà sempre sul male.
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Re: CILE 2019.....ARRANGIARE UN VIAGGIO

Messaggioda Gemica » 14/01/2019, 23:14

Mi commuovi Fabio :;)):
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