Motoadventure

da **Gemica** » 12/01/2018, 2:38

25 dicembre 2017
Dopo aver trascorso il Santissimo Natale con la famiglia la sera stessa del 25 alle ore 20,00 si vola a Santiago del Cile dove sono ad aspettarci le moto spedite Aida fine di Ottobre
Come mia consuetudine approfitto delle 16 ore di volo per riguardare il percorso da effettuare durante questi 30 giorni di moto

26 dicembre 2017
Arriviamo,in perfetto orario nella capitale cilena quindi dopo aver assaporato l estate contrapposta al nostro inverno contrattiamo un taxi che ci porta direttamente nell ostello dello spedizioniere ma ormai è pomeriggio quando arriviamo a Valparaiso e la dogana per poter firmare i documenti che ci consentono di liberare le moto e chiusa quindi si rimanda tutto a domani

27 dicembre 2017
Di buon mattino ci rechiamo alla dogana e dopo le inevitabili scartoffie nel primo pomeriggio siamo finalmente in possesso della moto quindi dopo aver sistemato tutti bagagli nel miglior modo mi appresto a costeggiare la deliziosa vina del Mar per imboccare la 5 norte che mi porterà a nord
Ci fermiamo a dormire a Los Vilos nello stesso albergo che per 5 volte che sono passato in questo tratto della Panamericana mi fermo dopo che nel 2009 il proprietario ci aveva messo a disposizione la sua officina domestica per un giorno intero per rattoppare le varie rotture dal pesante viaggio di ritorno dai salar boliviani.

28 dicembre 2017
Proseguiamo di buon mattino verso nord, questo tratto della panamericana è molto noiosa oltre al fatto che sempre c’è molto vento e la guida diventa molto fastidiosa.
Ci fermiamo a La Serena per una sosta e dopo aver sentito delle osservazioni di camionistI mi decido ad entrare in Argentina per Paso de Agua Negra e non per il Paso de San Francisco quindi proseguiamo sulla 51e vista ormai la tarda ora ci fermiamo a dormire a Vicuña a quota 3500 metri e ciò ci sarà anche di aiuto nell abituarci gradualmente all’altezza visto che il Paso de Agua Negra e a 4600 metri circa
La cittadina è veramente carina e troviamo anche un ottima sistemazione ma subito noto come in questi ultimi anni il CILE sia molto rincarato ed adesso per dormire in maniera adeguatamente confortevole non è difficile spendere 60/70 euro

29 dicembre 2017
Dopo aver fatto benzina in previsione della lunga tappa che ci porterà in Argentina ci apprestiamo a raggiungere il Paso de Agua Negra
Dopo circa 100 km di una bellissima strada asfaltata che sale costantemente arriviamo al punto di Immigrazione Cileno ma la frontiera fisica vera e propria e ancora dopo 50 km questa volta sterrata e a tratti un po’ sabbiosa ma estremamente suggestiva con fiumi e laghi che si alternano una volta alla destra ed una alla sinistra e arrivare al culmine del Paso e cosa emozionante che pochi passi di frontiera mi hanno regalato
Siamo a 4780 metri sul livello del mare ed anche se ci sono passi ancora a maggiore altezza e l intorno che rende questo posto magico
Scendiamo dal versante argentino e prima di raggiungere il posto di dogana ci sono altri 80 km ma quasi tutti asfaltati e quando raggiungiamo la dogana la temperatura cambia decisamente passando dal freddo della Ande al caldo del deserto argentino che tocca i 41 gradi
Fatta dogana dormiamo a San Jose de Jáchal e la sera subito a cena una bella parrilla Argentina con vino rosso di Mendoza
Nel nostro stesso albergo ci sono dei motociclisti brasiliani di cui uno di loro parla perfettamente italiano in quanto h lavorato 8 anni nel nostro bel paese e l cosa è sempre di molt utilità nello scambiarsi informazioni sulle tappe a venire visto che loro hanno fatto parte del nostro tragitto al contratrio

da **Gemica** » 14/01/2018, 0:49

l arrivo delle mito a Valparaiso dopo lo sdoganamento Immagine

prima tappa a los Viola sulla 5 norte Immagine

la meravigliosa strada per il paso de agua negra dopo Vicuña

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da **Gemica** » 14/01/2018, 1:05

sempre direzione agua negra Immagine

ed eccoci al paso de agua negra

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da **Gemica** » 14/01/2018, 1:25

30 dicembre 2017
Ci è sembrato strano aver passato la notte con l’aria condizionata accesa dopo i giorni passati sulle Ande ma L escursione termica è veramente notevole e non può essere altrimenti visto che siamo passati dai quasi 5000 metri al deserto della tuta 40 della regione rioja
Imbocchiamo quindi la mitica ruta 40 a salire verso la Bolivia e la prima cosa che noto sono gli enormi lavori fatti dall ultima volta che ho percorso questo tratto per cui decido su consiglio dei locali di percorrere la nuova 51 che taglia verso l’interno verso Cordova per intenderci d lo facciamo solo per passare nel cuore di un parco nazionale straordinario
La strada è bellissima fatta di saliscendi e lunghe gallerie e visto che ci avviciniamo alla mezza la temperatura continua a salire fino a superare abbonandantemente i 4O gradi
Complice anche la benzina che non sono riuscito a trovare meglio della 95 ottani la moto soffre decisamente e le doppie ventole rimangono sempre attaccate
Ci fermiamo in una simpatica locanda stile country con suolo direttamente sulla terra rossa del luogo d domando per un distributore
Il tipo mi risponde che è a 5 km ma non è fornito di benzina quindi mi conviene andare sulla 40 per altri 20 km indietro altrimenti il prossimo rifornimento c’è a chile chico
Mi faccio due conti e se apro il serbatoio di scorta non forzando il passo ce la faccio quindi decido di andare avanti per non perdere del prezioso tempo e trovare da dormire prima che cali la notte
Arrivo finalmente a chile chico che è un grosso centro molto ben fornito ma vista l’ora decido di proseguire ancora e fare notte alla carinissima cittadina di Belen
Appena entrati nel centro ci imbarchiamo in una processione quindi dopo aver chiesto ai locali dove dormire troviamo un ottima sistemazione e tra gli ospiti c’è anche un signore tedesco in sella ad un 990
Chiaramente ci scambiamo itinerari e vedute di viaggio quindi dopo una ricca cena si va a nanna

da **Gemica** » 14/01/2018, 2:02

l incrocio tra la 40 e la 51 Immagine

il simpaticissimo locale sulla ruta 40 Immagine

la famosa cuenta Immagine

bellissimo parco sulla 51 deserto puro

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da **Gemica** » 14/01/2018, 2:49

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31 dicembre 2017
Al mattino presto partiamo da Belen vista L altissima temperatura ed oltretutto questo sarà l’unico pezzo di ruta 40 rimasta ancora sterrata oltre a quello sopra Salta ma che non percorreremo perché dobbiamo fare dogana a La Quiaca
Constato comunque scherzavo gli escavatori stanno lavorando per asfaltare questo che è ormai rimasto l’ultimo pezzo ancora originale della mitica ruta 40
Due parole le spendo volentieri su questa meriavigliosa strada che da anta catalina praticamente in Bolivia fino a rio gallego quasi sulla terra del fuoco taglia tutta L Argentina per una lunghezza di ben 5194 km e da qui si capisce la vastità di questo paese...considerate poi che da riogallego ad usuhaia ci sono ancora altri 600 circa
Passiamo attraverso la fantastica strada del cafayate che con i suoi rossi canyon sembra di essere su un paesaggio lunare
Peccato che anche questo tratto e tutto asfaltato mentre ricordo la mia moto tutta rossa in un mio precedente viaggio del 2011
Le tappe sono ridotte al minimo in quanto dobbiamo arrivare a Salta almeno per le 18 locali e festeggiare simbolicamente alle 20 locali L arrivò del nuovo anno Italiano
Le strade della bellissima città del nord argentino sono semideserte per la festività in corso quindi in poco tempo raggiungiamo il centro dove ho prenotato L albergo anche in funzione del cercare un locale dove festeggiare l’arrivo del 2018
Arrivati a Salta chiamo l’amica di Fabio a cui debbo consegnare un presente portato dall Italia e Lorena subito mi invita calorosamente a passare il 31 presso la loro casa
Sapete la mia timidezza e soprattutto non so che effetto potesse fare l’insalata Argentina quindi preferiamo passare la notte di capodanno in un locale tipico di Salta
Effettivamente lo spettacolo è bellissimo....un ristorante tipico Saltegno con cantanti ed umoristi locali e dopo lo champagne ed il calore della popolazione che appena saputo che sono Italiano non capite come mi hanno accolto
Dopo i festeggiamenti rientro a 4 zampe in hotel.......

da **Gemica** » 14/01/2018, 3:01

la leggendaria ruta 40 Immagine

il deserto argentino Immagine

el cafayate Immagine

la cattedrale di salta dalla stanza d’albergo Immagine

i festeggiamenti argentini guachi

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da **Gemica** » 14/01/2018, 4:10

.1 gennaio 2018
Salutiamo il nuovo anno dopo la ricca sbornia di rito con una levataccia alle 12....
Chiamo Lorena e ci facciamo una colazione nella piazza d armi di Salta quindi dopo una bella chiacchierata tra amici ci mettiamo in sella alla volta del nord argentino ai confini con la Bolivia
Il paesaggio cambia molto, sembra già di essere in Bolivia ed in un paesino sulla ruta 40 ci fermiamo in occasione di festeggiamenti locali.
Anche se la musica e Argentina gli indigeni hanno caratteri puramente andini con tutto il loro calore e gli abiti dai colori sgargianti
Le vallate sono straordinarie con canyon e falesie divise da impetuosi fiumi e la fauna inizia ad essere emozionante tra lama e vicugne
Ad ogni nostra sosta inizia il balletto delle domande .....eres del Dakar? già perché questo tratto lo stiamo percorrendo al contrario delle tappe della Dakar e da qui fino a Puno sarà la domanda ricorrente visto che rispecchia fedelmente le tappe intermedie della mitica corsa.
te tra lama e vicugne
Arriviamo ad un paesino e sembra già di essere in Bolivia......usciamo dopo cena e già siamo nel cuore dello spirito andino

da **Gemica** » 14/01/2018, 4:19

ruta 40 verso la Bolivia Immagine

festeggiamenti.... Immagine

ruta 40 dopo Paso San Francisco

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da **Gemica** » 14/01/2018, 5:20

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2 gennaio 2018
Ripartiamo sempre con il punto cardinale a nord.....dritti verso la Bolivia
Mi fermo in un piccolo negozio per cambiare qualche dollaro con pesos perché da queste parti le carte di credito non sono accettate e l euro non viene peso in considerazione per un cambio, per questo bisogna essere sempre muniti di dollari in Sudamerica
Riprendo la ruta che già non è più la 40 poiché dobbiamo fare dogana a La Quiaca e la strada è veramente deserta
Solo qualche camion e piccoli mezzi locali incontriamo in questa terra desolata ed il manto stradale che finora era ottimo adesso è pessimo in quanto sembra essere abbandonato dalle autorità locali
Ci fermiamo per una foto ad Abre Pampa un paese veramente dimenticato da Zio in un mercatino dove trapela la povertà del luogo.....povertà ma dignità ed ospitalità ....tutti che si avvicinano per una domanda per un saluto
Arriviamo a La Quiaca....il cartello che indica i km con Usuhaia è devastante .... L Argentina è un paese dalla grandezza di un continente ... ti rendi conto solo se la percorri in moto
Alla dogana le formalità sono rese più snelle in quanto degli accordi mercosur fanno si che in un unica dogana si espletano tutte le formalità di immigrazione .... quindi alla fine dopo un oretta siamo già in Bolivia
È incredibile come in pochi metri attraversando un ponte su un fiume semisecco siamo catapultati in un altra dimensione ...sembra veramente di aver attraversato un continente e non un paese
Cerchiamo subito il classico cambio per procurarci la moneta locale e dopo aver consultato 4 casa de cambio nessuno ci accetta le banconote da 100 dollari semplicemente perché hanno dei difetti insignificanti dovuto al logorio di utilizzo
Cavoli mica ho la zecca sotto casa.....
Facciamo benzina e già qui la prima sorpresa....alla pompa un litro di pessima benzina a 90 ottani marca circa 30 centesimi che diventa 1euro per i cittadini stranieri.....alla faccia di Morales e della sua visione bolivariana socialcomunista ....siamo tutti uguali tranne gli stranieri....
Puntiamo dritti verso il salar di uyuni e nonostante tutti ci consigliano di arrivare a Potosi e tornare indietro in quanto stanno asfaltando la 21 noi percorriamo la strada per Atocha c’è avevo fatto anni fa e la ricordo bellissima
In realtà è bellissima ma resa ancora più difficoltosa per i cantieri in corso
Anche questo lembo straordinario di mondo sta cambiando.....a breve venire in Bolivia lo si potrà fare anche con una Harvey davinson senza problemi....
Ci fermiamo ad Atocha per fare uno spuntino ma sopratutto per riposarsi , mancano ancora un centinaio di km per Uyuni e ci dicono che c’è solo un tratto difficoltoso dovuto alle insistenti piogge dei giorni scorsi ed il letto di un fiume ha spazzato via tutta la banchina
Arriviamo al fatidico sito ma devo dire che non è così male come descritto...nel senso che ci sono circa 14 km da percorrere nel letto del fiume ma il fondo è abbastanza compatto da non creare particolari problemi
Gli ultimi km sono già nel salar con un asfalto nuovo di zeccca quindi aumento decisamente la velocità anche per raggiungere il più velocemente possibile la cittadina quando un tratto un autobus di linea dalla corsia opposta mi lampeggia ed invade la mia corsia ....io sono costretto ad attaccarmi ai freni e lampeggiando ed inviando imprecazioni allo stesso momento sono costretto quasi a fermarmi
Quando passa l autobus capisco il perché ... il vento ha trasportato sul manto stradale tanta di quella sabbia che l’ha ricoperto completamente.....se fossi piombato su quel sabbione ai 140 orari come andavo non credo sarei riuscito a stare in piedi anche perché la sabbia trasportata dal vento e come un fesh fesch
Arriviamo ad Unyuni già quasi a notte....troviamo un hotel che risulterà essere molto caro per quello che offre ....ma è tardi e non ci resta che soccombere.....