Finalmente quest'anno riesco a muovermi in moto per le ferie.
Direzione Sardegna passando dalla Corsica.
Parto da Pavia bardato con completo stile dakar (sotto consiglio di Seven) , per non farmi mancare nulla metto su pure gli stivali da enduro nuovi...
38 gradi mi aspettano sull'uscio, ma la vaglia di partire è tanta zk, direzione Genova.
In prossimità di Tortona in autostrada mi imbatto in una 30 di chilometri con un caldo insopportabile (alla fine il completo Oj mi ha riparato ).
Il calore era tale da non riuscire a tenere la visiera alzata.
Per fortuna in zona appenninica l'aria torna respirabile.
Essendo giornata da bollino nero mi aspettavo l'autostrada intasata, invece la coda si presenterà solo a Genova verso il porto.
Il 690 frulla senza tentennare, ho una borsa solo su un lato e mi accorgo che sono leggermente sbilanciato.
Arrivato al porto supero agevolmente tutte le code e mi imbarco molto velocemente e in confort.
Sacco a pelo, materassino gonfiabile e acqua , tanta acqua (in 24 ore ho bevuto circa 6 litri di acqua)
All'indomani arriviamo in Corsica in perfetto orario.
Giusto il tempo di fare benza (690 non consuma nulla zk!) e si parte.
Pingo Max alias Badsapiro (sicuramente si scrive in altro modo ;-)), che mi invita a passare dalle sue parti.
Mi butto sulla statale a est con l'idea di fermarmi alla prima spiaggia carina.
Dopo circa due ore mi rendo conto che ho fatto male a percorrere sta strada! (non si vede il mare, è dritta, attraversa cento paesini tutti uguali, e soprattutto è un coda unica).
Arrivo da Max dopo 3 ore senza sosta, il caldo non da tregua.
Un vero piacere rivedere Max e consorte, massima ospitalità da parte loro, mi preparano delle flebo di acqua per riuscire a recuperare un po di liquidi.
Mi propongono un giro in montagna a circa 1000 metri, in posto fresco con panorama su tutta la costa.
Partiamo fiduciosi ma pian piano ci accorgiamo che il fresco è un'utopia, la cappa di calore è tale da precludere ogni possibilità di foto panoramiche o refrigerio
Le strade Corse di montagna sono fatte per andare in moto molto divertenti, peccato che i Corsi non sappiano cosa sia la distanza di sicurezza.
Pranziamo in un baretto in cima al colle scambiando 4 chiacchere con un romano ex motociclista.
Ci salutiamo e proseguo verso Bonifacio con l'idea di anticipare il traghetto per la Sardegna (in serata mi aspetta una Sagra del raviolo vicino a Oristano ).
Rimango un paio di ore sulla rocca di bonifacio conversando con qualche turista incuriosità da questo omone vestito da tecnico della disinfestazione
Un Tedesco al porto appassionato di Ktm mi fà il terzo grado sul 690, il mio little english non mi permette di scendere nei particolari più intimi del mezzo, alla fine riesco a svicolarmi con la scusa dell'imbarco.
La traversata scorre senza intoppi regalando un paesaggio spettacolare.
Conosco un paio di motociclisti ed un tizio che si sta muovendo in bici sul mio stesso itinerario. Mi racconta che mentre percorreva l'ultimo pezzo da Porto Vecchio a Bonifacio ha finito acqua dopo 15 km e se l'è vista brutta a causa del caldo estremo.
Arrivo in terra Sarda, devo solo fare 260 km per riabbracciare la mia famiglia e i ravioli....
Mi butto verso Tempio seguendo i cartelli, dopo un'ora ho percorso solo 60 km ed ho incrociato 5 macchine, mi fermo in un paesino sperduto a rifocillarmi. I cellulari sono quasi scarichi ed il navigatore non mi pare molto in forma. La strada è una curva unica stuoenda ma il caldo si fa ancora sentire. Il paesaggio mi arricchisce e sono felice come un bambino Sardo davanti al suo primo maialetto.
Avviso che arriverò in ritardo rispetto alla tabella di marcia, e mi faccio confermare il nome del paese dove ci sarà la sagra.....
Riparto avendo recuperato le forze, proseguo alternando tratti a scorrimento veloce a pezzi solo curve, il sole sta tramontando, i colori dei paesaggi si tingono di rosa,
sono quasi commosso da cotanta bellezza e soprattutto mi sento libero, spingo nei pezzi più sicuri , il 690 ha cambiato rumore , la temperatura sta scendendo , sono vivo e mi sto godendo ogni attimo.
Tutti i cellulari si scaricano e mi rimane solo il Garmin, ho meno di due ora all'arrivo, la Carlo Felice diventa scura incontro qualche macchina ed un paio di pattuglie,
di solito gli ultimi km sono quelli che più brutti perché una ha voglia di arrivare ma sta volta sto cercando di godermi ogni minuto.
Finalmente arrivo in questo paesino in festa, controllo il trip sono oltre 600 km e non sono ancora arrivato a casa.
Grazie 690 sono sicuro che nei prossimi giorni mi darai altre soddisfazioni....