Rientrato da una bella 2 giorni e mezzo di off.
Durante queste giornate ho in primis scoperto il bello dei forum, ovvero i rapporti tra le persone. Basta un post aperto per avere l'opportunità di conoscere persone ed avere il privilegio di farsi guidare da loro.
Venerdì alle 16.30 sono a Casalgrande dove sono ospitato da Federico e famiglia. Pronti via alle 17.30 siamo in sella e non ci fermiamo fino alle 21.00 per cena.
Durante il pomeriggio giriamo sulle colline reggiane, tra percorsi vari che vanno dal sottobosco alla strada di cresta di collina. Federico con il suo Gd 800 va alla grande e senza esitazione, io un filo meno. Il pomeriggio passa tra visite a chiese e Castelli, cena in una trattoria locale con piatti tipici e poi a nanna.
Alle 7.30 siamo in sella e dopo una rapida colazione a Fiorano modenese si parte con il fuoristrada e c'è ne è davvero per tutti i gusti. Tratti tecnici e tratti più guidati e qualche pezzettino veloce, il passo è continuo con solo una sosta alle 10.30. Facciamo passo cento croci, passo delle radici, piana di mocogno ed altri passi e passaggi di cui non ricordo il nome. A pranzo non poteva mancare una porzione più ke abbondante di ravioli e subito dopo un bel digestivo... Non un amaro o una grappa ma un pezzo di bosco in salita in cui Federico passa senza problemi, io mi blocco a metà rampa e da lì sono razzi. Tocca scendere e spingere con Federico davanti che tira. Faticaccia ma non c'è da perdere tempo iniziano a cadere le prime gocce. Usciti da questo bosco ci rendiamo conto che è il momento di rientrare, mettiamo l'antipioggia e dopo un ultimo sterro siamo nuovamente a casa sua. Ricarico le borse saluto e ringrazio dell'infinita disponibilità beviamo una birretta e di nuovo in marcia verso Monghidoro dove mi incontrerò con Sgari. Dopo un paio d'ore quasi tutte sotto scrosci di temporale sono in hotel, doccia e cena durante la quale mi raggiunge Sgari con moglie e fratello, una birretta assieme e a nanna, sono cotto!
L'indomani al risveglio il cielo promette bene anke se durante la notte c'è stato un bel temporale.
Mi incontro con la Sgariguida e pronti via, dopo pochi minuti siamo già in cresta, davanti ad un paesaggio incantevole; c'è il tempo per le nozioni storiche e poi via verso il secondo tratto. Quasi in cima alla pietraia la moto si mette di traverso e l'appoggio sulla sinistra. Tiriamo su la moto e mi rendo conto ke la pedalina del freno è monca, probabilmente l'urto mi ha fatto cadere. Ho il ricambio ma una torx spanata non permette il cambio, due colpi di pappagallo e la pieghiamo ad hoc.
Ripartiamo e le pietraie lasciano il posto al bosco ed il terreno pesante ci fa sudare (parlo x me sgari col 250 va via liscio) fino a quando in un discesone mi parte l'anteriore è finisco ad arare il campo. Tiro su la moto ed il manubrio balla...una vite della piastra dell'ammo di sterzo su è smollata. Smonto e rimonto tutto tirando al massimo e ripartiamo (o quasi) la leva del freno necessità di essere stuprata ancora un po'. Di nuovo in sella ma le ruote piene di fango non hanno aderenza e fino al primo tratto di terreno duro c'è da ridere (sudare e bestemmiare). Tiriamo il fiato e si riparte, ma nel sottobosco seguente capisco che non è più cosa, il terreno ha avuto la meglio sul pilota. Le ruote sono una palla di fango, in salita non c'è Grip e la discesa devo farla accompagnando la moto. C'è il tempo per un ultimo sferrarono sassoso e per il pranzo. Lavaggio moto con 5 gettoni, saluto il paziente ed ottimo supporto sgari e via verso casa.
Un bel week end di enduro vero, mi sono messo alla prova, un po' ho vinto ed un po' ho perso. Senza i miei ottimi e pazienti compagni di viaggio non sarebbe stato possibile, grazie in primis a loro. Poi alla moto, nonostante il pilota lei è andata sempre avanti, abbiamo finalmente feeling ed ho ora la sensazione di sicurezza che mi ha permesso di spingermi un po' "oltre" le mie usuali capacità.
Lo so ho scritto un milione di parole (ed avrei potuto scriverne il doppio), ma ci tenevo a trasmettere il bel week end lungo passato senza necessità di andare chissà dove.
Fatti in totale quasi 900 km di cui 350 di enduro bello
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