Ciao a tutti,
avevo promesso un piccolo report del viaggio nel sudovest degli stati uniti, eccolo qua.
Sono uno zingaro, lo so, ma non mi sono nemmeno portato dietro la digitale (potevo comunque contare sulle foto degli altri amici), oltretutto i miei scatti "telefonici" fanno un po cacare..
Ultima premessa, ho caricato questo breve report solo qui su motoadv e su un altro piccolissimo forum di 15 amici, so che qui specialmente sono più gradite strade sterrate piuttosto che bitumate, ma la pioggia caduta quasi tutte le notti ci ha riservato sempre fango..e con le coperture prettamente stradali delle moto a noleggio è stato impossibile percorrere il 90% degli sterrati che avevamo messo in programma, mi spiace oltretutto dei 4 partecipanti al giro ero l'unico appassionato di fuoristrada..quindi non me la sono sentita di imporre agli altri delle situazioni che avrebbero potuto compromettere l'ottimo umore del piccolo gruppetto, spero possa piacervi ugualmente.
1 Maggio:
Dopo il ritiro dei nostri 4 GS800 partiamo per un'interminabile highway in direzione sud, dopo un paio d'ore poggiamo finalmente le ruote sulla Route 66 che ci accoglie con circa 40 gradi ed un vento caldo tipo phoon da carrozziere..
Arriviamo al piccolo semi abbandonato paesino di Oatman, caratteristico per i suoi burros (somari) lasciati in libertà da quasi un secolo.
Ripartiamo in direzione est rimanendo sulla mother road, passando per Kingman ed arrivando a Seligman col buio, questa sarà la località dove pernotteremo.
2 Maggio:
Il jet lag si fa sentire ed alle 5 di mattina sono già in piedi, poco male, ne approfitto per fare due scatti all'alba e per chiamare mia figlia e mia moglie
In centro l'aria è frizzante per l'edizione 2015 della Fun Run, quella che forse è la manifestazione più grande della 66 e che consiste in una concentrazione di auto d'epoca, hot rod, macchine tamarre di ogni tipo ecc che si ritrovano in questo paesino per percorrere in maniera non competitiva il tratto di strada che va da Seligman a Topock, il tutto condito dai soliti barbeque a bordo strada e mille bandierine a stelle e strisce. Ecco alcuni scatti di Seligman e della sua Fun Run
il barber shop di Angel Delgadillo, l'uomo che si è sbattuto per far riconoscere l'interesse storico di questa strada
Questo paesino è diventato famoso anche per aver ispirato il film-cartone Cars
L'atmosfera è piacevole, la gente simpatica ed accogliente e l'aria mite, ma abbiamo da percorrere ancora 450 km dovendo mettere in preventivo una bella sosta al Grand Canyon e l'arrivo al tramonto ad un altro bellissimo parco, l'Horseshoe Bend di Page, così dopo un paio di birrette ci rimettiamo in sella.
Passiamo per Williams, considerata la porta per il più grande canyon al mondo
e dopo una bella strada (dritta...) in mezzo agli alberi arriviamo al primo overlook del Grand Canyon
(non ho grandi scatti lo so... )
dedichiamo al canyon circa 3 ore, poi scendiamo per una bellissima strada panoramica fino a valle, dove riprendiamo in direzione nord verso Page. Le strade di questa parte di Arizona sono caratteristiche per i suoi costoni di roccia rosso fuoco, ho fatto sosta e foto probabilmente nel punto più brutto vabbè...
arriviamo all'Horseshoe bend 5 minuti dopo il tramonto....(la luce migliore è..al tramonto ) in ogni caso questo ferro di cavallo resta uno spettacolo, il mio cell fa le foto con scarsa saturazione, dal vero è tutto molto più rosso e rosa
per me è già la seconda volta, ma tornerei in questi posti all'infinito..
3 Maggio:
la mattina incomincia alla grande con la visita guidata all'Antelope Canyon di Page, altra chicca della natura causata dalla lenta erosione dell'acqua e del vento, che da fuori appare come una piccola fenditura nella roccia
ma una volta dentro incanta in ogni suo angolo con forme e colori che variano a seconda della luce del sole che riesce a filtrare dall'alto
terminata la visita prendiamo i nostri 800 concedendoci solo una breve pausa in un punto panoramico dal quale è possibile ammirare la maestosità del Lake Powell
la prossima tappa è il Bryce Canyon (che poi canyon non è..ma consiste in una vallata caratterizzata dai suoi pinnacoli di roccia arancione, rosa e bianca, dovuti all'erosione causata dalle piogge)
qui incontriamo anche la nostra prima neve, l'ambiente è spettacolare, ma è ora di ripartire per quella che secondo me sarà la vera chicca del giorno, ovvero la UT12, una strada magnifica, probabilmente la più bella che abbia mai percorso, ogni 30 miglia lo scenario ed i suoi colori cambiano in maniera repentina, passando dal grigio al rosso, dall'arancio al giallo, poi al verde, al bianco ed ancora al rosa. Le mie foto purtroppo non rendono giustizia a questa strada, ma a chi dovesse capitare da quelle parti consiglio vivamente di percorrerla, rimarrete a bocca aperta (parola mia e dei miei compagni di viaggio)
La giornata finisce in un paesino di montagna dove alle 21.00 tutto si spegne..
4 Maggio:
oggi sarà quella che per i miei gusti verrà definita la più bella giornata dell'intero viaggio, abbiamo in programma strade magnifiche e parchi tra i più belli al mondo, come la Monument Valley!
Partiamo sulla UT24, strada magnifica scavata in mezzo ai canyon rossi e marroni tipici dello Utah. La prima tappa di giornata avrebbe dovuto essere il deserto marziano di Hanksville (talmente simile a Marte che le università ci hanno fatto costruire una base spaziale finta per far studiare gli aspiranti astronauti) ma il fango presente sullo sterrato per poterlo raggiungere non va d'accordo con le nostre gomme stradali e ci farebbe perdere l'intera giornata, così ad orecchie basse raggiungiamo il paese e riempiamo i serbatoi, perche da qui in avanti ci aspetteranno 250 km di deserto senza la minima traccia umana..uno spettacolo
dopo un paio d'ore mi infilo in un facile sterrato a tratti sabbioso senza preannunciare niente agli altri..mi gusterò poi le loro espressioni quando vedranno la meta che raggiunge quella stradina..
...quello che da parecchi è definito il più bell'overlook di tutto il sudovest, il punto "dove la Terra finisce"
ripartiamo per un altro overlook strepitoso, quello del Gooseneck state park, i due "colli d'oca" scavati dal San Juan river
ma il bello deve ancora venire...raggiungiamo la strepitosa Monument Valley, facendo una foto nella famosa piazzola (resa ancora più famosa, come se non bastasse già, dal film Forrest Gump)
anche qui per me sarà la seconda volta..ma sono luoghi dei quali non ci si sazia mai abbastanza
dopo un po di scatti, riflessioni, contemplazioni ed una pisciatina nel negozio di souvenirs ci accorgiamo dell'arrivo di una perturbazione..molto ONE, una bomba d'acqua e fulmini che sta per raggiungerci..montiamo così in fretta e furia sulle nostre moto e partiamo...il nuvolone satanico ci bagnerà solo per pochi km (ammazza quanta ne veniva giù..) e ci farà la fuga per almeno una mezzoretta..ma senza mai raggiungerci.
Si alzerà però un vento esagerato che tirerà su una tempesta di sabbia rossa enorme (ho il casco coi meccanismi ancora mezzi grippati per via della sabbietta..) che renderà i paesaggi ancora più scenografici! (non ho foto però..ero intento a tener su la moto che il gran ventone voleva sbattere a terra)
la sera cena a Bluff al bellissimo (ed ottimo) Twin Rocks Cafè
5 Maggio:
facciamo colazione in compagnia di alcuni magnifici colibrì
fuori piove..questa sarà la giornata meno bella del giro, scrivo volutamente meno bella e non più brutta, perchè in ogni caso guidare sotto l'acqua nelle infinite lande di Colorado, Utah e New Mexico è comunque più appagante che venire al lavoro in moto sotto l'acqua...sono stato spiegato?
Di questa giornata non ho grandi foto, solo alcuni scatti di uno dei miei compagni di viaggio alle prese con caserecci rimedi per bloccare l'avversario liquido..che però avrà la meglio
L'obiettivo di giornata sarebbe stato Santa Fe (distante 340 miglia), però la pioggia in costante aumento e le temperature vicine allo 0 ci fanno optare per un taglio diretto a Gallup, dove riprenderemo la 66. Poco male, perdiamo una bella tappa, ma ne guadagneremo un'altra che ci porterà a Sedona, alla Red Rock scenic byway ed altre strade splendide nel centro sud dell'Arizona
6 Maggio:
dopo il messicano con karaoke di ieri sera siamo belli carichi, partiamo per la 66 del New Mexico, bel tratto, ma privo di particolari attrazioni se non qualche storico trading post.
Rientriamo in Arizona e facciamo la prima tappa al magnifico Painted Desert, tutt'uno con un altro strepitoso parco, la Petrified Forest.
(ho foto solo del punto meno colorato del deserto..diciamo che ci sono 3 zone, la rossa, la grigia e la blu..io ho giusto due scatti di quella grigia, il resto lo conservo nella memoria)
la strada a volte ricalca l'antico tratto di 66 (presente anche sul film Easy Riders), qui una foto di un trancio del quale rimangono solo i pali della corrente
una panoramica della foresta pietrificata
in fondo alla strada c'è un tratto dove gli alberi fossili sono conservati nella loro quasi interezza..io chiaramente..di foto non ne ho
usciamo dal parco e pranziamo al mitico Joe & Aggie's cafè di Holbrook, poi una sosta veloce al Wigwam motel, storico motel costruito in stile Tee Pee con molte auto d'epoca lasciate nel parcheggio per ricreare l'atmosfera dei bei tempi che furono..e poi via ancora sulla 66, passando per alcuni locali e cartelli storici, fino a Winslow, dove si trova il famoso corner reso tale dagli Eagles nella canzone Take It Easy
""Well, I'm a standing on a corner in Winslow, Arizona and such a fine sight to see. It's a girl, my Lord, in a flatbed Ford slowin' down to take a look at me"
qui la storia di questa strada si fonde con la storia del rock..ed io che sono amante del genere non perdo occasione per farmi immortalare di fianco la statua commemorativa, avendo oltretutto come sottofondo uno splendido live acustico del gruppo proveniente dalle casse di un vicino negozietto di cimeli
la giornata prosegue passando per il Meteor Crater (no foto senor..) e finisce a Flagstaff, altra località tipica della Route 66
7 Maggio:
oggi recupereremo la tappa persa a Santa Fe, passando per la bella cittadina di Sedona, costruita in mezzo alle sue Red Rocks
proseguendo poi sulla Red Rock scenic byway (corta ma intensa) e sulla storica US89A fino al centro sud dell'Arizona, passando per paesini tipici e finalmente per un bel passo di montagna che ci consentirà qualche bella pieghetta dopo i tanti km di drittume tipico americano.
Per la nottata ci rifermeremo a Seligman, dove noterò particolari che mi erano sfuggiti la prima notte..
8 Maggio:
ultimo giorno di moto..ancora sulla 66, facciamo tappa al mitico Hackberry General store
e riprendiamo verso Kingman dove pranzeremo. Poi un po di drittume fino a Las vegas dove ci fermeremo per una breve visita alla diga più grande degli USA (?? dell'america?? o del mondo? boh..non ricordo..ma non è che sia così interessante..comunque eravamo li...) sbarramento che ha portato alla formazione del Lake Mead
Nel tardo pomeriggio riconsegnamo i mezzi e ci rilassiamo un po per le strade di questa città..un po tamarra..comunque tipica.
Moto TamarRock
il New York New York (piccoli gli alberghi qua...questo complesso di grattacieli..è solo un albergo...)
ed il nostro tamarralbergo in stile mago Merlino..
Considerazioni:
le terre del sudovest americano, pur non essendo alla mia prima visita, mi hanno di nuovo lasciato a bocca aperta, i panorami incontrati durante la guida sono incantevoli, a volte lunari..ed a me, amante dei deserti e dei luoghi privi di traccia umana, suscitano ogni volta nuove scimmie..già sto pensando a nuovi viaggi futuri, ho gia visto in auto anche la parte più a nord (Yellowstone, South Dakota ecc..) ma sarebbe davvero bello ripercorrere quelle strade con due ruote in meno, o magari la Pacific Coast Highway, San Francisco e via dicendo.
Ripetere questo giro con delle coperture tassellate/stradali tipo Karoo3 sarebbe il massimo, guardate ad esempio sul web la Cottonwood Canyon Road..
Gli americani....coi loro pregi e difetti, sono comunque sempre un popolo accogliente nei confronti del turista. Dell'america conosco solo l'ovest, perciò le mie considerazioni sono rivolte esclusivamente ad esso.
Spero di non avervi annoiato con tutto questo asfalto