vogliate perdonare la latitanza... quindi dov'ero rimasto? ...ah si la notte nel campo tendato con le sue luminosissime stelle...
L’indomani mi godo lo spettacolo del nuovo giorno con il sole ancora basso che conferisce un colore ed una luce sulla sabbia molto bella… in questi momenti rimpiango molto la mia incapacità fotografica oltre al fatto di non avere una macchina fotografica decente
Consumata un’abbondante colazione si caricano i bagagli sul pick up e si rifà rotta direzioni Ksar Ghilane… quasi subito Tembaine si rende conto che la riparazione fatta all’attuatore non regge ma riesce ugualmente ad arrivare all’oasi senza frizione… ovviamente questo problema lo costringerà a non partecipare al giro in programma e rimarrà con gli acciaccati (me e Dak) all’oasi cercando una, non facile, soluzione per il suo problema.
Salta fuori un tubo di bicomponente con il quale si proverà a riparare l’attuatore, purtroppo però il bicomponente e troppo secco e risulta quindi inutilizzabile… si tenta quindi un’estremo tentativo provando a fare, con l’aiuto di un local, una saldatura a stagno… si spera che questa possa reggere (ma senza troppa convinzione).
Beh di questa giornata non c’è molto da raccontare se non che è stata trascorsa all’insegna del relax bevendo a più riprese l’immancabile tè. Oziando mi aggiro nei bazar presenti per comprare qualche souvenir per moglie e figli… il riposo “forzato” insieme alla terapia datami da Docluca tra l’altro ha giovato al mio ginocchio che và già decisamente meglio… mi concedo una passeggiata con gli altri fuori dall’oasi.
Il gruppo tornerà nel tardo pomeriggio, stanchi ma soddisfatti per la giornata trascorsa… rimpiango di non aver potuto essere con loro ma è andata così… ci sarà una qualche altra occasione prima o poi.
Dopo una cena quasi francescana ci spostiamo di pochi metri nel “bar” del posto dove beviamo una cosina (rigorosamente analcolica!!!!!) e si va ninna… l’indomani si inizierà a risalire verso Tunisi.
Già da diversi giorni le notizie nei vari TG parlano di colonne dell’IS che dalla libia (dove le principali città sono già sotto il loro controllo) muovono minacciose verso il confine tunisino… parlando al telefono con mia moglie avverto la sua preoccupazione per questa situazione anche se a dire il vero di situazioni che potrebbero far pensare ad eventi pericolosi noi non ne abbiamo sentore… tranne qualche movimento di camion militari non noto nulla di particolare. Comunque anche noi (o almeno io) di riflesso alle notizie che giungono siamo portati a pensare che risalendo verso tunisi ci si allontani dal fronte “caldo”… purtroppo solo un mese più tardi invece avverrà il fattaccio nel museo del bardo proprio a tunisi!!!
L’indomani mattina caricate le moto siamo pronti a lasciare ksar ghilane… qualcuno vorrebbe fare la risalita in fuoristrada mentre qualcun altro (leggasi beatiful7) suggerisce, saggiamente e con al mia piena approvazione, di optare per il bitume vista anche l’incognita attuatore del 690 di tembaine e la mancanza di un mezzo di supporto… viene adottata quasi subito il suggerimento della via del bitume anche perché l’attuatore saldato non ha retto neanche 1 Km. Non abbiamo fatto 50Km che la moto di remo inizia a fare i capricci… in un primo momento pensa possa essere entrata in riserva ma capiamo subito che non è quello… bella rogna pure questa e adesso che si fa? Si opta per deviare verso douz dove c’è un meccanico che potrebbe fare al caso nostro (visto anche il problema 690) quindi l’africa di remo viene trainata dall’unico carro attrezzi disponibile… il wc di beatiful7. Anche in questo caso 7 non si smentisce e anche se traina qualcuno lo fa… a manetta!!! In breve fa raggiungere velocità impensabili all’africa.
Al bivio per douz troviamo gli altri fermi ad aspettarci mentre la donna dell’unico pseudo bar lì presente si è già data da fare a preparare il tè che prontamente ci porge mentre siamo ancora seduti sulle moto in strada… ci concediamo una pausa e parcheggiate le moto entriamo a berlo dentro.
BoscoDoc distribuisce barrette di cioccolato ad alcuni bimbi lì presenti che timidamente stanno davanti le “case” ad osservarci incuriositi.
Ripartiamo verso douz dove una volta arrivati il meccanico locale mette subito le mani sulla moto di remo in cerca del guasto… procede per tentativi e per esclusione. Intanto tembaine smontato per l’ennesima volta l’attuatore cerca insieme ad uno lì dell’officina nel retro del locale adibito a sfasciacarrozze/magazzino fortunatamente dopo una serie di ricerche riesce a trovare un’attuatore usato non propriamente del 690 ma compatibile per la modica cifra di 140€ !!!!!! ma tant’è <o ti mangi sta minestra o…>.
Montato il pezzo “nuovo” e ricaricato il circuito idraulico tembaine si accorge che l’o-ring perde… fortunatamente skatman aveva con se il famoso kit o-ring attuatore dell’ADV che risulterà preziosissimo per l’occasione. Tutto ok, ora la frizione del 690 è tornata efficiente.
Mentre si procedeva alla riparazione delle moto in panne si è avvicinata una ragazza con tanto di cameraman al seguito con la evidente intenzione d’intervistarci incuriositi dal tranbusto… era una trouppe di una emittente turca lì presente probabilmente per documentare eventuali sviluppi militari in merito alle problematiche IS qualora ce ne fossero state.
(Ora che ci penso però ricordo che quando con remo eravamo tunisi ci aveva avvicinato un reporter/fotografo italiano freelance anche lui lì per cercare di seguire gli eventi evidentemente credeva dovessero degenerare in un qualche disordine sociale a breve, invitandoci a documentare e ad informarlo prontamente di eventuali episodi ai quali avremmo potuto assistere durante il nostro giro…)
Alla vista dell’intervistatrice dopo giorni di visioni di soli beduini a BoscoDoc gli si mette in circolo il testosterone mentre gli si avvicina la tipa che inizia a fare domande… io non capendo un ca@@o di quello che dicono mi limito a guardare… le figure.
nel frattempo nell’officina è arrivato quello che sembrerebbe il titolare… “u mastru và”… che da indicazioni su cosa controllare e dopo qualche tentativo intuiscono che il problema è dato dalla pompa… non so credo le puntine o una cosa del genere, una volta sistemate e rimontato il tutto si prova a mettere in moto l’africona che dopo qualche sussulto, tossendo finalmente si accende… un urlo collettivo liberatorio accoglie il ritorno in vita della moto che quasi a scusarsi per l’accaduto tuona come non mai alle sgasate del mecca… bene anche questa è andata a buon fine… risollevati per le sorti dei due mezzi, vista l’ora, prima di ripartire mangiamo un panino.
Remo sin dalla mattina lamentava una forte emicrania che è andata a peggiorare durante la giornata… anche lui come Dak ha la febbre.
Arriviamo a Gabes evidentemente all’ora di punta perché c’è molto traffico… guardando nello specchietto noto un fuoristrada con il lampeggiante blu che ci segue, <abbiamo la scorta!> faccio a Remo, ed infatti una volta che miky ha spiegato loro la nostra destinazione ci fanno da apripista in mezzo al traffico facendoci arrivare rapidamente all’hotel stabilito. Una volta fatte le presentazioni si scopre che uno dei due poliziotti è un endurista e nell’incredulità generale si offre di accompagnarci per fare un giro con le moto sulla spiaggia lì vicino… la cosa poi non risulterà fattibile causa spiaggia erosa da recenti mareggiate, ritorniamo all’hotel dandoci appuntamento con i poliziotti per l’ora di cena che consumeremo in un ristorante lì vicino mangiando del pesce accompagnato da un improbabile contorno.
Dopo cena si ritorna in albergo… Remo è decisamente febbricitante, fortunatamente c’è DocLuca che si occupa di noi dandoci i farmaci adatti infatti Dak è già in netta ripresa.