Quando è stato reso noto il calendario degli eventi di Motoadventure mi prese subito la scimmia per la Tunisia sia per la relativa vicinanza territoriale e soprattutto per quello che sarebbe stato il gruppo che ne avrebbe fatto parte… vecchie e nuove conoscenze molte delle quali con esperienza pluriennale in questo genere di viaggi per cui… si… anche psicologicamente ero più “tranquillo” visto che per me era in assoluto la prima africa…
Bene, attrezzata la moto e preparato il bagaglio ero pronto a questa nuova “avventura”.
...si lo so, per molti andare in Tunisia è poco più di una gitarella goliardica domenicale tra amici ma per me che di occasioni di viaggio in moto fuori dall’italia non ne avevo mai avute rappresentava un viaggione vero e proprio.
Apprendo con piacere che non sarò solo una volta sbarcato a Tunisi in quanto avrei fatto il viaggio in nave in compagnia di Gemica e Remo i quali partendo da Civitavecchia avrebbero fatto scalo a Palermo… purtroppo poi il buon Gemica a dovuto rinunciare a partecipare per motivi familiari…
Visto che sarei dovuto essere a Pa di primo mattino opto (anche su consiglio di mia moglie) per la partenza nel pomeriggio di venerdì e pernottare a Pa (tra l’altro l’hotel prenotato era proprio di fronte al porto! Il max della comodità và).
L’indomani mattina sento squillare il cell. è Remo: <a giusè a ddo staj? nun te vedo> mink ero ancora in hotel che dormivo… <arrivo! arrivo! il tempo di caricare le cose sulla moto e sono lì>
Entro al porto e vedo una marea di auto, furgoni e quant’altro caricati fino all’inverosimile e anche di più… sembrava un vero e proprio esodo di massa… sono rimasto veramente sbalordito nel vedere la capacità che queste persone hanno nel sapere caricare in quel modo i veicoli… alcune auto trasportavano fino a due scooter piazzati sul tetto delle auto!...pazzesco!
Fatto il check in mi dirigo verso la nave dove grazie all’aiuto di un funzionario di p.s. che mi indirizza verso la strada giusta e successivamente mi aiuta sia a compilare i vari documenti sia a scavalcare la fila di veicoli disposti con [dis]ordine… mmmh… tunisino direi… giunto sotto al nave sento e vedo Remo che si sbraccia per attirare la mia attenzione… <arrivo!!!> gli urlo dal basso.
Entrato finalmente sulla nave e parcheggiata la moto faccio la conoscenza di Remo che nel frattempo era sceso nel garage per venirmi incontro ed aiutarmi a salire i bagagli in cabina… sin da subito intuisco che si tratta di una persona disponibile, socievole, sorridente, dalla battuta pronta,di compagnia và …un terrone insomma!
In perfetto ritardo la nave parte facendo presagire di conseguenza anche un discreto ritardo all’arrivo a La Goulette da dove fra operazioni di sbarco e pratiche doganali varie usciamo che è veramente notte… notiamo subito una massiccia presenza di forze armate organizzati in posti di blocco ad ogni incrocio principale, ad uno di questi un poliziotto armato di armi pesanti mi fa cenno di fermarmi mi/ci guarda ci gira intorno (si vede bene che ha del tempo da perdere) ed esclama: <italiani?> <no!!> faccio io < siciliani!!> <oh cuggino!!! Vai vai> bene ora dobbiamo trovare l’hotel a Tunisi che abbiamo prenotato, chi mi aveva prestato il gps mi aveva pure preventivamente inserito come indicazioni da seguire anche quelle per raggiungere l’hotel… quella sarà l’unica volta che saprò farlo funzionare… fortunatamente… perché tra l’altro quello di Remo invece in quell’occasione dava dei problemi di ignota natura. Sistemati in albergo ormai quasi a notte fonda ceniamo con delle arance e qualche fico secco che avevo portato dalla sicilia, le arance invece ce li aveva gentilmente procurate l’addetto alla reception al quale avevamo chiesto qualcosa da mangiare, il tutto accompagnate da un mini panino diviso in due di quelli del self service della nave che Remo saggiamente aveva conservato mentre il mio lo avevo dimenticato sulla nave. Dopo questa cena francescana decidiamo di andare a dormire.
fine prima parte