16.2 Maresse-DouzRiprendo il resoconto del “tremendo pomeriggio” in quanto protagonista della giornata.
Come detto da Seven gli 8 componenti del gruppo si fermano al bivio per decidere la strada da prendere.
Non si sa bene da che parte siano passati Bosco e Seven ma la REGOLA è di aspettarsi ai bivi, per cui (pensando che sappiano dove andare) proseguiamo per la nostra strada.
Il ritmo è allegrotto e Mikifly fa da guida. Dopo un po’ siamo di nuovo fermi perche l'LC8 di Miky si è imbizzarrito e lo ha disarcionato.
Cominciano le sue congetture che spaziano dai click alla forcella alle piastre storte o alle maledizioni alle pedane basse.
Non sappiamo ancora che il peggio deve ancora venire……
Dopo un pezzo di asfalto Andrea ci conduce su una pista che dovrebbe portarci a Douz.
Lo sterrato battuto lascia posto a tratti sempre più lunghi di sabbia macinata. I tre 690 se la spassano ma per tutti gli altri sono cavoli amari.
Il più distrutto di tutti è Remo : è violaceo in volto è sermpre sull’orlo di un infarto.
Io, Doctorluca e Tembaine ci fermiamo con lui: pausa ristoratrice.
Una merendina un po di acqua e un po di riposo. Nel frattempo veniamo raggiunti da tre ragazzi locali in sella a ciclomotori Motobecane.
Sono incuriositi delle nostre difficoltà.
Dopo una ventina di minuti siamo pronti a ripartire : Remo è carico e pimpante.
Percorre ben 10 metri prima di insabbiarsi nuovamente
Sarà la costante della giornata.
Ogni 10 metri fermi ad aiutare prima Remo, poi anche gli altri che incontriamo più avanti.
Mikifly è sconsolato e propone di fare un fuoristrada per caricare i i bicilindrici.
No, è una questione di orgoglio : a costo di buttare sangue usciremo da qui !
E’ così fu.
A turno aiutiamo Remo, Miky, Dakfabri , Cup69, Skatman.
Ad un certo punto all’ennesimo insabbiamento di Skatman gli dico: “Guarda ora hai 5 metri di terreno duro e poi sabbia. Metti l’acceleratore a palla per prendere la ricorsa” . Lo vedo partire come una scheggia. Salta la prima duna, la seconda, sulla terza è già scomposto ma non molla l’acceleratore ….
La quarta lo fa saltare in aria come un gommone impazzito sulle onde.
La situazione è surreale: tutte le moto sono insabbiate e si sentono solo richieste di aiuto.
In compenso i ragazzini sul motobecane ci indicano dove passare.
Solo con il loro aiuto, ed al calare delle tenebre, usciamo da questo incubo.
A breve riuscirò a organizzare le fotografie per pubblicarle.
Ringrazio tutti per l'ottima ed equilibrata compagnia.
Mi sono divertito e trovato bene con tutti: una bella esperienza
Credo nel pessimismo della ragione e l'ottimismo della volontà.
KTM 690 '10
NONNA RAID 2013 Brunello Drunk Company