Dall'Asia Centrale alla Mongolia 2014

[Roccia]

complimenti bel viaggio e bel report ruberemo qualche spunto

[cristiano]

Grazie grazie grazie!

[cristiano]

...e inizia questo...



















Non ho mai usato un gps in vita mia: non perché abbia qualche atavica avversione nei confronti dell'oggetto, ma molto più semplicemente perché non mi è mai servito.
Dopo esserci persi il giorno prima alla ricerca di Khovd, e essendosi rotto il contachilometri, la sera ho verificato che l'app che avevo scaricato sul mio lettore multimediale funzionasse: risposta affermativa, abbiamo un gps.
Non avendo nulla per reggerlo sulla moto, essendo incallito tabagista, me lo tengo in tasca e inizio a verificare la posizione durante le soste foto/sigaretta.















Siamo su una pista laterale, quella più a sinistra, il gps dice che siamo un po' più a nord rispetto alla traccia segnata sulla mappa OSM che avevo scaricato ancora in Italia, ma non mi preoccupo perchè penso che sia normale che non sia precisissimo.
Le piste in Mongolia sono generalmente composte da molte tracce parallele, che vanno tutte nella stessa direzione; in genere quelle più esterne sono quelle con meno tole ondulee.
Controllo il gps...





E' da parecchio che non incontriamo nessuno, quindi controllo ancora...



Siamo sempre più a nord, troppo. E' da tempo che non incrociamo nulla di nulla, nemmeno una macchina.
Confronto la traccia con la mappa e guardo col cannocchiale verso sud: l'errore è evidente, siamo 10-13 km a nord rispetto alla pista principale, dove qualche mezzo lo si vede passare.
Siamo riusciti a perderci anche usando il gps, bene.
Abbiamo 2 possibilità: tornare indietro o taglliare per la steppa.
Il terreno è duro, si taglia.





Raggiungiamo quella che sembra essere la principale e verifichiamo: il gps dice che è quella giusta, e ha ragione



Qui passano pure i bus...





Inizia a essere tardo pomeriggio quando vediamo un agglomerato costituito da qualche piccola costruzione e alcune ger. Decidiamo che la giornata è stata abbastanza lunga e di fermarci qui. Chiediamo il permesso e ci indicano di montare pure la nostra tenda a fianco della prima costruzione.





I Mongoli sono curiosi...







Sul camion posteggiato lì vicino viaggia una turista fracese da sola, in autostop, e facciamo quattro chiacchiere, prima che ripartano...













Intanto la vita continua sulla southern route...

[cristiano]

8/8/2014

La mattina il più anziano di quello che durante la notte abbiamo capito essere la versione mongola di un nostro autogrill, ci fa un inequivocabile segno con la mano: vuole dei soldi per averci permesso di mettere la tenda lì a fianco.
Sono 2 o 3 dollari, non è un problema, ma questa cosa mi sorprende e mi fa capire la grande differenza che c'è tra i Mongoli e i popoli dell'Asia Centrale, dove chiunque è disposto a darti di tutto senza che venga richiesto, senza chiedere mai nulla in cambio.
In Mongolia non è così: capita di incontrare persone ospitali e generose, che ti invitano a bere il tè' nella loro ger o che ti si avvicinano per donarti una bottiglietta d'acqua, ma capita anche di incontrare persone un po' più attaccate al soldo.
Stanno avvenendo dei grandi cambiamenti sociali nel paese, e - ci hanno poi raccontato - si stanno perdendo alcuni degli antichi valori.





























L'avevo scritto che gli umani non sono gli unici curiosi in Mongolia?













La strada è piatta e piuttosto monotona; ogni tanto qualcuno si ferma a fare quattro chiacchiere...



























Arriviamo al passo e puntuale c'è ad aspettarci un Ovoo:
"Un ovoo (in mongolo: овоо), che significa letteralmente "cumulo di sassi", è un mucchio solitamente di pietrame o legno che si incontra frequentemente in Mongolia. Sono soprattutto luoghi di culto sciamanico, ma spesso sono anche punti di riferimento. Gli ovoo si trovano spesso in cima a montagne, colline e in luoghi alti, come passi di montagna.
Quando si viaggia, c'è l'usanza di fermarsi e girare in cerchio intorno all'ovoo per tre volte, in senso orario, al fine di avere un cammino più sicuro. Di solito, le pietre vengono prelevate dal suolo e aggiunte al mucchio. Inoltre, si possono lasciare offerte sotto forma di caramelle, soldi, latte o vodka, oltre alle khadag, le sciarpe cerimoniali azzurre simbolo del cielo e del Zio Tengri."

da http://it.wikipedia.org/wiki/Ovoo



A un certo punto si ferma una macchina, sembra che voglia andare addosso alla mia moto e mi metto a gridare, fortunatamente si ferma prima di fare danni e scende un bizzarro personaggio (uno monaco??) vestito di giallo che inizia a declamare cose in Mongolo e tenta di fermare le altre auto di passaggio: la scena ha un che di surreale ma devo dire che è divertente.
Dopo qualche minuto e dopo averci offerto caramelle, latte fermentato, formaggio e averci ricoperto di incomprensibili parole, se ne vanno.
A distanza di tempo la scena dell'arrivo e dello show di questo personaggio rimane una delle più assurde e divertenti mai vissute nella nostra vita













Altai City



9/8/2014



A est della città un altro centinaio di km di asfalto









Durante una breve sosta all'altezza di Delger, ci avvicinano tre simpatici ragazzi, ci regalano una bottiglietta d'acqua e scambiamo quattro chiacchiere

[Remocianca]

Report straordinario......come il viaggio....complimenti cristiano è così che si alimentano le scimmie x il viaggio grandissimo

[CapitanBarbera]

Grazie ragazzi..... mi fate godere, non vedo l'ora di poter affrontare un viaggio del genere......

[slash73]

...temperature durante il viaggio in quella parte del mondo?

[cristiano]

Grazie a tutti!

Temperature classiche estive continentali, sui 20 gradi e anche più, con una discreta escursione tra il giorno e la notte
In Mongolia abbiamo affrontato qualche ora di freddo pungente, ma comunque sopportabile indossando una felpa e l'antipioggia per fermare un po' l'aria

[cristiano]

Questo mi sono dimenticato di scriverlo: perché siamo a est di Altai City?
Il programma originario infatti era salire a nord a Uliastai e quindi ricongiungersi alla central route attraverso Tosontsegel, Tariat e Tsetserleg per poi raggiungere Ulaanbaatar.
Le condizioni delle strade, il tempo che continua da giorni a minacciare pioggia, e i pochi giorni che ci rimangono a disposizione, ci hanno fatto cambiare programma, e abbiamo quindi deciso di proseguire lungo la southern route, sulla quale sappiamo che da Bayankhongor inizierà l'asfalto fino alla capitale.

Poco dopo essere ripartiti, noto una figura sulla destra della strada, fuori dalla stessa, quando mi vede fa segno di fermarci: è un ragazzo israleliano che sta viaggiando da solo e a piedi per la Mongolia, è lì perché la notte precedente, a causa del vento ha deciso di mettere la sua tenda proprio lì SOTTO la strada, in un tunnel che gli ha permesso di non volare via:-)
Ci fermiamo a parlare per un po', quindi ci salutiamo









Oltre al tole ondulee, ora abbiamo anche la sabbia...non costante e non sempre, ma c'è...





















Buutsagan





Il solito curioso, che ha bevuto qualche vodka di troppo







Decidiamo di fermarci qui a dormire e chiediamo in un negozietto se possiamo mettere la tenda a fianco della loro casa



Evidentemente c'è qualche problema nella traduzione, e finiamo per affittare una camera in una casa lì vicino



Quindi chiediamo dove è il distributore perché dobbiamo far benzina: ci indicano il posto ma ci dicono di non andare prima delle 20.30.
E perché? Perché la pompa funzionerà solo quando l'elettricità verrà riattaccata al paese, la sera.
Ovviamente si forma una coda in attesa dell'apertura...





Quando sono ormai passate le 21.00, sta iniziando a far buio e l'elettricità ancora non si vede, il benzinaio si convince ad attaccare il generatore e far funzionare la pompa con quello



10/8/2014

Lungo tutta la giornata di oggi siamo fortunati: la pioggia ci ha preceduto, la sabbia è quindi compatta e la cosa ci facilita non poco nell'avanzare

[barba]

spettacolo!

[Gattun]

[cristiano]

Arriviamo a un guado, che le macchine fanno senza difficoltà...





Ma viso che c'è un ponte a pochi metri, preferisco non bagnarmi i piedi...





11/8/2014

Bayankhongor



Non si può dire che sia una bella città







































Oggi la strada è facile, in compenso ci si mette un freddo pungente...



E il tentare di evitare questi simpatici esserini, che attraversano la strada ogni pochi metri



Incontriamo per la prima volta un motociclista straniero in Mongolia: è Levent, un Turco in giro per il mondo senza una meta ben precisa





L'avevo scritto che anche loro sono curiosi?



Arrivati a kharkhorin affittiamo una ger in un campo allestito per turisti (la città è una delle più turistiche del paese e gli accampamenti di ger sono un po' dappertutto)

[Gemica]

che bello dormire in quel calduccio delle gher.....

[cristiano]

che bello dormire in quel calduccio delle gher.....

pensa che in quel ger camp ci hanno addirittura forniti di LEGNA!
normalmente usano merda di capra:-)

[cristiano]

12/8/2014











Visitiamo il monastero di Erdene Zuu





























































C'è anche la "roccia fallica"

[cristiano]

13/8/2014



Mongol Els

























L'ingresso a Ulaanbaatar: il traffico di cui avevo letto c'è, ma non mi sembra più tragico di quello delle altre città asiatiche che ho avuto occasione di visitare

[fAb!0]

Complimenti Cristiano, una fantastica esperienza!

[cristiano]

Arriviamo all'Oasis Guesthouse





Ci sono diversi ospiti, tra cui gli svizzeri che ci avevano aiutato nel Charyn Canyon, Ken e Chip, due americani intenti in un giro del mondo, che stanno viaggiando con Mark, un inglese che torna a casa, in Inghilterra, partito dall'Australia, Beth e Shalom, californiana lei, israeliano lui, in giro per il mondo, altri svizzeri in fuoristrada, degli australiani diretti a Vladivostok e Lukas, che si sta costruendo la sua Ktm a Ulaanbaatar



Cibo austriaco nella capitale della Mongolia...



La mia moto è andata male tutto oggi: probabilmente ha il filtro sporco ma mi sono ben guardato dal toccarla. L'obiettivo era raggiungere Ulaanbaatar e l'abbiamo raggiunto. Il giorno dopo la devo consegnare per la spedizione, quindi non sono preoccupato. A un certo punto, ormai "al sicuro", all'Oasis, mi rendo conto che la moto non parte più: aaaahhh!
Il giorno dopo devo fare qualche km per raggiungere lo spedizioniere: non ora, no!
Con l'aiuto di Ken, decidiamo che probabilmente è la candela, quindi, nonostante stia già facendo buio, ci mettiamo all'opera e la cambiamo: niente.
Si unisce Mark, smontiamo il filtro, svuotiamo il carburatore, iniziano ad essere le 22.00 e la moto non parte.
A un certo punto Ken apre il serbatoio, guarda dentro, e mi guarda: "prova un po' a girare su riserva?"....bruuum
Bene così: una fragorosa risata per tutti e possiamo tornare a bere e a passare una piacevole serata in compagnia
(per la cronaca: non avevo pensato alla benzina perché avevo rifornito da molti meno km della normale autonomia. Quasi certamente il problema è proprio il filtro sporchissimo e i consumi si erano impennati)

14/8/2014



Con Sukhe, che si occuperà di tenere la moto fino alla spedizione



Starà qui un po'...





In buona compagnia...





Quindi ritoniamo a piedi all'Oasis visitando un po' la città: non si può dire che sia bella..































15/8/2014

Dopo un'altra bella serata all'Oasis, la mattina del 15, Ken, Chip e Mark ripartono per il loro viaggio: rivedremo due di loro qualche settimana dopo:-)











E quindi anche per noi viene l'ora di ripartire

[fAb!0]

Il cielo di quel colore visto nelle foto da noi non esiste più.
In alcune foto sembra davvero dipinto, con le nuvole qua e là di un bianco latte che sembra cotone.
Da Milanese, tristezza emozionarsi per un cielo pulito...

[Gemica]

effettivamente il ricordo indelebile di quella parte di mondo è il colore del cielo.....