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https://plus.google.com/u/0/photos/100469639865086980122/albums/6272201699758352481Eccomi finalmente dopo 3 anni riesco a partecipare anche io al raid toscano…troppi casini mi hanno tenuto lontano ma questa volta si parte.
L’appuntamento è alle 7 all’autogrill di villanova…ce la posso fare ce la faccio arrivo alle 7,00 e 30 secondi convinto di poter fare colazione e poi si parte ma il solerte Miky dice no…è ora e si parte…e così a stomaco completamente vuoto inizia il viaggio verso Genova dove ci aspettano altri compagni di viaggio.
Il tempo è plumbeo minaccia pioggia e intorno a Ovada infatti iniziano le gocce. Già prima ci eravamo fermati per mettere l’abbigliamento antipioggia…bene…non ci si ferma ma andiamo solo un po più piano…poco però
Si arriva a Genova e il Doc ci conforta con un’ottima focaccia che mangio dopo un bel cappuccino caldo (ero sempre a stomaco vuoto)…rifornimento per tutti e si riparte…La pioggia accompagnerà a tratti tutto il viaggio autostradale ma l’abbigliamento fa la sua parte e si rimane asciutti. A Firenze un po di confusione sull’uscita del casello ci porta fuori strada ma con un veloce entra esci siamo di nuovo sulla strada giusta.
Eccoci quindi all’appuntamento Toscano, i saluti di rito, le facce nuove e i nick da associare a nomi reali e moto. La pioggia è battente, dopo aver atteso gli ultimi arrivi e fatto tutti rifornimento e sgonfiato un po le gomme si riparte e si inizia il giro vero e proprio.
La parte di oggi complice la pioggia sempre presente solo a tratti un po meno insistente non ha particolarmente infangato il percorso, il terreno è comunque compatto anche se un po viscido in alcuni tratti, se non altro non mangiamo polvere.Alla prima sosta ci si deve occupare del primo guasto, ad un BMW si è rotto il sistema di aggancio del filo del freno posteriore…ci si prova in loco tra mille idee ma niente…non tiene…si decide di proseguire e il proprietario si affida al freno motore e al freno anteriore.
Sosta benzina a buon convento, e si riparte…la fame inizia a farsi sentire ma a breve ci fermeremo in un posto dove il tempo sembra essersi fermato a tanti anni fa.
Una vecchina si prodiga a soddisfare la fame di cibo di tutti sfornando panini con una velocità tale che il rischio che il pane seccasse era forte…poco male, ci si riposa, non piove più e si fanno quattro chiacchiere.
Dopo la sosta si sta già meglio e il tempo sembra migliorare…spettacolari paesaggi fanno da cornice al percorso senza mai essere noioso o monotono, tratti sterrati veloci si alternano ad altrettanti saliscendi. Non si contano i sorpassi tra motociclisti e il buon PaoloLc8 si ingarella con tutti (che fatica stare dietro a te e Antonione)
Quasi alla fine durante una sosta ci accorgiamo che Wally ha forato…L’ottima organizzazione decide che qualcuno si ferma per provare a sostituire la camera d’aria (l’ora è un po tarda) e gli altri proseguono per l’agriturismo…ad un bivio chi va destra e chi a sinistra ma si sa tutte le strade portano a Radicofani e quindi ci si trova li
La sera passa tra una risata e una cazzata…ritroviamo all’agriturismo Ermanno e altri che al pomeriggio erano in viaggio. La cena è ottima e qualcuno complice l’entusiasmo e forse qualche bicchiere in più va a fare la notturna.
In nottata ci raggiungeranno anche Cane Pazzo e altri rider.
Sabato
La sveglia suona alle 7,30 e tempo di fare colazione è già ora di vestirsi e partire, senza aver però riso prima per la performance ISIS di Ermanno che tentava di decapitare un malcapitato endurista sotto gli occhi di tutti…Wally cercherà un gommista visto che alla fine la sua gomma di pietra non si riusciva a tallonare la sera prima e ci raggiungerà nel primo pomeriggio.
Il giro Mattutino si snoda tra colline e sottobosco, quest’ultimo a tratti stretto e insidioso, vi saranno alcune cadute e io e Mikyfly ci giochiamo un jolly a testa riuscendo a stare in piedi al fondo di un discesone con curva a destra su prato a sinistra…Onore a Max, che arriva alla fine con una foratura ma arriva, Sgari non smette di stupire per la sua andatura con gomme quasi stradali su quel fondo viscido.
La foratura di Max viene riparata con l’ausilio di un contadino li adiacente, che ci presta capanno e compressore.
Si riparte per fare un pezzetto e arrivare al primo distributore, e qui si riscontrano 2 forature che vengono riparate con l’ausilio di tutti.
Il giro prosegue e dopo un guado che fortunatamente non reca vittime finalmente si arriva alla sosta pranzo. Sorpresa…Ermanno ha fatto arrivare pasta, panini e acqua per tutti. Davvero una fantastica organizzazione.
Il tempo tiene, il gruppo purtroppo non arriva compatto causa alcune forature sempre però risolte, la sosta rifocilla e riposa tutti quanti, ma il tempo passa e dopo aver fatto fare le foto di rito a Seven (che ci segue in auto) è ora di ripartire.
E qui il mio pomeriggio si interrompe perché ad un certo punto il gruppo iniziale che andava come un treno non aspetta a ben 4 bivi e il sottoscritto si perde…ma non d’animo…un po infastidito faccio un giro di telefonate…ok i parenti sono a casa imposto Buonconvento e li vado a trovare. Mando un mess a Miky per nn far preoccupare, giro la moto e via. Rientrerò poi nel pomeriggio all’agriturismo via asfalto godendomi il paesaggio e facendo numerose foto e soste, purtroppo quando si gira in gruppo non è sempre possibile fare i turisti.
La sera dopo aver fatto una bella doccia, preso il sole (ero arrivato alle 17 circa) essere andati a prendere Max (che nel frattempo era rientrato pure lui ed era anche caduto…) ci si appresta a fare un sostanzioso Aperitivo, seguito da una ancor più lauta cena allietata dalle cazzate di Ermanno e dalla presenza di Romeo, meccanico validissimo e conosciuto ovunque.
Dopo cena distribuzione delle magliette ordinate e fatte fare da Ermanno, e sorpresa, insieme alle magliette troviamo anche una penna e un portachiavi..il tutto griffato Motoadv…che dire anche nella semplicità sempre una sorpresa gradita.
Alcuni rimangono a chiacchierare, io invece vado a letto, la stanchezza si fa sentire e il giorno dopo mi tocca affrontare il giro del mattino e il rientro su asfalto su quella gran comodità di moto che è il 690…
Domenica
La sveglia suona come sempre alle 7,30 e dopo una robusta colazione e uno sguardo al tempo (oggi soleggiato) ci si prepara, si caricano i bagagli e via al distributore per ritrovo e partenza del giro del mattino. Fil52 decide di tornare a Torino subito, la sua moto ha problemi e non vuole rischiare di rimanere fermo nei boschi, saluta tutti e riparte in solitaria.
Il percorso oggi prevede un buon tratto di asfalto interrotto spesso da tratti sterrati panoramici, su strade come l’eroica e la via francigena. E’ domenica e oggi c’è più gente in giro, macchine, pedoni e biciclette…occorre fare attenzione. La moto di Miky a volte fa le bizze e allora lui e PaoloLC8 decidono di arrivare via asfalto al punto di ritrovo finale. Noi percorriamo tutto il pezzo, saltando alcuni tratti perché un po in ritardo causa altre forature e alla fine arriviamo a punto di incontro.
E’ un po tardi e si vuole ripartire subito, per cui salutiamo tutti e senza aver mangiato nulla (la prossima volta mi porto le razioni k nello zaino…) si riparte destinazione nord. Il gruppo composto da Mikyfly, PaoloLc8, DocLuca , Wally, Fab!o e io percorre le strade toscane fino ad Arezzo dove imbocca l’autostrada, e qui Fab!o ci saluta anche lui perché deve andare a casa di corsa. Viaggio autostradale monotono, se non fosse per il mio male al kiulo, il freddo addosso sarebbe piacevole. Unico inconveniente il Doc che a momenti perde il complesso portaborse in quanto le staffe a sinistra non avevano più viti di sostegno
Si ripara e si riparte, dritti fino a S. Ilario dove salutiamo il Doc e ripartiamo per Torino.
L’autostrada è abbastanza scorrevole dopo Genova e in un oretta abbondante si arriva a casa. Ai vari caselli (villanova e Santena) saluto Wally e poi Miky e in ultimo Paolo che continua per la tangenziale mentre io preferisco fare città.
Grazie a tutti quanti, dagli organizzatori ai compagni di avventura
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