Quando Ermanno annuncia al pranzo di Natale il viaggio in Albania, non ho dubbi. Ci sarò.
Rientrato in ufficio il lunedì prendo le ferie. Non ci sono cazzi ci devo essere. Ho visto l'Albania turisticamente in moto e ce ne siamo innamorati, ripartendo la mia compagna mi disse, sarebbe bella girarla in fuoristrada...ecco il giorno è arrivato
GIORNO 1 Milano-Bari
Incontro con Antonio alle 6.00 temendo problemi lungo la strada, decidiamo di partire prestissimo 900 km di autostrada non sono pochi, sopratutto con un mono a 120 kmh. Procediamo alla grandissima, ed alle 17.00 siamo al porto. Abbiamo tenuto un ottima media 11 ore, sono davvero meno di quelle che avevamo preventivato (12), non resta che aspettare Ermanno e Pierluigi che arrivano alle 20.00 circa e poco dopo arriva anche Antonello Spazinfo che dall'alto del suo bilinguismo e doppio passaporto (italo-albanese) ci da le ultime ustruzioni sulla gestione di Ermanno
Con il ritardo di rito, praticamente ultimi ci si imbarca
In nave giusto il tempo di un paio di birrette e a nanna, la giornata è stata intensa, non mancheranno le occasioni di cazzeggiare!
GIORNO 2 Durazzo-Berat
Arriviamo a Durazzo con 3 ore di ritardo.
Tra assicurazioni e cambi vari non siamo in marcia prima di mezzogiorno. Inaspettatamente finiamo a Petrella, un paesino che oltre un piccolo castello arroccato non ha molto da raccontare. Decidiamo di pranzare lì e come succederà per tutto il viaggio veniamo accolti alla grande. una vecchina del paese con un mininegozi di vendo un pò di tutto ci fa capire che qualcosa ma mangiare ce lo organizza. Sale in casa, ci fa un insalata, frigge 4 uova, taglia del formaggio e mette tutto in tavola. Si siede con noi e chiacchera amorevolmente (0vviamente in albanese) adottando pierluigi ed imboccandolo per forzarlo a finire il tutto
Dopo il pasto proseguiamo verso Berat, facciamo il primo fuoristrada e verso le 6 siamo in città.
Manco a dirlo ci accolgono alla grande in una bella struttura familiare. Non avendo un parcheggio interno per le moto, fanno sgombrare un locale chiuso e ci mettiamo dentro le moto, il posto è così bello che verrebbe voglia di dormire qua. La sera prima cena assieme, il gruppo è da subito ben affiatato (ed il vino aiuta a sciogliersi ulteriormente), destiamo curiosità per il fatto che non siamo interessati alla partita, ripetiamo di continuo, noi motociclisti, no football e veniamo visti come alieni. Dopo un'ottima cena tutti a nanna, da domani si comincia a fare sul serio.
GIORNO 3 Berat-Girocaster
Sveglia alla mattina con gran colazione fatta in casa, crepes, frittata, yogurt ed ogni ben di Zio.
Salutiamo la città e già dopo pochi km siamo in fuoristrada.
Notare che la strada sopra è una STATALE
Arrivati a valle vediamo un fiume e come bambini non resistiamo
a qualcuno tocca un bagno involontario più lungo e subito corro a dare una mano (notare che verrò cazziato a più riprese perchè non facevo foto e pensavo ad aiutare )
Proseguiamo e la strada si fà più impegnativa, ci troviamo in un momento in mezzo ai monti persi nel dedalo di sentieri (ed in alcuni casi non solo letteralmente). Ed è proprio in un momento di inversione che Antonio se la vede brutta...
Dopo un inversione di marcia sto scendendo da una mulattiera con la moto a spinta, Antonio mi supera sulla destra sprezzante del dirupo alla sua destra. arrivo in fondo e mi accorgo che Antonio non c'e. Sposto lo sguardo di poco e vedo che è finito di sotto (un salto non voluto di 3 metri). Mi rendo conto che non si è fatto male perchè non si lamenta ma comunque allarmato gli corro incontro per soccorrerlo
Mentre gli corro incontro Ermanno che era dietro Antonio e ha visto la caduta in soggettiva mi chiede come sta l'Imperatore. Appena gli dico tutto bene, scoppia in una fragorosa risata e da un senso alla frase "capottarsi dal ridere" nel senso che proprio finisce a terra con la moto...
Fortunatamente tutto ciò accade davanti alla casa di locali che ci danno prima una mano a tirare fuori Antonio dalla pozza di piscio di vacca in cui era finito, e poi quando gli chiedo un goccio di acqua magicamente scopriamo che hanno una specie di bazar in mezzo al nulla.
Ci offrono ogni ben di Zio e nasce ancora una volta quella magia e unione che nonostante non ci si capisca rende tutto magico
Prima di risalire Ermanno regala al sua maglietta marchiata Motoadv al ragazzo che ha aiutato Antonio a tirare fuori la moto dalla pozza. Contro voglia ripartiamo, quattro calci alla ruota del 690 di Antonio e siamo di nuovo in strada. Proseguiamo per tratti impegnativi, ma arrivati a valle ci troviamo su una pista veloce che corre parallela al fiume. E' il tramonto ed una luce splendida ci obbliga ad una sosta. Siamo in un posto magico, ci viene voglia di correre al primo paese, comprare una tenda e tornare qui a dormire.
Inizia ad essere tardi, dobbiamo purtroppo abbandonare questo luogo di pace.
Dopo pochi km siamo a Girocaster città sormontata da un bellissimo castello, purtroppo in centro città non troviamo da dormire a causa in un festival. Dormiamo appena fuori, in un bel posto.
Dopo l'abbondante cena la coppia milanese fila a nanna, mentre i romani si danno alla bella vita