OPERAZIONE PINK LAKE
Inviato: 18/12/2015, 12:30
LE ORIGINI DEL "MALE"
Ogni ragazzino cresce con i suoi miti, per la maggior parte sono squadre di calcio, campioni del pallone, cantanti, attori, gente dal capello pomatato alla moda e con il sorrisone a settantaquattro denti; per fortuna non per tutti così, c'era una volta un ragazzotto paffutello che dello sport nazional popolare proprio non ne voleva sapere, amava la natura, la libertá, sognava i grandi spazi e andava in disibilio per il profumo dell'Elf K21.........
Erano i primi anni ottanta e il Natale era un momento veramente particolare dell'anno, si si le feste, i regali, ma nel suo cuore rombavano i motori, si accendeva l'emozione per Lei, la Mitica Parigi-Dakar.
All'epoca la Mitica aveva larghissimo spazio in tv, ogni giorno servizi immagini facevano sognare gli appassionati.
Era il 1985, dopo aver visto la partenza di Gaston e Franco, inforcai il mio fidato Fifty rosso incurante del freddo e volai verso l'Orco in cerca di sterri, in cerca di emozioni con un solo nome nell'animo........ DAKAR.
All'epoca non esistevano, almeno per me, gomme speciali, piastre, riser, protezioni e altri cazzi, c'era solo il mio povero Fifty, il mio Nava Enduro e la ricerca della mia libertà che quella meta tanto lontana sapeva evocare.
L'anno successivo, quando la Aprilia presentó il Tuareg Wind 125 e la Cagina il Tamanaco in versione Lucky Explorer, piansi per l'emozione, era arrivato il momento di pensionare l'ormai sfondato Fifty e fare sul serio.
Aprile 1987, un fiammante Cagiva Tamanaco Lucky Explorer era sotto il mio pesante Kulo e io ero in extasy adesso sì che mi sentivo Africano........
Tanti anni sono passati da quelle emozioni, da quegli odori di olio 2T bruciato, tante moto sono passate sotto il mio pesante deretano e la Mitica ha perso interesse da parte dei più, ha perso anche i Suoi Luoghi Mitici, ma al solo sentir nominare Dakar, mi viene ancora la pelle d'oca è il Mal d'Africa".
Ogni ragazzino cresce con i suoi miti, per la maggior parte sono squadre di calcio, campioni del pallone, cantanti, attori, gente dal capello pomatato alla moda e con il sorrisone a settantaquattro denti; per fortuna non per tutti così, c'era una volta un ragazzotto paffutello che dello sport nazional popolare proprio non ne voleva sapere, amava la natura, la libertá, sognava i grandi spazi e andava in disibilio per il profumo dell'Elf K21.........
Erano i primi anni ottanta e il Natale era un momento veramente particolare dell'anno, si si le feste, i regali, ma nel suo cuore rombavano i motori, si accendeva l'emozione per Lei, la Mitica Parigi-Dakar.
All'epoca la Mitica aveva larghissimo spazio in tv, ogni giorno servizi immagini facevano sognare gli appassionati.
Era il 1985, dopo aver visto la partenza di Gaston e Franco, inforcai il mio fidato Fifty rosso incurante del freddo e volai verso l'Orco in cerca di sterri, in cerca di emozioni con un solo nome nell'animo........ DAKAR.
All'epoca non esistevano, almeno per me, gomme speciali, piastre, riser, protezioni e altri cazzi, c'era solo il mio povero Fifty, il mio Nava Enduro e la ricerca della mia libertà che quella meta tanto lontana sapeva evocare.
L'anno successivo, quando la Aprilia presentó il Tuareg Wind 125 e la Cagina il Tamanaco in versione Lucky Explorer, piansi per l'emozione, era arrivato il momento di pensionare l'ormai sfondato Fifty e fare sul serio.
Aprile 1987, un fiammante Cagiva Tamanaco Lucky Explorer era sotto il mio pesante Kulo e io ero in extasy adesso sì che mi sentivo Africano........
Tanti anni sono passati da quelle emozioni, da quegli odori di olio 2T bruciato, tante moto sono passate sotto il mio pesante deretano e la Mitica ha perso interesse da parte dei più, ha perso anche i Suoi Luoghi Mitici, ma al solo sentir nominare Dakar, mi viene ancora la pelle d'oca è il Mal d'Africa".