il noleggiatore della moto si è rilevato essere una persona estremamente disponibile forse dovuta al fatto che mi ha presentato a lui un carissimo amico cileno che si chiama Rodrigo, conosciuto in argentina nel 2010 in uno dei miei viaggi in moto e chiaramente anche lui è un viaggiatore in sella alla sua africa twin.
Basti dire, ritornando a Carlos il noleggiatore, che mi ha ospitato a casa sua, quindi si è subito instaurato un bel rapporto di amicizia da qui il suo invito a partecipare ad una uscita enduristaca con i suoi amici per la selva equatoriale nei dintorni di Bogotà: come potevo non accettare un simile invito....
Sveglia alle 6 del mattino per consentire di preparare le moto mia, che per l'occasione ho usufruito di una suzuki 650 e di Carlos con una Ktm950s che sarà la mia futura compagna di viaggio quindi il ritrovo dei suoi amici che cavalcano 3 ktm lc4 640 adv e via....
Il giro si svolgerà per una lunghezza di circa 400 km di cui 300 attraverso sentieri mozzafiato tra le ande di bogotà.
Dopo aver lasciato la capitale colombiana, che mi è apparsa molto più ordinata di quanto mi potessi immagginare e comunque più di altre capitali sudamericane come Lima o Quito inizia una strada asfaltata molto curata e motocicisticamente molto bella con continui tornanti e saliscendi da consentire una divertente guida quindi arriviamo ad un tipico villaggio andino dove ci fermiamo per una ricca colazione
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Da questo punto inizia il percorso off.....lasciandoci il villaggio alle nostre spalle ci addentriamo in questi sentieri tra una fitta vegetazione equatoriale che servono da per unire le "fincas", case abitate da contadini ed allevatori, ed il nostro destino è arrivare ad una zona pianeggiante a quota 1000 metri quindi scendiamo di 2000 metri rispetto al punto di partenza.
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Questi sentieri sono veramente ben mantenuti e curati considerando la lunghezza e la quantità di essi per unire una piccola parte della popolazione, ma l'insidia maggiore è il fango dove nonostante fosse una splendida giornata assolata i raggi non riescono a penetrare nella fitta vegetazione quindi si alternano tratti molto divertenti da fare a gas aperto come quelli esposti al sole con tratti fangosi dove bisogna ballare il tango con la moto.
Dopo aver perscorso circa 70 km arriviamo ad un minuscolo villaggio con un bar di tutto rispetto visto il luogo sperduto e musica......si musica....la cosa che più colpisce della colombia (cosa del resto molto comune in alcuni paesi del centro e sud america) è la musica, anche le singole case dei contadini disperse in questi luoghi remoti, hanno la musica "a palla" che effettivamente ti rendono allegria con i ritmi salseri di cui sempre si basano.
Ne approfittiamo di questa sosta anche per svestirci, già perchè come ci abbassiamo di quota la temperatura sale vertiginosamente quindi si passa dai 16 gradi di bogotà la mattina alle 7 fino ai 40 gradi alle 2 di pomeriggio
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Una volta giunti a valle il calore è veramente opprimente oltre l'umidità, sembra impossibile il freddo sopportato la mattina alla partenza...
Giro di boa, iniziamo la risalita per ritornare a Bogotà attraverso un altro versante e durante il percorso incontriamo piu case quindi imbocchiamo una strada asfaltata ad appena 60 km dalla capitale....