Anche le formiche nel loro piccolo...

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Anche le formiche nel loro piccolo...

Messaggioda Sirrusina » 20/01/2012, 20:09

... si muovono!

Tonnare Sicule (6-8 Gennaio 2012)


Girare in solitaria è terapeutico per mille motivi che non starò qui ad elencare ed ogni anno, d'inverno, sono sempre partita per almeno un week end lungo. Ogni anno ho scelto un tema, una o più mete, fatto calcoli e preparativi.

L'anno scorso è saltato tutto causa postumi dell'incidente, disoccupazione e altre rogne varie; quest'anno quindi il riuscire a partire ha assunto un valore particolare.
Tecnicamente non è stato un week end in solitaria, ma ci si è avvicinato molto e ha portato con se un riprendere in mano tanti fili che avevo staccato e tante cose che mi hanno sempre restituito il sorriso.

Si parte dunque, nei giorni dell'epifania, con un bagaglio strano: valigie rigide semivuote, scelte solo perchè le previsioni minacciavano pioggia.
Lascio Catania bagnata dalle prime gocce di pioggia e l'autostrada (via obbligata oramai in direzione sud) è sferzata da un vento micidiale che sembra voglia strapparmi l'errina dalle gambe.
Mi manca un po' la musica dentro il casco, fida compagna di follie, e la moto non mi da quella sicurezza che è solita darmi.
Uscita dall'autostrada inizio a seguire il nastro di asfalto lucidissimo per l'usura e dal riverbero accecante.
Il percorso impostato sul navigatore è sempre più familiare e mi vien da ridere quando passo di fronte alle "arance du zzu Franco", vecchi ricordi di quando affittavamo la casa a Noto Marina e andavamo a comprare il pesce alla pescheria di Avola.
Con mia grande sorpresa è proprio li che percorso conduce! Non ricordavo assolutamente la tonnara a fianco!!
La recinzione che forse una volta impediva l'accesso è quasi totalmente divelta e posso girare la tonnara in lungo ed in largo.
Il sole mi scalda e il vento, che non accenna a scemare, increspa la superfice del mare. Son senza macchina fotografica e mi accontento di fare qualche scatto con il cellulare.
Sembrerà strano ma il saltellare fra quelle rovine, scivolose dove il mare le lambisce, mi ha fatto tornare bambina e stento ad andar via.
La meta successiva è la tonnara di Vendicari che ha sempre il suo fascino nonostante l'abbia già visitata una miriade di volte.
Mentre cammino in mezzo alla sabbia il cellulare inizia a squillare violentemente disturbando il rumore del vento.
A Catania diluvia, nei paesini etnei grandina e amici e parenti sono un po' preoccupati; sembra quasi di far loro il dispetto annunciando un bel sole caldo.
La presenza di pochi turisti mi permette di girare liberamente la tonnara e di riuscire a fare qualche scatto indisturbata.
Nonostante il ritmo di marcia volutamente lento ho fatto presto, decido quindi di cercare la tonnara di Marzamemi, inizialmente esclusa dal percorso perchè non riuscivo a trovarla su nessuna mappa.
Faccio strada verso Portopalo con il navigatore che protesta vivacemente per il cambio di rotta. Il cielo sopra Capopassero si inizia ad annuvolare, lasciando ogni tanto spazio al sole, ma tendendo sempre più al grigio scuro. Chiedo informazioni e riesco finalmente a trovare la tonnara... chiusa! Cancellata non scavalcabile con l'abbigliamento tecnico addosso che mi fa sembrare l'omino michelin.
Scatto un paio di foto e... piove!
Nella frazione di un secondo il sole, che nonostante tutto faceva capolino ogni qual volta scattavo una foto, viene sostituito da uno scroscione d'acqua che non mi lascia neanche il tempo di rimettermi i guanti.
Il vento che mi ha accompagnato dalla partenza si fa sempre più forte e le strade, già scivolose di per se, diventano una trappola.
Trovo rifugio provvisorio sotto la tettoia di un distributore di benzina e faccio 4 calcoli sul percorso che ancora mia aspetta.
Smette di piovere e inizio a fare strada.
Riprendere a piovere ma oramai sono lontana da Portopalo e decido di continuare.
Mentre costeggio il cimitero di Pachino, un gazebo vuoto nel parcheggio attira la mia attenzione e mi ci infilo con tutta la moto.
Mi asciugo l'abbigliamento con la microfibra della visiera e indosso il sopra dell'antiacqua.
E' come se il meteo mi stesse prendendo in giro... trovo riparo e smette di piovere, mi metto in marcia ricomincia a piovere!!
Riparto e l'ennesimo acquazzone mi fa optare per una pausa più lunga, anticipando il pranzo presso un bar lungo la statale.
Mentre pranzo con una scaccia (patate e salsiccia... giusto per rimaner leggeri!!) spunta persino il sole! ma baff...!!
Naturalmente quando metto in moto ricomincia a piovigginare!!
Decido per l'antiacqua completo e mi rimetto in marcia un po' innervosita dall'effetto vela.
Sotto il diluvio, cercando di tenere la moto nella corsia corretta incrocio un altro motociclista imbacuccato più di me (sopraguanti e soprascarpe!!), non sono l'unica matta allora!!
Il navigatore mi porta su strade che non conosco, senza alcuna segnaletica e solo dalle caratteristiche del paesaggio e da qualche scarabocchio su frecce improvvisate capisco che sono in zona Modica-Ragusa.
I consumi bassi dell'errina e la lunga autonomia mi permettono di far strada tranquillamente sulle strade deserte: non una macchina, uno scooter, non un distributore di benzina aperto o con l'automatico.
Rientro finalmente su una strada statale degna di tale nome, inseguita sempre dalla nuvola di Fantozzi che non mi vuole proprio mollare!! A Comiso riesco a far benzina ad un prezzo decente e mi rimetto in marcia verso Gela.
Non ero mai entrata a Gela dal lato dei petrolchimici; l'acciaio che brilla al sole, le enormi canne fumarie, i capannoni... lo spettacolo è agghiacciante! sarà anche per le strade deserte, ma il petrolchimico sembra un enorme alieno che mi sovrasta maligno.
Pausa caffè e si riparte direzione Butera mentre il sole inizia a calare allungando le ombre sull'asfalto.

La stradina consigliatami da Jack71 ha un asfalto bruttisimo, ma curve e paesaggi non mancano man mano che salgo di quota, come anche il freddo!!
Man mano che proseguo le temperature si fanno sempre più rigide, il sole è sempre più basso e inizia ad interevedersi la neve che imbianca le cime in lontananza.
Costeggio il lago vicino Butera e continuo a salire di quota mentre il sole cala sempre più.
Il navigatore, nonostante sia ora impostato su "strada più veloce", continua imperterrito a farmi fare stradine le cui condizioni peggiorano man mano, rallentando il ritmo di marcia e causandomi ogni tanto qualche problema di gestione con le forcelle che vanno sempre più spesso "a pacco" e il retrotreno che va per conto suo.
La segnaletica stradale quasi assente non mi aiuta e il non conoscere la zona mi frega! Ho freddo, la zona innevata è sempre più vicina, il vento mi sta rintronando ma sono costretta comunque a seguire il navigatore in quel giro infernale.
Riesco a sbucare sulla ss189 mentre cala il buio e... finalmente!!! Manca ancora parecchio al b&b e il freddo è tale che mi fanno male mani, piedi, faccia e ginocchia...ma almeno mi basterà seguire la statale!
L'asfalto brilla sotto la luce del faro e uscendo veloce da una curva la moto si intraversa facendo un rumore strano... ghiaccio!
La stanchezza della giornata e la precedente notte quasi insonne inizia a farsi sentire.
Si rimettere a piovere e l'intensità dell'acqua diventa tale che sono costretta a camminare con la visiera aperta a metà.
Dopo quella che mi è sembrata una eternità riesco ad arrivare al b&b.
Nonostante i termosifoni accesi, accendo pure la pompa di calore a 35° (alla faccia dello spreco) e solo dopo una doccia ultrabollente riesco a scongelarmi.
Sono solo le 20.00 ma per me è come se fosse mezzanotte.
Ceno, telefono a mamma per rassicurarla (tutto benissimo! nessun problema!!), prendo accordi con Ranieri e Mario per l'indomani e poi... nannaaaaaa!!!

Durante la notte si scatena una vera e propria bufera di vento e pioggia e lo sbacchettare continuo delle bandiere sventolanti del b&b mi sveglia più volte.
Alle 7 decido di uscire dalle coperte, ricompongo il bagaglio, doccia (ma a quanti milioni di gradi l'avevo fatta la sera prima??????? mi sono quasi ustionata al primo getto d'acqua!!) e vado a far colazione.
Enormi nuvoloni neri si rincorrono spostati dal vento che non s'è per nulla calmato e il sole che fa capolino non scalda per nulla.
Non so se ci avete fatto caso, ma quando sei in ritardo fai tutto così velocemente che finisci per uscire in anticipo, quando sei fortemente in anticipo finisci con l'uscire in ritardo!!
Lascio il b&b che son quasi le 9 e mi dirigo al primo appuntamento dove troverò Mario.
Appena esco dalla cancellata avverto subito un comportamento strano della moto e inizio a cercarne la causa: valigie? pressione gomme? asfalto ancora ghiacciato?
Mi fermo a fare benzina e visto che la moto continua a reagire in modo strano decido di andare per esclusione e come primo tentativo faccio misurar la pressione alle gomme e la faccio portare a 2.3.
Arrivo all'appuntamento con un buon quarto d'ora di ritardo e a conti fatti so già che avremo più di mezz'ora di ritardo all'appuntamento con Ranieri.
Inziamo a far strada cercando di uscire da Cammarata, con varie inversioni di marcia, navigatore impazzito e un dedalo di stradine minuscole con pendenze stratosferiche.
Riusciamo finalmente ad imboccare la statale per S.Stefano Quisquina.

Man mano che saliamo di quota la temperatura scende ed ai bordi della strada compare la prima neve. Inizio a pensare che forse non è una buona idea continuare e dopo un po' la neve inizia ad invadere la corsia di marcia.
Più saliamo più neve c'è finchè non mi fermo per consultarmi con Alcatraz. La prospettiva di tornare indietro e cercare una variante non mi alletta ma è anche vero che continuare sarebbe una follia.
Le macchine che scendono ci confermano i timori: oltre non conviene andare visto che più avanti la neve in carreggiata arriva a 20-30 cm.
Invertiamo la marcia e reimposto il navigatore che non ne vuol sapere. Dopo aver chiesto indicazioni alla prima pompa di benzina che incontriamo ci rassegnamo a proseguire lungo la scorrimento veloce.
E stica.. quanti autovelox!!

Arriviamo quasi alla costa per poi tornare indietro verso Corleone, dove abbiamo appuntamento con Profeta e compagna.
Il ritmo di marcia rallenta e la sensazione che ci sia qualcosa che non vada si fa sempre più forte: in frenata e in curva la moto sbanda visibilmente e non so se dipenda dall'asfalto che sembra oleoso per quanto è liscio o dalla moto o dal fortissimo vento che ci investe a raffiche.
All'uscita di una curva a gomito sento un bruttissimo rumore provenire dal retrotreno della moto: sarà mica uscita la catena??? :shock:
Un colpo di acceleratore e no.. non è la catena.
Proseguo sempre più lentamente finchè Alcatraz non mi affianca facendo segno di fermarmi.
Breve controllo e il verdetto: o è il mozzo posteriore che ha ceduto internamente o sono i cuscinetti del mozzo.
Non conviene continuare e inizio ad innervosirmi pur cercando di prenderla a ridere.
Avvisiamo Profeta della novità e cerchiamo di spiegargli dove siamo... in mezzo al nulla!!
Mentre aspettiamo che ci raggiungano i due palermitani scopriamo che anche i paraoli delle forche mi hanno abbandonato e che ho la gomma anteriore striata dall'olio che ne fuoriesce: minkia! minkia! minkia!
Il primo pensiero è quello di chiamare Salvo, mio mecca di fiducia nonchè amico (o almeno così mi piace pensare) che subito si attiva per cercarmi un meccanico in zona.
Peccato che la "zona" sia comunque distante parecchi km e l'errina potrebbe anche non farcela.

Alcatraz chiama un amico di Caltanissetta che in caso si terrà pronto per venirci a prendere con il carrello.
Arrivano Profeta e Vale e dopo aver trovato un meccanico di auto aperto (grazie Salvo!!!) proviamo a raggiungerlo.
Ritmo di marcia: 30 km/h a gas costante, 4 frecce accese e di sottofondo il rumore di ferraglia che viene dalla catena nonostante cerchi di tenere il gas costante.
Il paesaggio circostante è bellissimo, verdissime valli che sembrano cambiare tonalità di verde ogni volta che una raffica di vento muove l'erba.
Sarebbe stupendo se non fosse che ho la mascella serrata per il nervoso e sento il mal di testa arrivare.

Corleone sembra distante anni luce ma in qualche modo riusciamo ad arrivare e l'errina viene subito smontata.
La corona è talmente sottile da fare impressione; sapevo che era messa male, ma non pensavo così tanto.
I meccanici per fortuna hanno dei cuscinetti per il mozzo compatibili e dopo tanto martellare ('stardi... non hanno neppure riscaldato il mozzo prima di smontare i cuscinetti vecchi!!) e avvitare l'errina torna intera.

Nel frattempo ho fumato l'impossibile e cercato di mantenere il sorriso, ma si percepiva come un'aura irrespirabile di tensione attorno a me :mrgreen:
Rimontata la moto decidiamo di fermarci a pranzo li in paese visto che oramai s'è fatto tardi.
Mentre aspettiamo il pranzo guardiamo la cartina e decidiamo di tagliare direttamente verso Palermo visto che le ore di luce a disposizione sono ormai pochissime e Cefalù (dove è previsto il pernotto) è parecchio distante.

Reimpostato il tomtom ci rimettiamo in marcia e dopo le prime stradine secondarie, sporcate da ricordini di mucche e terriccio vario, mi si affianca Profeta e mi urla dal casco: non mi far fare sterrati, non ne ho mai fatti e non ne voglio fare!
............le ultime parole famose :mrgreen: :lol:
la provinciale che seguiamo ogni 300 metri è franata o è composta da ghiaino e mentre proseguiamo io sghignazzo un po' diabolica dentro il casco.
Povero Ranieri!! E povera Vale!!
Quando la strada sembra riprendere il corso normale ci troviamo davanti ad una frana melmosa: il fango da queste parti è prevalentemente fatto da creta che si appiccica in modo bastardo e una volta solidificatosi si toglie solo con la pompa a 7 bar!
Mi fermo perplessa: e mho? io lo affronterei, ma Profeta?
Alcatraz ha moto e gomme leggermente più idonee delle nostre ed è uno che fa enduro quindi non mi preoccupa, ma le due errine ??
Un microsecondo dopo questo pensiero un Profeta elettrizzato mi si affianca urlando "dai dai facciamolo!!"
Sono contagiosa? :mrgreen:
Il tempo di annuire e Alcatraz è già dall'altro lato :shock:
Nonostante avessi sconsigliato a Vale di star sulla moto e di attraversare a piedi, i due palermitani decidono di provare insieme...
due metri e... puf! moto coricata! :lol:
Rialzata la moto e fatto passare Rani dall'altro lato, torno all'errina camminando a zig zag cercando i punti dove il terreno è meno molle.
La creta ha talmente tanta presa che rischio più volte che lo stivale rimanga attaccato (mi vanno mooolto grandi e il piede tende ad uscire).
Con Mario e Ranieri dall'altro lato con macchina fotografica pronta ('stardi! meno male che non son caduta!! :lol: ) passo indenne ridendo come una bimbaminkia.
foto ricordo (siam scemi, si, :lol: tanto) e di nuovo in marcia mentre il sole è oramai bassissimo all'orizzonte.
Le condizioni dell'asfalto migliorano parecchio anche se disseminate di pozze d'acqua e consiglio a Profeta di passarci in mezzo per cercare di lavar via la creta dalle gomme ed evitare il rischio di scivoloni causa gomme sporche.
La mia giallona è in condizioni accettabili (olio che cola a parte) mentre la sua ha accumulato una quantità spropositata di creta fra la gomma anteriore e il parafango, oltre a quella appiccicata sul fianco.
Arriviamo all'ingresso della statale che è quasi buio e ci arrendiamo: si rientra del tutto!
Accompagnamo i due palermitani in città per un bancomat e una cosa calda al bar e poi veloci a Cefalù, mezzi congelati, verso una agognata doccia bollente.

Con enorme delusione l'acqua non è calda come speravo e la doccia non mi scongela per niente, ma almeno le due stanze son dotate ciascuna di lettone matrimoniale... aaahhh stanotte mi potrò spaparanzare!!
Scendiamo in centro a Cefalù alla ricerca di qualcosa con cui cenare e con mia enorme sorpresa il paese è parecchio vivo anche in inverno!
Il mare agitato che si infrange sugli scogli è uno spettacolo stupendo e perdiamo un sacco di tempo a girovagare chiacchierando.
Decidiamo per una pizzeria consigliataci da due autoctoni e... non l'avessimo mai fatto!
La pizza non è degna di tale nome e sul mio povero stomaco ha effetti devastanti.
Notte interrotta spesso dunque e un sonno non molto ristoratore.

La mattina dopo il vento s'è un po' calmato e un bel sole splende.
Doccia, colazione, riorganizzazione bagaglio, controllo alla moto e ritmi mooolto lenti.
Non ho molta voglia di tornare e la carenza di sonno si fa sentire.
Ci mettiamo in marcia tardi e l'aver trovato la gomma completamente intrisa d'olio e una bella pozzetta sotto mi fa desistere dal fare il giro originario previsto.
Scegliamo la 113, non eccezionale ne come curve ne come asfalto, ma almeno ci offre il panorama stupendo della costa.

Scivolando scivolando facciamo strada verso Messina e quando vedo l'indicazione per la piramide di Staccioli basta un gesto per invertire la marcia e salire a vederla.
Meno male che doveva essere una 3giorni solo in on!! :lol:
L'asfalto dopo un po' lascia il posto al ghiaino e alle pietre e, nonostante senta la forcella andare a pacco continuamente, imperterrita continuo a salire: oramai devo far rosicare Stefano Duka e farmi una foto sotto la piramide :lol:

Il luogo è particolare, siamo su uno sperone di montagna che ci offre la visuale del golfo da entrambi i versanti e l'aria limpidissima permette di vedere pure il promontorio di S.Vito lo Capo.
Disegni strani a terra fatti con pietre chiare in mezzo alla sabbia mi fanno tornare piccola e ci saltello in mezzo (ma quanto sono pirla????): illogica allegria :mrgreen:

Riprendiamo la strada fino ad una sosta caffè durante la quale Alcatraz sostituisce il cavo frizione della sua moto oramai al limite... porto sfiga io?? :shock:
Sosta successiva dopo le 14 per mangiare qualcosa e poi imbocchiamo l'autostrada.
L'errina mia non ce la fa più, la perdita d'olio dalle forcelle oramai è tale che le forche vanno a pacco pure sui dossi artificiali e a causa delle buche... per non parlare del rumore di ferraglia della catena che oramai si sente pure con il casco chiuso e a velocità! (io oltretutto ho esigenza di un bagno urgente, regalino della pizza terrificante della sera prima).
L'autostrada è sferzata dal vento in maniera inverosimile e ci costringe spesso a camminare stile "pendolo"; oramai non vedo l'ora di essere a casa, di un bagno e di una doccia ultrabollente.
Arriviamo allo svincolo di catania che è buio pesto. Sigaretta, due chiacchiere e poi ognuno per la sua strada.
Grazie errina per avermi riportato a casa nonostante tutto!




Qualche foto
Ultima modifica di Sirrusina il 22/03/2012, 8:51, modificato 2 volte in totale.
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Re: Anche le formiche nel loro piccolo...

Messaggioda Antoni..one » 20/01/2012, 22:07

beddu beddu ! :ok:

bellissimo racconto, mi fa tornare a mente i ricordi che ho della Sicilia, girata in camper nel 2003 con moglie e figlia piccola (a quel tempo ;) )
Noi la facemmo in senso inverso, a fine maggio..... la visiterei di nuovo, molto volentieri, questa volta in moto :) .
Per il momento mi accontento di leggere i tuoi racconti (anche perchè adesso ho mal di schiena e non potrei salire in moto :( ).
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Re: Anche le formiche nel loro piccolo...

Messaggioda Sirrusina » 20/01/2012, 22:19

è la vecchiaia!! :bi:


cavolo però... rimettiti in sesto che la stagione è appena iniziata!! :(

prossimamente secondo e terzo giorno ;)
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Re: Anche le formiche nel loro piccolo...

Messaggioda Gemica » 24/01/2012, 9:06

Decisamente la Sicilia e' la piu' bella regione d'Italia soprattutto per girarla in moto.....brava :bye:
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Re: Anche le formiche nel loro piccolo...

Messaggioda Silverkap » 24/01/2012, 9:34

In attesa che legga pazientemente il racconto del viaggio, un'unica cosa: le foto su faccia libro, no dai!!!! :cmb:
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filavano molto karascov, con piacevoli vibrazioni trasmesse al basso intestino. Ben presto alberi e buio fratelli, vero buio di campagna"
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Re: Anche le formiche nel loro piccolo...

Messaggioda CapitanBarbera » 24/01/2012, 9:51

Accidenti Sirru, ogni volta che leggo della Sicilia mi viene voglia di andarci in moto, e oggi mi fai venire ancora più voglia.....!!!!!!

Brava, bella girata..... :claps: :claps:
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FACCIO UN GIRO INTORNO ALLA MOTO A CONTARE LE RIGHE, ORGOGLIOSO TOCCO LE FERITE AMMIRANDO FIERO LE SUE CICATRICI, FELICE CHE MI ABBIA PORTATO OVUNQUE !!!!
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Re: Anche le formiche nel loro piccolo...

Messaggioda Reds » 24/01/2012, 10:53

:claps: :claps: :claps:
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Re: Anche le formiche nel loro piccolo...

Messaggioda Sirrusina » 24/01/2012, 14:54

Il report ancora non è nemmeno a metà... :boh:

silver le foto sono su facciadalibro perchè le carico con il cellulare :oops: le avessi fatte con la macchina fotografica sarebbero su picasa :oops:
il link comunque dovrebbe funzionare anche per chi non ha fb :boh:
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Re: Anche le formiche nel loro piccolo...

Messaggioda Silverkap » 24/01/2012, 17:55

Sirrusina ha scritto:Il report ancora non è nemmeno a metà... :boh:

silver le foto sono su facciadalibro perchè le carico con il cellulare :oops: le avessi fatte con la macchina fotografica sarebbero su picasa :oops:
il link comunque dovrebbe funzionare anche per chi non ha fb :boh:



è il fatto di andare su facebook per dover vedere delle foto...
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Re: Anche le formiche nel loro piccolo...

Messaggioda Sirrusina » 24/01/2012, 17:58

prometto che la prossima volta mi porto la macchina fotografica :mrgreen:
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Re: Anche le formiche nel loro piccolo...

Messaggioda SERPE » 25/01/2012, 11:23

Sirrusina ha scritto:il link comunque dovrebbe funzionare anche per chi non ha fb :boh:



le postazioni aziendali quasi sempre hanno fb bloccato.... :bye:
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Re: Anche le formiche nel loro piccolo...

Messaggioda Sirrusina » 22/03/2012, 8:52

Report completato...

scusate il ritardo :oops:

in questi giorni vedo di completare con le foto :boh:
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Re: Anche le formiche nel loro piccolo...

Messaggioda Gemica » 22/03/2012, 12:30

DAI DAI facci vedere la bella sicilia.... :bye: :bye: :bye: :bye: :bye: :bye:
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Re: Anche le formiche nel loro piccolo...

Messaggioda fil52 » 22/03/2012, 20:27

:onore: :onore:
sei fantastica nel raccontare di una terra che
mi ha sempre fatto sognare non perche sia SICULO ma perche è veramente la migliore isola al mondo :claps:
quanto posso ci ritorno volentieri con amici :cin: ed infatti dal 25 aprile al 1°maggio sbarchiamo :bye:
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Re: Anche le formiche nel loro piccolo...

Messaggioda Sirrusina » 22/03/2012, 20:29

dove come e quando? :mrgreen:

se le cose procedono come spero anche io sbarcherò il 25 in sicilia o forse il 26 mattina :mrgreen:
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Re: Anche le formiche nel loro piccolo...

Messaggioda fil52 » 22/03/2012, 20:35

Sirrusina ha scritto:dove come e quando? :mrgreen:

se le cose procedono come spero anche io sbarcherò il 25 in sicilia o forse il 26 mattina :mrgreen:


:gerg: Imbarco il 24 aprile alle ore 23 da Genova
dai che abbiamo la possibilità di vedere le nostre facce :cin:
la tua sarà certamente la migliore :bye: :bye:
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Re: Anche le formiche nel loro piccolo...

Messaggioda Sirrusina » 22/03/2012, 20:39

sull'ultima affermazione ho dei seri dubbi!!! :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

io dovrei imbarcarmi a napoli e sbarcare direttamente a Catania... e andrò dritta a lavorare :ops:
"Tagliare una curva è come privarsi di 1 minuto di sesso..." (Giuspe)

Quando faccio la brava sto bene, ma quando faccio la cattiva sto meglio. (Mae West)

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Re: Anche le formiche nel loro piccolo...

Messaggioda fil52 » 22/03/2012, 20:47

Sirrusina ha scritto:sull'ultima affermazione ho dei seri dubbi!!! :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

io dovrei imbarcarmi a napoli e sbarcare direttamente a Catania... e andrò dritta a lavorare :ops:

Peccato :ranting:
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Re: Anche le formiche nel loro piccolo...

Messaggioda Sirrusina » 22/03/2012, 20:50

fammi sapere che giro fai che proviamo ad incrociarci il week end :ok:

i miei rientri sono sempre così :lol: :lol:
non ti dico in che condizioni sono rientrata al lavoro dopo la 2 giorni in toscana con un pugno di queste rekkie :lol: :lol: :lol:
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Re: Anche le formiche nel loro piccolo...

Messaggioda fil52 » 22/03/2012, 21:00

Sirrusina ha scritto:fammi sapere che giro fai che proviamo ad incrociarci il week end :ok:

i miei rientri sono sempre così :lol: :lol:
non ti dico in che condizioni sono rientrata al lavoro dopo la 2 giorni in toscana con un pugno di queste rekkie :lol: :lol: :lol:

:onore:
più o meno questo è l'itinerario di massima
http://g.co/maps/584gk
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