Ciao ragazzi, ultimamente i miei giri in moto sono spesso di questa portata, al punto che ho i cerchi da off con i tasselli montati a prendere polvere e le gomme stradali che si stanno consumando a vista d'occhio. Tant'è, l'uscita di venerdì ho deciso di condividerla. Di fatto, complice il turno lavorativo pomeridiano, dopo aver espletato le mansioni del bravo papà e aver fatto un'oretta di palestra, alle 10.00 sono con il kiulo sulla moto direzione Avigliana. In 8' sono fuori città e dopo 23' sono al lago.
Fiancheggio il lago grande in direzione Giaveno e dopo pochi km prendo la strada a dx in direzione Sagra di San Michele Colle Braida, da subito la strada inizia a salire immersa nella fitta vegetazione con scorci panoramici sulla val susa, il traffico quasi nullo l'asfalto perfetto e la strada piena di curve a medio raggio e tornanti invoglia a spingere, ma evito di fare il pirla e mantengo un'andatura allegra pennellando le curve senza dover mai frenare giocando con il cambio e l'acceleratore. Giunto nei pressi della Sagra, a circa 800 mt, l'effetto che questa fortezza costruita sulla punta della roccia, a guardia dell'ingresso della Valle, è sempre lo stesso "affascinante". Abituato a vederla dalla strada, da e per la Val Susa, quando sei lì a due passi ogni volta resto incantato, in fondo è una costruzione millenaria, ha ispirato Eco per il libro "il Nome della Rosa", merita sicuramente una visita anche se per visitarla vestitevi comodi, gli innumerevoli gradini necessari per accederci vi metteranno a dura prova. Il tempo che ho a disposizione non mi da la possibilità, oggi, di fare la visita in questo luogo mistico, per cui proseguo e dopo altri 2km di curve in salita arrivo al Colle Braida a quota 1000, importante fulcro tra la Val Susa e la Val Sangone. Sosta caffè al bar e prendo la strada sterrata che parte da dietro il campo di bocce, vengo inghiottito dal bosco, la temperatura è veramente gradevole e la strada è una gippabile larga, i tornanti si fanno in tutta sicurezza ha qualche semplice passaggio tecnico con in alcuni punti dei graziosi dossi morbidi che invitano a dare il gas per far decollare con estrema semplicità la ruota anteriore. Arrivato in cima a quota 1450mt, mi godo il panorama il fresco e poi scopro che la strada finisce in una abitazione, unica via e rifare in discesa la strada appena fatta. Torno giù e decido di dare un'occhiata al Montana, il gps mi dice che se prendo la strada a sx al primo tornante dovrei arrivare giù verso Giaveno, così imboccata l'altra sterrata inizio a salire ma dopo pochi km il gioca finisce su un terrapieno con una specie di piccolo obelisco e la strada chiusa da un sbarra di ferro con un divieto di accesso enorme. Poco male, torno indietro e mi faccio la strada asfaltata in discesa che dal Braida mi porta a Giaveno. Il divertimento è assicurato, le curve e i tornanti li pennello seguendo il loro naturale e sinuoso andamento godendomi un costante panorama su i due laghi di Avigliana, che raggiungo poco dopo insieme ai 35° di questa calda estate. Punto la moto in direzione casa anche perché l'orologio mi ricorda che alle 13 il mio lavoro mi aspetta. Ok, sono solo poco più di un centinaio di km fatti in 2 h 15, però mi sono divertito, adoro le endurone bicilindriche.
Ciao alla prossima.
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