4giorni per 4 bikers tra Italia e Francia
Inviato: 19/06/2016, 10:31
Ciao! condivido il racconto del bel fine settimana allungato appena trascorso !!!
Avevamo da tempo puntato sul weekend del 11-12 giugno, perché a Padova, con la festa del Santo Patrono il 13, sarebbe stato per tutti un long weekend. Ci abbiamo aggiunto il venerdì 10 e ne è nato un mini tour da 4 giorni che ci ha permesso di arrivare fino alle alpi Marittime francesi, con un percorso che minimizzasse l’uso di pallostrada.
Siamo 4 amici: Luca, il capogita, con la BMW R1200ST, Paola, la nostra Lady Bike, con la supersportiva Suzuki GSX-R, Sandro con la 990 ADV ed io con la “motoretta” come la chiamano loro: 690 Enduro R.
Non si potrebbero pensare 4 moto più diverse…ma la passione motociclistica è il collante più forte.
Ci troviamo venerdì alle 9 ad Este ed inizia la traversata della Padania: Montagnana, Mantova, Guastalla…
e poi Brescello, il paese di Don Camillo e Peppone, dove si fa una sosta ristoratrice. Il meteo dà variabile, ma sulla nostra rotta si apre il sereno.
Si arriva nel Parmense. Dopo un ottimo pranzetto in una Trattoria tipica e l’assaggio delle leccornie locali si comincia a salire l’Appennino, tra boschi verdissimi, castelli imponenti, come quello di Bardi e una sosta a Bobbio, un magnifico borgo con un incredibile ponte romano a 11 arcate sul Trebbia… un gioiello..
Si valica l’Appennino, sempre su belle strade tortuose e pochissimo trafficate, verso la Liguria e nei pressi di Genova si fa uno dei pochi tratti autostradali per raggiungere Albisola, dove pernottiamo, non prima di aver gustato una cenetta a base di pesce sul lungomare
Il sabato il cielo è grigio ma le previsioni indicano che andando verso ovest, in Francia, il tempo è bello, per cui Sandro ed io decidiamo di dividerci dai 2 stradisti e di passare il confine sulle montagne di Imperia in off.
Ci ritroveremo poi nel pomeriggio. Così al casello di Albenga ci salutiamo e con le due moto “adventure” iniziamo a risalirle al valle di Pieve di Teco e poi su e ancora su, su una striscia di asfalto sempre più stratta, attraversando frazioni e contrade perse tra i ripidi versanti dell’Appennino ligure. Arriviamo a San Bernardo d Mandatica 1265m, dove inizia il nostro percorso off. Ci informiamo all’unico bar locale della situazione: il classico percorso della Via del Sale Monesi-Limone, che parte qualche chilometro più in alto, è ancora chiuso per neve, ma la strada che porta alla Bassa di Sanson m1680, per il Colle di Garezzo, m1771, è percorribile e ci avviamo! Sono 20 km di una bella strada sterrata con fondo sassoso, pochissimo fango nonostante le piogge del periodo, l’emozione di un paio di gallerie scurissime e con fondo scivoloso che richiedono un minimo di attenzione. L’unico inconveniente “tecnico” è il bagaglio di Sandro: una borsetta Francorosso (una froceria direbbe Seven… ) legata con una corda elastica che ad ogni salto tenta di abbandonare la moto e costringe a qualche sosta per risistemarla.
Il percorso si snoda tra i pascoli e raggiunge il confine francese alla Bassa di Sanson da cui , con altri 20 km di strada bianca, a volte fin troppo ricoperta di ghiaino, si raggiunge La Brigue, sulla strada che scende dal col di Tenda. Un bellissimo percorso, semplice ma di grande soddisfazione.
Da La Brigue ci buttiamo a capofitto per la bellissima strada che scende da col di tenda e poi super igli infiniti tornati del mitico Col di Turini, che tanti ricordi di mitiche imprese del rallye di Montecarlo riporta alla mente.
Scesi sull’altro versante ci ricongiungiamo con Paola eLuca e assieme si scala il col de Cayolle2326m, per poi scendere a Barcelonette dove si pernotta.
La domenica, con un tempo splendido, è dedicata al mitico Col de la Bonette 282m, strada più alta d’Europa. I panorami e le vedute, sia lungo il percorso che sul passo sono veramente fantastici, da riempire gli occhi e il cuore. Si scende per una bellissima strada panoramica, con altre fermate per fissare con le immagini almeno qualche scorcio delle bellezze che si susseguono.
Tappa successiva al Col de la Lombarde, altra bellissima strada di montagna, che segna il confine con la provincia di Cuneo e dove sono ancora evidenti le scritte che ricordano il passaggio del Giro di quest’anno, grazi al quale anche l’asfalto della parte italiana è esto abbondantemente risistemato.
Si scende a valle in direzione di cuneo per poi deviare verso Mondovì e le dolci colline delle Langhe, paesaggio completamente diverso, quasi rilassante dopo le severe vallate alpine.
Arriviamo in serata ad Acqui Terme, simpatica e vivace cittadina, con una singolare fontana di acqua a 75° che sgorga direttamente in piazza. Qui si pernotta.
Il lunedì è la giornata del rientro. Dopo un breve tratto autostradale per svincolarci dal nodo di Genova-Sestri, si percorrono le piacevolissime strade dell’entroterra ligure sopra le 5 Terre con il passo del Bracco,
per poi percorrere la Cisa e ritornare nel Parmigiano. Un pranzo veloce con le prelibatezze parmensi e l’ultimo tratto di pianura, rigorosamente lontani dalle autostrade ci riporta in Veneto , ad este, miracolosamente senza una goccia di pioggia!!! Le tute antiacqua sono rimaste nel bagaglio per tutti i 4 giorni!!!
Che dire: 4 giorni, 1600 km, per noi con le enduro la soddisfazione di aver varcato il confine in off, tanta amicizia e tanto divertimento…un bel fine settimana lungo, una piccola impresa da ricordare!!!
Un grazie particolare a Luca che ha organizzato il percorso, e a Sandro che ha curato la variante offroad!!!!
QUI trovate una galleria di foto.
https://goo.gl/photos/dFr6nJbrWy4JwRQE7
Ciao!
Umberto
Avevamo da tempo puntato sul weekend del 11-12 giugno, perché a Padova, con la festa del Santo Patrono il 13, sarebbe stato per tutti un long weekend. Ci abbiamo aggiunto il venerdì 10 e ne è nato un mini tour da 4 giorni che ci ha permesso di arrivare fino alle alpi Marittime francesi, con un percorso che minimizzasse l’uso di pallostrada.
Siamo 4 amici: Luca, il capogita, con la BMW R1200ST, Paola, la nostra Lady Bike, con la supersportiva Suzuki GSX-R, Sandro con la 990 ADV ed io con la “motoretta” come la chiamano loro: 690 Enduro R.
Non si potrebbero pensare 4 moto più diverse…ma la passione motociclistica è il collante più forte.
Ci troviamo venerdì alle 9 ad Este ed inizia la traversata della Padania: Montagnana, Mantova, Guastalla…
e poi Brescello, il paese di Don Camillo e Peppone, dove si fa una sosta ristoratrice. Il meteo dà variabile, ma sulla nostra rotta si apre il sereno.
Si arriva nel Parmense. Dopo un ottimo pranzetto in una Trattoria tipica e l’assaggio delle leccornie locali si comincia a salire l’Appennino, tra boschi verdissimi, castelli imponenti, come quello di Bardi e una sosta a Bobbio, un magnifico borgo con un incredibile ponte romano a 11 arcate sul Trebbia… un gioiello..
Si valica l’Appennino, sempre su belle strade tortuose e pochissimo trafficate, verso la Liguria e nei pressi di Genova si fa uno dei pochi tratti autostradali per raggiungere Albisola, dove pernottiamo, non prima di aver gustato una cenetta a base di pesce sul lungomare
Il sabato il cielo è grigio ma le previsioni indicano che andando verso ovest, in Francia, il tempo è bello, per cui Sandro ed io decidiamo di dividerci dai 2 stradisti e di passare il confine sulle montagne di Imperia in off.
Ci ritroveremo poi nel pomeriggio. Così al casello di Albenga ci salutiamo e con le due moto “adventure” iniziamo a risalirle al valle di Pieve di Teco e poi su e ancora su, su una striscia di asfalto sempre più stratta, attraversando frazioni e contrade perse tra i ripidi versanti dell’Appennino ligure. Arriviamo a San Bernardo d Mandatica 1265m, dove inizia il nostro percorso off. Ci informiamo all’unico bar locale della situazione: il classico percorso della Via del Sale Monesi-Limone, che parte qualche chilometro più in alto, è ancora chiuso per neve, ma la strada che porta alla Bassa di Sanson m1680, per il Colle di Garezzo, m1771, è percorribile e ci avviamo! Sono 20 km di una bella strada sterrata con fondo sassoso, pochissimo fango nonostante le piogge del periodo, l’emozione di un paio di gallerie scurissime e con fondo scivoloso che richiedono un minimo di attenzione. L’unico inconveniente “tecnico” è il bagaglio di Sandro: una borsetta Francorosso (una froceria direbbe Seven… ) legata con una corda elastica che ad ogni salto tenta di abbandonare la moto e costringe a qualche sosta per risistemarla.
Il percorso si snoda tra i pascoli e raggiunge il confine francese alla Bassa di Sanson da cui , con altri 20 km di strada bianca, a volte fin troppo ricoperta di ghiaino, si raggiunge La Brigue, sulla strada che scende dal col di Tenda. Un bellissimo percorso, semplice ma di grande soddisfazione.
Da La Brigue ci buttiamo a capofitto per la bellissima strada che scende da col di tenda e poi super igli infiniti tornati del mitico Col di Turini, che tanti ricordi di mitiche imprese del rallye di Montecarlo riporta alla mente.
Scesi sull’altro versante ci ricongiungiamo con Paola eLuca e assieme si scala il col de Cayolle2326m, per poi scendere a Barcelonette dove si pernotta.
La domenica, con un tempo splendido, è dedicata al mitico Col de la Bonette 282m, strada più alta d’Europa. I panorami e le vedute, sia lungo il percorso che sul passo sono veramente fantastici, da riempire gli occhi e il cuore. Si scende per una bellissima strada panoramica, con altre fermate per fissare con le immagini almeno qualche scorcio delle bellezze che si susseguono.
Tappa successiva al Col de la Lombarde, altra bellissima strada di montagna, che segna il confine con la provincia di Cuneo e dove sono ancora evidenti le scritte che ricordano il passaggio del Giro di quest’anno, grazi al quale anche l’asfalto della parte italiana è esto abbondantemente risistemato.
Si scende a valle in direzione di cuneo per poi deviare verso Mondovì e le dolci colline delle Langhe, paesaggio completamente diverso, quasi rilassante dopo le severe vallate alpine.
Arriviamo in serata ad Acqui Terme, simpatica e vivace cittadina, con una singolare fontana di acqua a 75° che sgorga direttamente in piazza. Qui si pernotta.
Il lunedì è la giornata del rientro. Dopo un breve tratto autostradale per svincolarci dal nodo di Genova-Sestri, si percorrono le piacevolissime strade dell’entroterra ligure sopra le 5 Terre con il passo del Bracco,
per poi percorrere la Cisa e ritornare nel Parmigiano. Un pranzo veloce con le prelibatezze parmensi e l’ultimo tratto di pianura, rigorosamente lontani dalle autostrade ci riporta in Veneto , ad este, miracolosamente senza una goccia di pioggia!!! Le tute antiacqua sono rimaste nel bagaglio per tutti i 4 giorni!!!
Che dire: 4 giorni, 1600 km, per noi con le enduro la soddisfazione di aver varcato il confine in off, tanta amicizia e tanto divertimento…un bel fine settimana lungo, una piccola impresa da ricordare!!!
Un grazie particolare a Luca che ha organizzato il percorso, e a Sandro che ha curato la variante offroad!!!!
QUI trovate una galleria di foto.
https://goo.gl/photos/dFr6nJbrWy4JwRQE7
Ciao!
Umberto