IL Zio THOR, SECONDA USCITA...

[POLPO]

Leggo qui e là battute spiritiche, non me ne curo, nel mondo c'è tanta invidia.
Qui sotto c'é la cronaca della seconda gita di enduro del Zio Thor.
Ormai è pronta per andare in giro anche con Myster, tempo qualche mese e se lo mangia in insalata.

P.


ALISA, SECONDA GITA DI ENDURO.

Drinnn... drinnn... drinnn... drinnn... drinnn... drinnn... drinnn... drinnn... drinnn... drinnn... drinnn... drinnn... drinnn... drinnn... drinnn... drinnn... drinnn... drinnn... drinnn... drinnn... drinnn... drinnn... drinnn... drinnn... drinnn... drinnn... drinnn... drinnn... drinnn... drinnn... drinnn...

“EEEEEhhh...”
“Ciao Polpo, sono l’Alisa, domani verresti con me a fare un altro giro? il ginocchio non mi fa più male, mi sento da Zio, ciò voglia di dare manciate di gas e allora ho pensato che potremmo andare, andiamo?”

“Guarda che ‘stavolta ci sarà anche la neve mescolata col fango, sarà ancora più croccante e scivoloso, sei sicura?

“Be’, meglio così, no?, almeno c’é più mordente, no? Dai che ci divertiamo! ‘scolta, facciamo pure il pic-nic, porto del pane buono, uova sode, acciughe al verde, mortadella, un pezzo di raschera, i panini con la capricciosa, banane, mandarini, birra, le bugie ripiene di crema... dai, andiamo!”

“Guarda che non possiamo organizzare un matrimonio calabrese lungo il fiume, poi giriamo con la mappazza, non credo che sia il caso.”

“Vabbe’, dai andiamo, ci vediamo domani, puntuale.”



Domenica mattina.

Il cielo è coperto, il sole non si vede, forse verrà fuori più tardi.
Quando arrivo dalla Alisa, la sua WR è già fuori, pronta per scatenare l’inferno.
La vestizione è in ritardo, il Zio Thor mi fa vedere le sue calze da enduro, marca Thor.
Dice che ha già ordinato le ginocchiere, marca Thor e aggiunge anche che oggi aprirà l’accelera-Thor, “ah ah ah ah ah ah...” ride da sola... vuole fare la simpatica.

Non ha ancora indossato il casco, non ha la giacca e i guanti e decide che vuole accendere il motore. Le suggerisco di essere pronta del tutto, se il motore dovesse partire poi bisognerebbe tenerlo su per altri venti minuti in attesa di completare la vestizione.
Non la prende bene.

Quando è definitivamente pronta per la partenza, diamo contatto: silenzio. Batteria a zero o quasi.
“Hai tenuto in carica la batteria durante la settimana?”
“No...”
Si guarda la punta degli stivali.
Mi sembra di essere la maestrina dalla penna rossa.
“E che cosa ti avevo detto di fare in settimana?”
“Di caricare la batteria.”
“Ah, ecco!”
"E la moto è ancora sporca da domenica, perché non l'hai lavata?"
"Me ne sono dimenticata e poi la moto me la lavava il mio fidanzato..."

‘Sti pizzaioli hanno un sistema che non si acchiappa con l’enduro. Andando in giro con una moto da pizzaiolo al massimo ti devi occupare dei moscerini, di cambiare la visiera diurna con quella notturna, consumare le saponette con la carta vetrata, scrivere sui siti da pizzaioli, dire che devono indurire il chattering, parlare di gomme Pirelli Diablo, cliccare “Mi Piace” sulle pagine feiss degli amici, criticare Valentino Rossi e Marco Melandri, il resto lo fanno fare al meccanico. E pagano... pagano...

Insisto col pulsante e la batteria dà qualche segnale, il motore attacca a muoversi, parte!
Lo tengo appena su di giri, si stabilizza.
L’Alisa sale su e si spegne.
S’attacca al pulsante come fosse un campanello e consuma quella fiammella di energia. Morta.

Pedala-Thor comincia a pedalare. Pedala, pedala, pedala BRAAMMMM.... è partita!
Corro alla mia moto, giro la chiave, dò un calcio, parte e la sua muore.
Pedala, pedala, pedala, pedala, sale la nebbia negli occhiali del Zio Thor fino a quando gli occhi si appannano, spariscono dietro una cortina di nebbia, appunto...
Non parte.
Prende fiato, il Zio Thor. Ci riprova, pedala, pedala, pedala e non parte.
Della batteria “gnanca a parlene”.
Il fratello del Zio Thor, non si vede, oggi s’è trovato di meglio da fare.
“Dai, fai provare me.”
“NO!, lo devo fare io, altrimenti che sto a fare qua?”
Pedala, pedala, pedala, pedala, pedala, pedala... non parte.
La signorina sta perdendo le forze, ammolla dei calci poco convinti, il motore fa dei su e giù per niente efficaci, l’unica cosa che ottiene sono delle deboli scuregge dalla marmitta: fum-fu, fum-fu, fum-fu...,
“Eppure Marco Myster mi aveva detto che questo era il sistema giusto per avviare il motore...”
Il tempo passa. Fa freddo.
BRAAAAAAAAMMMMMM... BRAAAAAAAMMMMMM... BRAAAAAAAAAAAAAMMMMM...
c@zz0 è partita!, corro verso la mia moto, salgo su alla garibalda, giro la chiave, le dò un calcio, parte, Thor mette la prima e il motore si spegne.
Mi guarda come a dire: “Be’, che vuoi, è stata lei, mica io!
Spengo l’XT per la quarta volta e torno sui miei passi.
“Adesso provo io, altrimenti rimaniamo qui tutta la mattina.”
Avvia-Thor non replica, scende dalla moto e beve acqua dal tubo dell’orto.
Salgo sulla WR, assesto un calcio maschiale dakariano e il motore si rimette a cantare fringuello... BRAAAAMMMMMM... BRAAMMMMMM...
“Quando metti la prima devi tenere il motore un po’ su che la frizione è fredda e attacca un po’...
Thor mi guarda strana e accenna una protesta del tipo “guarda ciccio che io il motore lo tenevo su ma lui s’è spento.”
Mi tocca farle vedere che se il motore gira davvero ficchi la prima e non si spegne... Umiliata.

BRAAAAMMMM... BRAAAMMMMM.... BRAAAAAAAAAA

Gliela restituisco in folle col motore che gira allegro, francamente caldo a sufficienza, tocca muoversi altrimenti l’acqua comincia a bollire.

“ADESSO...” BRAAAAAA.... “SALI E...” BRAAAAA... “APPENA FICCHI LA MARCIA...” BRAAAAAA... “TE NE VAI SENZA ASPETTARE NIENTE...” BRAAAAAAMMMM “CAPITOOOO???” VAI E BASTA...”

Mi guarda offesa del trattamento da pizzaioli.
Ficca la marcia e urlo: “VAI VIA VIA VIA VIAAAAAAA VAI VAI VAIIIIIII ....
BRAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAaaaaa... braaaaaa... braaa... aaaaaa...aaa...
È andata.
Salgo sulla mia e la seguo
Bestia, fa un bel fresco. Non è ghiacciato ma se non esce un po’ di sole ci ghiacceremo le palle in fretta. Il cielo è grigio topo. La campagna ha quell’aria solitaria e appuntita che ispira un tè caldo e una torta di mele, altro che andare a fare i pirla sul fango corretto neve.
Prendiamo uno stradello nuovo e troviamo subito un bel paciugo molle.
Nei punti all’ombra c’é solo neve quasi ghiacciata, tocca guidare con attenzione.
Thor annuncia che oggi andrà più piano che vuole godersi il panorama.
Infatti in poco tempo la perdo. L’altra volta facevo fatica a starle dietro, ‘stavolta rimane nelle retrovie.
A un bivio mi fermo, la vedo da lontano, arriva con calma, guida con circospezione, è chiaro che non ha voglia di prendere una facciata di prima mattina.
Su un rettilineo innocente e privo di ostacoli si inclina sempre più a sinistra e si corica tra fango ed erba, senza un motivo.
La raggiungo in moto e le chiedo che cosa sia successo.
Ride.
“Boh, non lo so, sono caduta.”
Ripartiamo e dopo un paio di chilometri prendo uno stradino che porta dritto al fiume.
Seguo le tracce di una macchina e finisco su una spiaggia di sabbia vera. Thor mi raggiunge.
Spegniamo i motori e ci godiamo il ruscellare dell’acqua lì vicino.
“Allora, quando sarà ora di uscire di qui dovrai usare il gas perché la sabbia è molle... fai una bella curva larga laggiù, col gas ben aperto altrimenti ti pianti.” Il laggiù è vasto come la provincia di Matera, una spiaggia enorme.
Mi guarda e non favella... pensa che me la stia tirando da uomo del deserto.
Quando decide di partire le faccio le ultime raccomandazioni: “Fai un bel giro largo in seconda, col gas aperto bello allegro e non mollare altrimenti ti pianti...Ok?”
“Ok!”
Parte in prima, mette la seconda, prosegue due metri e il motore emette questo suono, lo giuro:
broot... brooo... bro-bro... broo breee... breee... bret bruuooot-t-t-t..... morto. Piantata nella sabbia fino ai mozzi. Penso che sarà una lunga giornata.
La raggiungo e penso anche che forse era meglio rimandare la sabbia a un’altra volta. Troppo tardi.
Però penso anche che io sono stato letteralmente scaraventato in mezzo all’Algeria, tra le dune vergini, su Bombarda XR 600 RR Sport ,e al mio attivo avevo, lo giuro: tre chilometri, su uno stradello di campagna, asciutto, per vedere la differenza tra guida in piedi e seduto e un ottavo di Cavalcata non Competitiva delle Colline del Monferrato meglio conosciuta come la Monfa, edizione 2002. Mi ricordo ancora che le “scope” scortavano me e quell’altra, “The Stronz”, come le pecore, eravamo gli ultimi di un migliaio di motardi. A un certo punto uno dei ragazzi disse: “Ragazzi, sono già le quattro, siete brasati da ore, a questa velocità arrivereste alla fine tra circa dodici ore, se prendete quell’asfalto in venti minuti siete a Casale.” Prendemmo quell’asfalto e da quel momento molte cose successero, pizzaiolo compreso, buttana la minghia infame.
Insomma, dalla Monfa all’Algeria senza passare dal Via.
Quando raggiungo Thor sta provando con l’avviamento elettrico, l’effetto è quello solito, masturbare un cadavere in decomposizione: zero.
“Vabbe’, pedalo un po’.” dice.
pedala, pedala, pedala pedala, pedala, pedala pedala, pedala, pedala pedala, pedala, pedala pedala, pedala, pedala... niente.
Si spoglia mezza. Tira il fiato.
pedala, pedala, pedala pedala, pedala, pedala pedala, pedala, pedala pedala, pedala, pedala pedala, pedala, pedala... niente.
Mi spoglio mezzo.
Pedalo io, pedalo con tecnica sopraffina ma non succede un c@zz0.
Rinuncio, la moto è ingolfata, qualcosa capiterà più tardi.
Ce la contiamo per un po’, poi suggerisco che coricare la moto aiuterebbe perché si svuota il carburatore e forse...
L’Alisa decide che ci prova ancora una volta, sale sulle pedane e mentre sta per attaccare a pedalare il sostegno messo sotto il cavalletto si sfila, il cavalletto sprofonda nella sabbia e si coricano entrambe. La moto rimane ferma, Thor comincia a sussultare dalle risate.
Quantomeno il carburatore si sta svuotando.
Sì, la giornata sarà lunga ed è appena cominciata.
Le dò una mano a tirar su la moto e poi la lascio fare. Decido per una passeggiata sulla spiaggia a cercare conchiglie...
BRAAAAAMMMMMMM... BRAAAAMMMMM... BRAAAMMMMMMMM....
Corro dal Zio Thor e la prego di non farla spegnere, BRAAAAMMMM... BRAAAMMMMMM... BRAAAAAMMMMMMM... BRAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA.... AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA.....
Mi molla il gas e comincia a vestirsi, quando è pronta sale sulla moto e le raccomando ancora di dare del gran gas, fare una bella curvona larga e non mollare mai il gas altrimenti si pianta nella sabbia e siamo fritti di nuovo...
Mi guarda, sul suo casco compare una scritta luminosa: NON SONO CONVINTA CHE QUESTA STRATEGIA SIA QUELLA GIUSTA, SECONDO ME DOVREI USARE IL GAS IN MANIERA STUDIATA, A COLPETTI, COME SINGHIOZZI, L’HO LETTO SU MOTOCICLISTE.NET
“Dice, va be-bene s-sì il gas a-abbastanza aperto...!”
Non mi convince.
“Ok, fai fare a me, vurria mai che si spenga ancora e passiamo un’altra ora a pedalare come due stronzi...”
“NO! così mi distruggi, ne va del mio onore, non potrei tornare a casa e guardare in faccia i miei gatti, che cosa dico ai miei gatti? che mi sono fatta portare la moto fuori dal sabbione?”
“Eddammi ‘sta moto, cazzarola!”
La faccio cadere dalla moto, lei finisce in terra e mi trascina giù, per un paio di minuti abbiamo una colluttazione, lei usa delle mosse di Vale Todo, io le caccio in bocca una manciata di sabbia e finisce lì. Uno a zero per me.
Intanto la moto: BRAAAAAMMMMM...BRAAAAMMMMMM... si teneva su di giri da sola nell’attesa che i due stronzi decidessero di fare qualcosa di utile.
Alla fine Sabbia-Thor si convince che guido io e parto come se fossi alla partenza dell’Enduro del Touquet. La moto, che è una santa, parte a fionda e alza una colonna di sabbia che abbatte un paio di piccioni di passaggio, faccio tutto il sabbione come fossi il grande, inarrivabile, indimenticabile Meoni e porto la moto in una zona di terra dura. Molto figo, non c’é che dire.
Thor arriva con passo lento, come uno scalatore in cima all’Everest, panata come una cotoletta, le prometto che prima di sera torneremo sul sabbione a fare il curvone della morte ma non commenta e se ne va un po’ offesa.
Recupero la XT che pazientemente ha atteso un’ora sulla riva del fiume e mi metto all’inseguimento di Thor, mi viene in mente un giuoco di parole: insegui-Thor.
Quando la raggiungo capisco che oggi manterrà medie più consone al fango più che alla sua manetta da pista. Procede tranquilla.
La passo e vado avanti.
Dopo qualche chilometro mi fermo ad aspettarla, metto giù un piede, scivolo, la moto va giù a peso morto e mi spinge via. Invece di cadere lì o rimanere in piedi proseguo incespicando verso la riva e manca poco che non vada a finire nel fiume.
Arriva Accelera-Thor ghignando: “Sei caduto o volevi andare a pescare con le mani?”
L’XT rimane in terra col motore acceso, la tiro su e constato che la leva della frizione si è spaccata, proseguo irritato.
A forza di risalire il fiume arriviamo in zone sconosciute.
Perdiamo un sentiero e ci troviamo sul greto del fiume fatto di sabbia e boccioni di pietra.
Thor se ne frega e continua a guidare finche decidiamo per una sosta.
Esce il sole ma siamo in un cul-de-sac. Davanti non c’é uscita, tocca tornare indietro. L’Alisa si rifà al contrario tutta la pietraia e nemanco cade.
Raggiungiamo un piccolo dislivello, non più di un metro, c’é da fare una salitella erbosa con qualche pietra in mezzo alle balle e il passaggio è obbligato tra un cespuglio e un alberetto.
Thor dice che di lì non passera nemmeno morta, pianta una scena isterica degna di Motocicliste.net.
Prova a fianco dove è chiaro che no potrebbe farcela e si pianta in un groviglio di rami spinosi. La convinco che se anche riuscisse a passare ne verrebbe fuori a brandelli, tocca passare sulle pietrozze, grosse come delle patate peraltro, niente di terribile.
Frigna. Dice che non ce la farà mai, che cadrà, che si farà male, che ha paura e che sarebbe ora del picnic.
Ci prova una volta e si ferma ancora prima di cominciare, al secondo tentativo fa uguale.
Si lamenta che ci sono delle pietre proprio dove deve passare, allora gliene tolgo una proprio sulla cima di questo poggetto dei Puffi per far passare meglio la ruota.
Ci prova ancora una volta quasi senza rincorsa ma si ferma quando è ancora in piano.
“Ma scusa mi aggiungi anche le pietre???”
“A dire il vero te ne ho tolta una qui in cima che faceva da dente.”
“Ahbbellooo, a me non mi pigli per il culo! togli quelle pietre, ciccio!”
Vado a riprendere la pietra che avevo spostato e la rimetto al suo posto. Spacca-Thor capisce che ha detto una cazzata e mal gliene incoglie.
Infine prende la rincorsa e molla il gas esattamente nel momento sbagliato. Il motore si spegne, la moto si inclina, lei cade di sotto, la moto le va sopra, sfonda un cespuglio che non aspettava altro che farsi schiacciare, tutto si ferma, la benzina esce, mi chino e chiudo il rubinetto della benzina perché percepisco che la manovra di uscita da quella posizione porterà via del tempo in questa lunga giornata.
Thor ride che le manca il fiato. Sbuffa, si agita sotto la moto, le pietre puntano sulla schiena, il cespuglio è affrittellato, aveva ormai superato un inverno rigido e guarda che modo stupido di morire.
Dopo un po’ di tira e molla Decespuglia-Thor è di nuovo seduta sulla moto.
Ci riprova e finalmente riesce a passare con una spinta da dietro.
Decidiamo di cercare un bel posto per mangiare pane e formaggio e i temibili panini con la capricciosa.
Poco dopo troviamo un bel ciglio erboso, due metri sotto di noi c’é il greto asciutto del fiume, il sole è tiepido, perfetto.
Non facciamo in tempo a togliere i caschi che arrivano sei macchine 4x4 che viaggiano dentro il greto, tirate come se dovessero affrontare una guerra.
La prima si mette sotto di noi e prova a salire la parete verticale della riva. Non riesce al primo tentativo e comincia a sbranare letteralmente la riva fino a quando al quinto tentativo sale, gli altri sono in coda in attesa di distruggere la riva per salire con macchine da svariati quintali, hanno tutti espressioni molto comprese e concentrate, come se avessero una missione da portare a termine. Ci è parsa una grande dispersione di inutilità.
Al pubblico si aggiungono tre trialisti vestiti in tuta mimetica che parlano Valdese stretto, commentano le evoluzioni dei tizi dei 4x4. Ce ne andiamo disgustati fino alla sosta successiva.
Il picnic prevede i panini con la capricciosa, pane e formaggio e tutta la sequela di leccornie elencate all’inizio.
Ristora-Thor tira fuori tutto ‘sto monte di roba e pare davvero di essere a un picnic calabrese, manca solo la ‘nduja piccante.
Mangiamo con francescana serenità guardando il fiume. Stiamo meglio noi di quelli all’Ikea.
Con la mappazza che fa la risacca nello stomaco proseguiamo.
Ci troviamo all’improvviso dentro il fiume, davanti a noi c’è un possibile guado con le tracce di due moto che avevamo appena incrociato. Loro sono passate...
“Quello sarebbe un guado?”
“Sì ma credo che non sia roba da fare a quest’ora, abbiamo appena mangiato, il sole è sceso, fa freschetto, le pietre là sotto sono viscide come il sapone... forse è meglio se rimandiamo a un momento con altre temperature...”
Traghetta-Thor mi guarda come a dire: “Ciccio, ma secondo te!... mi faccio fermare da una pozza e due pietre?”
“‘Scolta, se vai a bagno là dentro è capace che la moto aspiri acqua che finisce dritta nel cilindro e a farla ripartire sono tutti c@zzi... sei sicura di voler rischiare?”
Ci pensa un po’: “No...”
Rimonto sulla fida XT 600 e riprendo al strada al contrario, Sabbia-Thor mi segue.
All’improvviso il sole è sparito e attacca a fare un freddo becco. Solo per tigna decidiamo di non tagliare sull’asfalto e facciamo sterrati di fango e neve fin quasi a casa. La neve si sta indurendo, è ora del tè.
Mi fermo a un bivio, a destra si va verso casa, a sinistra si torna allo spiaggione sabbioso della mattina:
“Ascolta, Sabbia-Thor, andiamo a fare il curvone della morte sulla spiaggia di ‘stamattina? Dai, adesso la sabbia potrebbe essere un po’ più dura, le ruote tengono meglio... ti va?”
Lo so, è una sfida vera e propria. Andare a fare fatica e rischiare l’ingolfamento e lo sfinimento ed è quasi buio e fa un freddo maiale o andare a casa a bere il tè, il mio tè, quello buono?
Accelera-Thor è divisa in due. A fianco a noi un passero cade stecchito da un ramo e si pianta nel fango col becco. Ormai fa di nuovo un freddo terribile.
Ci pensa e poi sbotta:
“Andiamo a bere il tè, sono in riserva da un paio d’ore non ce la farei con la benzina, peccato però...”

[Eliaz]

Bello bello bello!!!

[fabrigaru]

Madonna.....a momenti cado dal cesso

[adellam]

Con questa credo che hai vinto l'internet, per oggi

[CuP69]

bravi bravi bravi !!!!

[DakFabri]

Polpo...!!!
Da leggere tutto d'un fiato

[myster63]

troppo forte.....

[pelisuperflui]

Polpo , Alisa (Thor) ma voi ci siete al Nonna Raid, VEROOOO????

Grandi !!!
:D:D:D

[Antoni..one]

:claps:

Polpo...!!!
Da leggere tutto d'un fiato

io non ce l'ho fatta, ridevo !

[Reds]

grandissimi tutti e due....!!!!!!
bel racconto di una bella giornata di enduro ....!!!!!!

[slash73]

[Gemica]

[CapitanBarbera]

Ottimo e abbondante, siete due grandi....

[Giocody]

Ben scritta, come al solito.... però sappiate che il pusillanime (cioè il POLPO, conosciuto anche come: pusillanime, cefalopode, il pizzaiuolo dell'enduro) è conosciuto anche come millantatore (come Myster del resto).

Sappiatevelo...

[myster63]

Ben scritta, come al solito.... però sappiate che il pusillanime (cioè il POLPO, conosciuto anche come: pusillanime, cefalopode, il pizzaiuolo dell'enduro) è conosciuto anche come millantatore (come Myster del resto).

Sappiatevelo...

confermo a due mani quanto sopra----


p.s. gio quando vieni in piemonte?

[Reds]

amministratori del sito vorrei la scritta sotto avatar di Alisa Zio THOR....!!!!!

[alisa]

veramente era DioThor, ma qui siete bigottini...

[Frikke]

La prossima volta che organizzate un'uscita postatela perché vorrei essere presente per vivere in prima persona questi momenti

[Reds]

veramente era DioThor, ma qui siete bigottini...

non è per esser bigotti è che fino ad ora la parola Zio non si poteva scrivere perchè il forum di default lo convertiva in zio...ma vedo che con te che sei il vero THOR funziona

[fabrigaru]

veramente era DioThor, ma qui siete bigottini...

non è per esser bigotti è che fino ad ora la parola Zio non si poteva scrivere perchè il forum di default lo convertiva in zio...ma vedo che con te che sei il vero THOR funziona

Converti-thor