Questo pezzetto fa parte di un film/documentario che ho visto proprio ieri sera e s'intitola "Where The Trail Ends"; è praticamente la storia di questi ragazzi che han fatto il giro del mondo alla ricerca di sfide sempre più grandi per loro stessi e le loro bici.
E' stato un bel film con paesaggi mozzafiato, anche perchè son andati dallo Utah al Canada al Tibet, Argentina etc. per cui ce n'era per tutti i gusti; ma il bello è stato vedere e "sentire" le sensazioni e le emozioni di gioia e di paura nell'affrontare certi gesti.
Come dice Frikke, ad un primo impatto sembra che a questi ragazzi faccia schifo la vita, ma sentendo le loro parole si capisce che non si buttano a caso in una discesa sperando che vada tutto bene; anche perchè nelle due ore ci son state diverse "visite" ospedaliere, che spesso in certi paesi sono un terno al lotto.
Un delle scene finali del film poi, è proprio la rinuncia di uno di questi a fare un giro della morte in avanti su un picco nello Utah... fa tenerezza vedere un ragazzo che si è preparato più di un anno (dopo un incidente in cui si è spaccato la schiena...) ed ha speso un sacco di soldi e fatica per arrivare fin li e poi per una paura incontrollabile non riuscire a saltare...
Ecco il trailer ufficiale:
http://www.youtube.com/watch?v=MZUsc1ewgUQ