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Visto che ormai ci siamo....

MessaggioInviato: 10/12/2012, 15:43
da Eliaz
Un paio di riflessioni generali che partono dall'imminente partenza della prossima Dakar

Ventitré anni. E' il tempo trascorso dall'ultima partecipazione di un team ufficiale Honda Hrc al Rally più prestigioso del mondo. Allora si chiamava ancora Parigi Dakar, vedeva la luce nella capitale francese e la conclusione in quella del Senegal. Attraversava parte del Nord Africa e il deserto del Sahara, costringendo i piloti a prove di resistenza fisica e psicologica che ne mostravano la straordinarietà non solo sportiva. Sono passate più di due decadi, sono cambiate molte cose in quell'avventura così come nelle moto e nei piloti che le danno vita. Oggi, forse, è venuto meno quel carattere pionieristico che accompagnava la gara e che diede il via ad una vera e propria passione per i viaggi in terra africana, effettuati senza l'ausilio di tecnologie elettroniche sofisticate come quelle attuali, alimentati dalla passione per la scoperta di un continente che ancora rappresentava qualcosa di inedito, nuovo, inesplorato per un viaggiatore occidentale. Allora la Parigi Dakar rappresentava un mito non circoscritto alla comunità dei motociclisti, ma che aveva saputo prendere piede nella società. Oggi quel mito non è più così radicato in chi, volente o nolente, non si interessa di motociclette. Certo è che, a distanza di 34 anni, rimane intaccato il fascino che suscita la gara in chi è appassionato di motori e soprattutto di moto.

Quando facevo le elementari erano, grosso modo, gli anni “ruggenti” della Parigi Dakar. Ricordo ancora un quaderno utilizzato per i compiti, che in copertina raffigurava una gigantesca duna di sabbia, scavalcata da una moto che risultava subito essere il fuoco di quella fotografia. Allora, chiaramente, non sapevo nulla né della Parigi Dakar, né tanto meno potevo capire cosa aveva immortalato quella macchina fotografica. Oggi, invece, ho gli strumenti per intendere. Su quella enorme duna si stagliava una Honda Nxr 750.

La moto fu presentata al via del Rally africano nel 1986. Una bicilindrica di otto valvole, 780 cm cubici di cilindrata, oltre 75 cavalli di potenza, circa 160 kg di peso. L'esordio di questa mastodontica “nave del deserto” fu sfavillante: primo e secondo posto per i piloti ufficiali Honda. Da qui, un susseguirsi di vittorie, tra cui il secondo posto di Edi Orioli nel 1987 e la vittoria, sempre del pilota friulano, l'anno successivo, il 1988. Il 1989 è l'ultimo anno di partecipazione alla Parigi Dakar per il team ufficiale Honda Hrc. La casa nipponica lascia la competizione mondiale, ma dal 1988 sfrutta l'esperienza della NXR 750 per avviare la produzione in serie di una moto derivata proprio da lei. Nasce la Honda XRV 650 Africa Twin RD03, destinata a tracciare un solco indelebile e difficilmente raggiungibile per molti anni a seguire. La moto di serie presenta chiaramente delle differenze con la XRV, principalmente nel motore, ma l'attitudine è la stessa, ed è quella che le fa meritare il titolo di “Regina del deserto”. Negli anni a venire Honda continua a sviluppare il progetto, senza però mai stravolgerlo, al contrario, mantenendone immutata l'anima. Nel 1990 esce la RD04, la cilindrata raggiunge i 750 cm cubici, vengono apportate modifiche al telaio e il freno anteriore guadagna il doppio disco. Aumenta il peso, che passa da circa 190 kg della prima versione a 210 kg. C'è chi legge in questo avanzamento una propensione maggiormente stradale della nuova Africa Twin, a sfavore della guida in fuoristrada. Un'analisi che, ad oggi, visto quello che viene proposto dalle case nello stesso segmento, non può che strappare un sorriso. Tre anni dopo, nel 1993, esce la RD07 con un nuovo telaio e una maggiore escursione della sospensione posteriore. L'ultima versione è targata 1996, ma l'Africa Twin esce di produzione nel 2002.

Sono passati più di dieci anni, eppure resta una delle moto che più suscita fascino sugli appassionati. L'Africa Twin, di qualunque anno e modello, è ancora fonte di orgoglio per chi la porta su strada e, soprattutto, in fuoristrada. Il merito di questo successo è da ricercare certamente nella sua fattezza, ma è da attribuire soprattutto a quanti hanno dimostrato sul campo suo il valore: dalle centinaia di persone che a cavallo della sua sella hanno compiuto grandi Raid, mostrandone le doti di eccellente viaggiatrice, affidabile, robusta, capace di accompagnare senza troppi patemi le avventure in strada e in fuoristrada, a quelle che con lei hanno continuato a partecipare alle grandi competizioni rallystiche dimostrandone il valore “sportivo”. A questi appassionati Honda deve la fortuna della sua Africa Twin. Oggi non esiste nella produzione della casa nipponica un mezzo paragonabile alla “Regina del deserto”. L'Africa Twin nasce nella competizione rallystica più prestigiosa del mondo, la Parigi Dakar.

Esiste un'altra moto che ha visto i suoi natali nello stesso Rally: la Ktm 950 Adventure, poi divenuta 990. Progettata con l'aiuto del grande pilota italiano Fabrizio Meoni, che la portò al primo posto della Dakar 2002, anche questa venne messa in produzione come derivata della Rally, conquistandosi un ruolo di primo piano nel cuore degli appassionati, soprattutto tra i molti orfani dell'Africa Twin. Anche in questo caso, sono stati e sono tutt'ora i motociclisti a consacrare quotidianamente il successo e le doti di questo mezzo. Ora anche la Ktm ha concluso la produzione della LC8 Adventure. Due moto nate in un contesto analogo e che hanno conquistato un pubblico simile, ma soprattutto che lasciano un vuoto attitudinale ad oggi ancora non colmato.

Oggi la Dakar ha abbandonato la terra d'Africa in favore del Sud America, la declinazione sportiva ha avuto il sopravvento su quella pionieristica e si corre con monocilindrici specialistici che hanno soppiantato i grossi bicilindrici. Sembrano svaniti i margini che permisero la progettazione e la produzione della Honda Africa Twin così come quella della LC8 Adventure. Eppure, chi ha nel cuore questo modo di intendere la moto, continua a seguire questo appassionante Rally. Nella speranza che, a distanza di ventitré anni dalla sua uscita di scena, la ricomparsa di un team ufficiale Honda Hrc alla Dakar, possa voler dire qualcosa. Allora se ne andarono dopo aver lasciato sul mercato un mezzo leggendario. Vedremo, ora, quale eredità ci lascerà questa Dakar.

Re: Visto che ormai ci siamo....

MessaggioInviato: 10/12/2012, 15:48
da Reds
bravo Eliaz sembre bello leggere i tuoi post impegnati...!!!!!! :ok: :ok: :ok:

Re: Visto che ormai ci siamo....

MessaggioInviato: 10/12/2012, 15:51
da Antoni..one
questo scritto potete metterlo nella home page, al posto di quello delle assicurazioni...

:claps: :claps: :claps: :claps:

Re: Visto che ormai ci siamo....

MessaggioInviato: 10/12/2012, 15:51
da Reds
Antoni..one ha scritto:questo scritto potete metterlo nella home page, al posto di quello delle assicurazioni...

:claps: :claps: :claps: :claps:



ohhh si si quoto

Re: Visto che ormai ci siamo....

MessaggioInviato: 10/12/2012, 15:54
da Silverkap
Antoni..one ha scritto:questo scritto potete metterlo nella home page, al posto di quello delle assicurazioni...

:claps: :claps: :claps: :claps:



:ok: :ok: :ok: :ok:

Bravissimo il nostro EliaZZZZ

Re: Visto che ormai ci siamo....

MessaggioInviato: 10/12/2012, 16:55
da Eliaz
Grazie a voi! Per me è un piacere, soprattutto sapendo che c'è chi ha voglia di leggere :mrgreen: Denghiù :)

Re: Visto che ormai ci siamo....

MessaggioInviato: 10/12/2012, 16:58
da motardpiero
:ok: :ok: :ok: :claps: :claps: :claps:

Re: Visto che ormai ci siamo....

MessaggioInviato: 10/12/2012, 17:57
da fabrigaru
Appena apri il post e vedi tutta la mappazza fai :shock: :shock: :shock:
Ma se cominci a leggerlo scivola via liscio e tutto d'un fiato......complimenti
:claps: :claps: :claps: :claps: :claps:

Re: Visto che ormai ci siamo....

MessaggioInviato: 10/12/2012, 21:07
da Frikke
Il tuo pensiero penso che sia condiviso da tutti......... :ok:


P.S. voglio solo aggiungere, ma sicuramente già tutti lo sapete perchè sbandierato a caratteri cubitali dalla Honda, che il rientro alla Dakar in veste ufficiale della Casa più importante al mondo è ambizioso, vogliono la vittoria subito. Conoscendo i giapu, se hanno un pò di fortuna e i piloti non fanno cazzate, è probabile che riescano nell'intento.
Inoltre hanno apertamente dichiarato che la moto che usano è un laboratorio viaggiante che verrà utilizzato per far esperienza e riportare il tutto sulla produzione, magari è la volta buona che rifanno la nuova AT in versione moderna, o comunque che creino qualcosa derivata da una moto da gara, così com'è successo per l'Africa Twin o per la LC8, altrimenti che senso avrebbe dichiarare che stanno usando una motolaboratorio???

Re: Visto che ormai ci siamo....

MessaggioInviato: 11/12/2012, 9:23
da Eliaz
A proposito Frikke....avevi scritto tu della possibilità concreta di una nuova Africa Twin o sbaglio? :fififi: Le tue fonti ti hanno dato qualche dritta in più? ;)

Re: Visto che ormai ci siamo....

MessaggioInviato: 11/12/2012, 10:37
da adellam
Frikke ha scritto:Il tuo pensiero penso che sia condiviso da tutti......... :ok:


P.S. voglio solo aggiungere, ma sicuramente già tutti lo sapete perchè sbandierato a caratteri cubitali dalla Honda, che il rientro alla Dakar in veste ufficiale della Casa più importante al mondo è ambizioso, vogliono la vittoria subito. Conoscendo i giapu, se hanno un pò di fortuna e i piloti non fanno cazzate, è probabile che riescano nell'intento.
Inoltre hanno apertamente dichiarato che la moto che usano è un laboratorio viaggiante che verrà utilizzato per far esperienza e riportare il tutto sulla produzione, magari è la volta buona che rifanno la nuova AT in versione moderna, o comunque che creino qualcosa derivata da una moto da gara, così com'è successo per l'Africa Twin o per la LC8, altrimenti che senso avrebbe dichiarare che stanno usando una motolaboratorio???


Se arrivano alla partenza con qualche pilota ancora sano, secondo me hanno più possibilità :facepalm: http://www.moto.it/news/honda-infortunati-sunderland-zanol-nei-test-privati.html

Re: Visto che ormai ci siamo....

MessaggioInviato: 11/12/2012, 21:38
da Frikke
adellam ha scritto:
Frikke ha scritto:Il tuo pensiero penso che sia condiviso da tutti......... :ok:


P.S. voglio solo aggiungere, ma sicuramente già tutti lo sapete perchè sbandierato a caratteri cubitali dalla Honda, che il rientro alla Dakar in veste ufficiale della Casa più importante al mondo è ambizioso, vogliono la vittoria subito. Conoscendo i giapu, se hanno un pò di fortuna e i piloti non fanno cazzate, è probabile che riescano nell'intento.
Inoltre hanno apertamente dichiarato che la moto che usano è un laboratorio viaggiante che verrà utilizzato per far esperienza e riportare il tutto sulla produzione, magari è la volta buona che rifanno la nuova AT in versione moderna, o comunque che creino qualcosa derivata da una moto da gara, così com'è successo per l'Africa Twin o per la LC8, altrimenti che senso avrebbe dichiarare che stanno usando una motolaboratorio???


Se arrivano alla partenza con qualche pilota ancora sano, secondo me hanno più possibilità :facepalm: http://www.moto.it/news/honda-infortunati-sunderland-zanol-nei-test-privati.html


Si avevo letto........per quello ho specificato "....e i piloti non fanno cazzate" ;)

@Eliaz, la fonte aveva parlato del 2013 e tutti noi abbiamo capito/frainteso salone di milano, per cui aspettiamo magari mammahonda tira fuori la nuova AT sulla base della nuova moto da rally, magari mono e con qualche cc in più per usarla come dual (un 450 lo vedo piccolino se non usato nel contesto gara), è ovvio che a sto punto sono tutte supposizioni, nulla di concreto.

Re: Visto che ormai ci siamo....

MessaggioInviato: 11/12/2012, 21:41
da Eliaz
@Frikke: eh si..com'è che si dice dalle vostre parti? Speruma và! :)

Re: Visto che ormai ci siamo....

MessaggioInviato: 12/12/2012, 14:53
da Sirrusina
:claps: :claps: bravissimo Eliaz