Giacca Rev'it Cayenne Pro
Inviato: 01/10/2012, 12:15
La recensione della mia giacca attuale, Rev'it Cayenne Pro. Spero sia utile per qualcuno
GIACCA REV'IT CAYENNE PRO
COM'E' FATTA
Alcuni dati tecnici molto veloci per poi passare all'esperienza personale: si tratta di una giacca tre strati, rivestita all'esterno con tessuto Cordura 1000 e Cordura 500, SuperFabric, tessuto elasticizzato PWR/500D, maglia Dynax, Lorica. Per la membrana impermeabile interna la casa dichiara 5000mm di acqua come resistenza. Sarebbe composta a sua volta da tre strati laminati in “tricot protettivo” che le garantirebbero anche traspirabilità. Il terzo strato è costituito da una fodera termica isolante in Exkin Air, spacciato (sempre dalla casa) come “uno dei materiali più isolanti sul mercato”. Le protezioni contenute sono Sas Tec, utilizzano una schiuma poliuretanica senza strutture a bordo rigido. In pratica si induriscono a seconda del grado di impatto. La giacca esterna conta quattro tasche di cui due impermeabili, mentre all'interno si trovano altre due tasche. Doppia presa d'aria sul petto, così come sulle braccia, mentre altre due aperture (con cerniera) le troviamo sulla schiena. Qui sono presenti anche inserti riflettenti, così come sulle braccia. La chiusura del collo è regolabile e bloccabile. Sempre sulla schiena, in basso, è presente una tasca a marsupio, rivolta verso l'esterno, in cui è possibile riporre la membrana impermeabile.
ESPERIENZA
Indossare la Cayenne Pro può risultare pesante le prime volte, e non si tratta di una metafora. La leggerezza non è sicuramente il suo pezzo forte, ma una volta fatta l'abitudine, e indossata per pochi minuti, è possibile tenerla addosso anche per un'intera giornata senza pagarne conseguenze fisiche. Chiaramente il peso aumenta in relazione alla presenza o meno di tutti e tre gli strati. Contestualmente però, l'ergonomia è molto buona, la giacca non è rigida, si adatta molto bene come vestibilità, le protezioni non sono invasive. Una volta parcheggiata la moto, se il meteo lo permette, si riesce tranquillamente ad avere una vita normale tenendola addosso: si può camminare, ci si può sedere, il tutto senza sembrare delle parodie mal riuscite di Robocop. Analogamente una volta che si è in moto i movimenti sono fluidi e naturali. Insomma, la pesantezza dei materiali di cui è composta, e che si sente prendendo in mano la giacca, è compensata da una struttura estremamente morbida che si percepisce una volta indossata.
GIACCA A TRE STRATI
Con questa configurazione si può andare in moto con temperature che rasentano lo zero, e anche che scendono al di sotto. La giacca è molto calda, grazie allo strato termico davvero isolante. Allo stesso tempo la presenza della fodera termica non ingombra, essendo molto sottile, e questo non va ad inficiare le buone qualità in termini di vestibilità sopra descritte. Non si avvertono sensazioni di goffagine nè limitazioni nei movimenti. Non si avvertono spifferi d'aria che penetrano raffreddando il busto, che quindi si mantiene caldo.
GIACCA A DUE STRATI
La giacca senza la fodera termica, quindi solo con la membrana impermeabile montata all'interno, permette di viaggiare con temperature autunnali/primaverili, io l'ho testata dai 13-15 gradi circa fino ai 25, oltre comincia a fare caldo, al di sotto fa freddo. La membrana funziona molto bene come anti acqua, ma svolge anche un ottima funzione anti vento, evitando, come già detto, la presenza di spifferi e contribuendo non poco a tenere caldo il busto e le braccia. Si monta velocemente, e si può riporre nella tasca a marsupio presente sul retro della giacca. La traspirabilità è discreta: se fa caldo, si suda, se le temperature sono miti, si può tenerla indossata senza soffrire. Ad ogni modo, con temperature elevate e in presenza di acqua, io consiglio un anti pioggia da applicare sopra la giacca esterna. Questo per ragioni di velocità (si farà comunque prima a buttarsi addosso un k-way sopra la giacca indossata, che non togliersi la giacca, inserire la membrana, rimettersi la giacca), oltre che per il fatto che la giacca esterna non è impermeabile: per un po' regge (non molto a dire la verità), ma poi si inzuppa diventando davvero pesante.
GIACCA ESTERNA
Quello elencato sopra è forse il difetto maggiore: se la giacca esterna si inzuppa, si appesantisce, e non rilascia delle sensazioni gradevolissime. Questo in assenza della membrana impermeabile. Se invece la giacca esterna si bagna, ma all'interno è presente la membrana, l'unica sensazione negativa che si percepisce è la pesantezza. La membrana interna garantisce l'assenza di umidità. Come detto, basta avere l'accortezza di indossare un anti pioggia quando si gira d'estate. Per il resto la giacca è comoda e funzionale. Le prese d'aria presenti garantiscono un circolo refrigerante che definirei impressionante: mi è capitato di indossarla dopo una giornata intera passata in spiaggia, in Sardegna. Temperatura sui 40 gradi, io che dire bollito è dire poco, la giacca rimasta praticamente sotto il sole; una volta indossata era da bestemmie volanti, ma appena messa “in moto la moto”, con le prese d'aria tutte completamente aperte, si viaggiava a meraviglia. Quasi quasi avevo fresco, e non sto scherzano. Certo, fermi al semaforo il giorno di ferragosto si sente il caldo, ma credo sia una costante abbastanza comune per delle giacche che devono garantire una certa resistenza all'abrasione su asfalto.
CONCLUSIONI
Il difetto maggiore forse è proprio la scarsa resistenza all'acqua della giacca esterna. Avrei preferito una capienza maggiore per le tasche esterne, oltre che l'impermeabilità di tutte e quattro, e non solo di due.
Ottima la vestibilità e la funzionalità. Ho trovato comodissima la tasca a marsupio sul retro della giacca in cui riporre la membrana impermeabile. Ottima distribuzione di aria con le prese aperte. Insomma, una giacca “4 stagioni” che, per quello che riguarda la mia esperienza, mi sento vivamente di consigliare.
GIACCA REV'IT CAYENNE PRO
COM'E' FATTA
Alcuni dati tecnici molto veloci per poi passare all'esperienza personale: si tratta di una giacca tre strati, rivestita all'esterno con tessuto Cordura 1000 e Cordura 500, SuperFabric, tessuto elasticizzato PWR/500D, maglia Dynax, Lorica. Per la membrana impermeabile interna la casa dichiara 5000mm di acqua come resistenza. Sarebbe composta a sua volta da tre strati laminati in “tricot protettivo” che le garantirebbero anche traspirabilità. Il terzo strato è costituito da una fodera termica isolante in Exkin Air, spacciato (sempre dalla casa) come “uno dei materiali più isolanti sul mercato”. Le protezioni contenute sono Sas Tec, utilizzano una schiuma poliuretanica senza strutture a bordo rigido. In pratica si induriscono a seconda del grado di impatto. La giacca esterna conta quattro tasche di cui due impermeabili, mentre all'interno si trovano altre due tasche. Doppia presa d'aria sul petto, così come sulle braccia, mentre altre due aperture (con cerniera) le troviamo sulla schiena. Qui sono presenti anche inserti riflettenti, così come sulle braccia. La chiusura del collo è regolabile e bloccabile. Sempre sulla schiena, in basso, è presente una tasca a marsupio, rivolta verso l'esterno, in cui è possibile riporre la membrana impermeabile.
ESPERIENZA
Indossare la Cayenne Pro può risultare pesante le prime volte, e non si tratta di una metafora. La leggerezza non è sicuramente il suo pezzo forte, ma una volta fatta l'abitudine, e indossata per pochi minuti, è possibile tenerla addosso anche per un'intera giornata senza pagarne conseguenze fisiche. Chiaramente il peso aumenta in relazione alla presenza o meno di tutti e tre gli strati. Contestualmente però, l'ergonomia è molto buona, la giacca non è rigida, si adatta molto bene come vestibilità, le protezioni non sono invasive. Una volta parcheggiata la moto, se il meteo lo permette, si riesce tranquillamente ad avere una vita normale tenendola addosso: si può camminare, ci si può sedere, il tutto senza sembrare delle parodie mal riuscite di Robocop. Analogamente una volta che si è in moto i movimenti sono fluidi e naturali. Insomma, la pesantezza dei materiali di cui è composta, e che si sente prendendo in mano la giacca, è compensata da una struttura estremamente morbida che si percepisce una volta indossata.
GIACCA A TRE STRATI
Con questa configurazione si può andare in moto con temperature che rasentano lo zero, e anche che scendono al di sotto. La giacca è molto calda, grazie allo strato termico davvero isolante. Allo stesso tempo la presenza della fodera termica non ingombra, essendo molto sottile, e questo non va ad inficiare le buone qualità in termini di vestibilità sopra descritte. Non si avvertono sensazioni di goffagine nè limitazioni nei movimenti. Non si avvertono spifferi d'aria che penetrano raffreddando il busto, che quindi si mantiene caldo.
GIACCA A DUE STRATI
La giacca senza la fodera termica, quindi solo con la membrana impermeabile montata all'interno, permette di viaggiare con temperature autunnali/primaverili, io l'ho testata dai 13-15 gradi circa fino ai 25, oltre comincia a fare caldo, al di sotto fa freddo. La membrana funziona molto bene come anti acqua, ma svolge anche un ottima funzione anti vento, evitando, come già detto, la presenza di spifferi e contribuendo non poco a tenere caldo il busto e le braccia. Si monta velocemente, e si può riporre nella tasca a marsupio presente sul retro della giacca. La traspirabilità è discreta: se fa caldo, si suda, se le temperature sono miti, si può tenerla indossata senza soffrire. Ad ogni modo, con temperature elevate e in presenza di acqua, io consiglio un anti pioggia da applicare sopra la giacca esterna. Questo per ragioni di velocità (si farà comunque prima a buttarsi addosso un k-way sopra la giacca indossata, che non togliersi la giacca, inserire la membrana, rimettersi la giacca), oltre che per il fatto che la giacca esterna non è impermeabile: per un po' regge (non molto a dire la verità), ma poi si inzuppa diventando davvero pesante.
GIACCA ESTERNA
Quello elencato sopra è forse il difetto maggiore: se la giacca esterna si inzuppa, si appesantisce, e non rilascia delle sensazioni gradevolissime. Questo in assenza della membrana impermeabile. Se invece la giacca esterna si bagna, ma all'interno è presente la membrana, l'unica sensazione negativa che si percepisce è la pesantezza. La membrana interna garantisce l'assenza di umidità. Come detto, basta avere l'accortezza di indossare un anti pioggia quando si gira d'estate. Per il resto la giacca è comoda e funzionale. Le prese d'aria presenti garantiscono un circolo refrigerante che definirei impressionante: mi è capitato di indossarla dopo una giornata intera passata in spiaggia, in Sardegna. Temperatura sui 40 gradi, io che dire bollito è dire poco, la giacca rimasta praticamente sotto il sole; una volta indossata era da bestemmie volanti, ma appena messa “in moto la moto”, con le prese d'aria tutte completamente aperte, si viaggiava a meraviglia. Quasi quasi avevo fresco, e non sto scherzano. Certo, fermi al semaforo il giorno di ferragosto si sente il caldo, ma credo sia una costante abbastanza comune per delle giacche che devono garantire una certa resistenza all'abrasione su asfalto.
CONCLUSIONI
Il difetto maggiore forse è proprio la scarsa resistenza all'acqua della giacca esterna. Avrei preferito una capienza maggiore per le tasche esterne, oltre che l'impermeabilità di tutte e quattro, e non solo di due.
Ottima la vestibilità e la funzionalità. Ho trovato comodissima la tasca a marsupio sul retro della giacca in cui riporre la membrana impermeabile. Ottima distribuzione di aria con le prese aperte. Insomma, una giacca “4 stagioni” che, per quello che riguarda la mia esperienza, mi sento vivamente di consigliare.