Ho valutato il problema vaccinazioni per noi viaggiatori, ma l’argomento e’ talmente vasto che forse e’ meglio inserire il link del sito del Ministero della Salute dove, con un menu a tendina, si può scegliere il paese del mondo che ci interessa e visualizzare le eventuali vaccinazioni obbligatorie e/o consigliate).
Sito del Ministero della Salute – Vaccinazioni
I dettagli possiamo comunque affrontarli nell’apposita sezione del forum
Il consiglio di DoctorLuca
ANTITETANICA: la vaccinazione del motociclista.
Sempre in regola con la vaccinazione antitetanica…!!!!!
Per noi motociclisti questa è una vaccinazione obbligatoria per ragioni facilmente immaginabili.
Il ciclo di base comprende tre dosi di cui le prime due praticate a distanza di circa due mesi l’una dall’altra e la terza a distanza di 6-12 mesi dalla seconda. Richiami possono essere previsti di solito ogni 10 anni. La vaccinazione antitetanica, a ciclo di base ultimato, conferisce una protezione pressoché totale: efficacia del 100%.
La durata della protezione nel tempo è molto lunga, almeno 10 anni, ed è ulteriormente garantita dall’esecuzione dei richiami.
Qualche info su questa malattia:
Il tetano è una malattia infettiva acuta non contagiosa causata dal batterio Clostridium tetani, un bacillo Gram-positivo che cresce solo in assenza di ossigeno (cioè è anaerobio), ed è presente in natura sia in forma vegetativa, sia sotto forma di spore. Il germe in forma vegetativa produce una tossina, detta tetanospasmina, che è neurotossica e causa i sintomi clinici della malattia.
Come si trasmette
Il batterio è normalmente presente nell’intestino degli animali (bovini, equini, ovini) e nell’intestino umano e viene eliminato con le feci. Le spore possono sopravvivere nell’ambiente esterno anche per anni e contaminano spesso la polvere e la terra. Possono penetrare nell’organismo umano attraverso ferite dove, in condizioni opportune, si possono trasformare nelle forme vegetative che producono la tossina.
Il batterio non invade i tessuti ma la tossina raggiunge attraverso il sangue e il sistema linfatico il sistema nervoso centrale, interferendo con il rilascio di neurotrasmettitori che regolano la muscolatura, causando contrazioni e spasmi diffusi.
Chi è a rischio
La presenza ubiquitaria nell’ambiente delle spore tetaniche rende praticamente impossibile l’eliminazione della malattia. Quindi qualunque individuo non adeguatamente vaccinato è potenzialmente a rischio.
La sintomatologia
Il periodo di incubazione può variare da 3 a 21 giorni, ma è mediamente di una decina di giorni; la sua durata è condizionata dal tipo, dall’estensione e dalla localizzazione della ferita. Solitamente, la severità della malattia è inversamente proporzionale alla lunghezza del periodo di incubazione.
Le contrazioni muscolari di solito iniziano dal capo, e progrediscono poi verso il tronco e gli arti. Un caratteristico sintomo iniziale è il trisma, cioè la contrattura del muscolo massetere, che dà al volto del paziente un aspetto caratteristico (riso sardonico), seguito da rigidità del collo, difficoltà di deglutizione, rigidità dei muscoli addominali. Altri sintomi includono febbre, sudorazione, tachicardia. Il paziente rimane conscio e gli spasmi muscolari, provocati da stimoli anche minimi, causano dolore.
Una forma particolare di tetano è quello che colpisce i neonati (tetano neonatale), osservata soprattutto in Paesi in via di sviluppo. Colpisce bambini nati da madri non vaccinate, che non hanno quindi la protezione conferita nei primi mesi di vita dagli anticorpi materni. L’infezione viene contratta quando il cordone ombelicale viene reciso con strumenti non sterili. Di solito, il tempo di incubazione è di 7-14 giorni. I sintomi sono quelli del tetano generalizzato, con una elevata letalità.
Le complicanze
Gli spasmi possono interessare le corde vocali e i muscoli respiratori, tanto da mettere in seria difficoltà la respirazione. Le contrazioni possono essere così violente da produrre anche fratture ossee.
Il tetano ha un tasso di mortalità pari al 50%.
La terapia
La malattia non è contagiosa, quindi l’isolamento nel paziente non è necessario.
La somministrazione di immunoglobuline umane antitetaniche (TIG) e l’accurata pulizia della ferita infetta, con rimozione dell’eventuale tessuto necrotico, l’uso di disinfettanti ad azione ossidante (come l’acqua ossigenata) e la somministrazione di antibiotici (penicillina) sono importanti per prevenire la fissazione alle cellule nervose della tossina eventualmente ancora presente in circolo e per impedire che ne venga prodotta di nuova.
Tuttavia, le TIG non sono in grado di limitare l’azione neurotossica della tossina che ha già raggiunto le terminazioni nervose: la terapia degli spasmi tetanici è quindi essenzialmente sintomatica, e si avvale di sedativi o anestetici generali, neuroplegici, farmaci curaro-simili.
La malattia non conferisce immunità, perciò i pazienti che hanno avuto il tetano devono iniziare o continuare il ciclo vaccinale non appena le condizioni cliniche lo consentano.